Quarta Parte

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Sono sveglia da 5 ore e ho passato la mia Domenica sera sotto la coperta a non fare niente. Nemmeno cose inutili. Nemmeno stare al pc.
Apparte sclerare.

Si dice che la notte porti consiglio,
A me ha portato tormento.
Non so che dire,che fare, quasi quasi non mi ricordo neanche come respirare.

Ma non è amore ciò che mi tormenta, ma il nervoso,
E credetemi se vi dico che sapendo che è l'amore la causa di queste sensazioni.
Ti rende molto più semplici e dolce l'affronto.

"Qui abita una certa Beatriz Diaz?"chiese la persona davanti alla porta.

Se non mi sbaglio dovrebbe essere un "bodyguard".

"Sono proprio io. Lei é Gracia Garcia"dissi indicando la mia amica.

"Okay. Siete pronte?"disse prendendoci le valigie.

"Prontissime"dissimo in coro facendo ridere il cosidetto "bodyguard".

Salimmo nell'Audi che ci é venuta a prendere e subito ci fu avvisato che potevamo riposarci e che ci avrebbe svegliato appena arrivati.

Collegai le cuffie al telefono e feci partire "Si no te enamoras" a tutto volume.

Avevo proprio bisogno di rilassarmi, di lasciar perdere un po' i miei problemi e non pensarci per un bel po'. Le note della musica sostituirono i miei pensieri, e cominciarono a danzare dentro di me. Adoravo quella sensazione."

A volte la riproduzione casuale di iTunes sa meglio di me di quale umore sono.
Ogni canzone che parte dico tra me e me "Cavolo, volevo proprio sentire questa." o "Ci sta."

Ho riascoltato per caso una canzone che adoravo a 14 anni. Ricordo ancora tutte le parole, ma solo adesso riesco a capirne pienamente il significato.
Non sono passati tanti anni da quando uscì quella canzone, ma ne sono trascorsi abbastanza da rendermi conto di essere cambiata, di essere cresciuta.
Ed ora le parole di quella canzone suonano più familiari, perchè non rappresentano più le mie speranze per il futuro, ma sono diventate i miei ricordi.

"Dici che non ci pensi più, allora perché sei appoggiata al finestrino e guardi fuori?"mi chiese ad un tratto Gracia.

"Non sto pensando a nessuno"dissi ritornando a guardare fuori.

"E io ci credo eh. Quando arriveremo, mi dirai tutto e non cercare scuse"disse sorridendo.

[...]

"Ragazza, siamo arrivate. Forza!"disse svegliandoci.

Scesi immediatamente dalla macchina cercando di non fare figure di cacca.

"Gracia finalmente siamo qui, ora"dissi abbracciandola.

"Quando lo vedró, gli salteró addosso"disse abbracciandomi forte.

"Adesso andrete con il mio amico chr vi accompagnerà nella sala dove vi stanno aspettando tutti, mentre io porteró le vostre valigie nelle stanze assegnate"disse interrompendoci dai nostri scleri, indicandoci il ragazzo che,avrà avuto sui 27 anni, ci accompagnerà nella sala.

"Okay"risposimo per poi seguire il ragazzo.

Quei corridoi che stiamo percorrendo, li avevo già visti il primo giorno che venimmo a Madrid, per visitare il Bernabeu.

Ci fermammo davanti ad una porta che sarebbe quella dove vi sono riuniti tutti i giocatori madridisti.

"Siete pronte per questa avventura?"ci chiese il giovane ragazzo.

Gracia rispose un "si" sicuro mentre io ero titubante, non sapevo come comportarmi.

Non é da tutti i giorni avere per una settimana tutti i tuoi idoli intorno a te?!

Finalmente quella porta si aprì e tutti i giocatori si girarono verso di noi.

Il mio sguardo cercó subito la figura di James e quando lo vidi sorrisi come un ebete.

"Benvenute ragazza. Presentatevi pure"ci richiamó Zidane.

"Io sono Gracia Garcia, ho 19 anni e abito a Barcellona.
A settembre verró a vivere a Madrid perché devo frequentare l'università di lingue.
Amo il calcio da quando ho conosciuto Bea, nonché la mia migliore amica.
Voi siete la mia squadra preferita e il mio giocatore preferito é Ronaldo"disse per poi catapultarsi ad abbracciare Cris.

Quanto vorrei avere la sua sicurezza.

"Io sono Beatriz Diaz, ma preferisco essere chiamata Bea o Triz.
Ho 19 anni e abito a Barcellona.
Come ha detto Gracia, andremo a vivere a Madrid perché vogliamo frequentare l'università.
Ho fatto amare a Gracia il calcio anche grazie a voi e al vostro gioco.
Il mio giocatore preferito é James"dissi pronunciando l'ultima frase prima di arrossire.

"Ma tu saresti la ragazza che ha scritto la lettera a James?!
Ogni santo giorno la legge e ci continua ad assillare.
Sei stata davvero dolce a scriverla e sei molto brava a scrivere"disse Ramos abbracciandomi.

"Grazie mille a voi"dissi per poi abbracciare tutta la squadra.

Quando arrivai a James, il mio cuore inizió a battere troppo velocemente.

Ho un dolore forte al petto, sono tutti lì dentro i pensieri eppure non escono. Salgono e scendono: stomaco, gola; gola, stomaco e le gambe tremano.

Non so spiegare bene questa sensazione, il cuore mi batte più forte e non è una cosa che posso controllare e mi fa anche un po' paura ma alla fine mi piace.

E non c'è nulla che mi fa stare così.
Per me é la cosa più bella che abbia mai visto in vita mia, la cosa più bella che abbia addirittura mai immaginato.

"Se vuoi puoi abbracciarmi eh"disse aprendo le braccia.

Senza rispondere, mi feci stringere forte da lui.

Non volevo più staccarmi da quell'abbraccio.

Si tú no te enamoras ||James RodriguezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora