Terza Parte

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10.00

Sono ancora sul letto pensando a quello che era successo ieri.

Non avrei mai immaginato che avrei parlato con James o magari abbracciarlo.

Tutto grazie alla mia sbadataggine.
Per una volta é servita.

Tutto quello che avrei voluto fare in quell'istante era bloccare il tempo. Rivivere quell'istante per sempre. Perché non mi sarei mai stancata

Gracia é rimasta a dormire con me visto che siamo tornati un pó tardi.

So gia che, anche se provassi a svegliarla, mi insulterebbe in tutti i modi possibili immaginari.

Quindi rifiutai questa opzione e scesi in cucina per fare colazione.

Mia zia é al lavoro e che cosa faccio io ora?

A Settembre inizieró l'università di lingue a Madrid perció non vedró molto mia zia e ció mi dispiace molto.

Naturalmente, anche Gracia lo frequenterà.

Presi una brioche e del succo all'arancia per poi andare su Instagram.

Andai direttamente sul profilo del Real e m'incuriosì subito un post.

«Ciao madridisti!
Avete mai avuto il sogno di parlare con i vostri giocatori preferiti?
Ecco a voi questo concorso!
Potete alloggiare con la squadra per una settimana e tutto gratis.
Basta compilare tutte le domande richieste e il gioco é fatto.
Il vincitore sarà scelto questa sera.
Ah, il vincitore potrà portare con se SOLO una persona.
Buona giornata»diceva il post.

Velocemente schiacciai il link proposto nel post e compilai tutto ció richiesto.

Tra poche ore sarà scelto il vincitore ed io ero solo una delle tante/i.

Avró una possibilità su mille.

Comunque, non voglio perdere le opportunità.

[...]

"Quindi hai compilato tutto il questionare per cercare di vincere il concorso?! Ti rendi conto che avremo una possibilità! Sono in ansia"disse Gracia mentre pranzavamo.

"Lo so. Anche io sono in ansia, ma ne vale la pena"dissi giocando con la forchetta.

Quei momenti in cui non riesci a capire se il dolore allo stomaco sia causato da un vuoto emotivo o da altro...

"Zia, se vinciamo, non voglio lascarti da sola qua per una settimana"

"Ce la posso fare"disse rassicurandomi.

"Non ci credo"

"Tranquilla, davvero. Voglio che tu faccia la tua vita"disse facendomi commuovere.

Andai da lei e l'abbracciai forte.

"Anche io voglio avere una zia così.
O almeno una famiglia"disse Gracia tristemente.

Su padre é un famoso avvocato che lavora in Australia mentre sua madre é una stilista molto famosa.

Molti ragazzi/e si avvicinavano a lei per approfittarsene appunto perché i suoi genitori sono ricchi e famosi.

Io non l'ho fatto perché non sono quel genere di persona, per niente.

Siamo diventate amiche per sbaglio o forse per destino.

Secondo me nulla accade per caso.

Ogni coincidenza,segnale,avvenimento o qualsiasi cosa ti accade,secondo me, succede per un motivo.

E la cosa brutta è che i suoi genitori non hanno la minima idea di chi lei sia veramente.

"Gracia, ti va di uscire un pó?"dissi cambiando argomento.

"Si, dai"disse lavando il piatto.

[...]

"Zia, siamo a casa!"gridai per poi buttarmi sul divano.

"Che stanchezza!"mi raggiunse Gracia.

Uscire con Gracia mi riporta al Liceo. A quei giorni in cui, compagne di banco inseparabili, ci raccontavamo ogni stronzata. Ogni cosa ci sembrava importante e dovevamo condividerla.

Le prime sbronze. Le prime uscite di nascosto. Le prime volte con i fidanzati del tempo. Le cotte per i compagni di classe. Tutto.

"Guardate!"disse mia zia passandomi il cellulare.

"Oh mio dio"dissi facendo cadere il cellulare sul divano.

"Gracia, abbiamo vinto!"dissi abbracciandola.

"Incontreremo i nostri idoli e il Mio Cris"disse saltando per tutta la stanza mentre io crepavo dal ridere.

"Sono davvero felice per voi.
Finalmente i vostri sogni si avvereranno"disse abbracciandoci tutte.

"Dobbiamo fare le valigie"disse Gracia trascinandomi in camera.

"Vedi di non portarti tutto il guardaroba eh"dissi ironicamente.

"Non ci conterei"disse ridendo.

Che ansia ora.




Si tú no te enamoras ||James RodriguezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora