Questa è proprio la prima volta che uno sconosciuto o quasi, che approccia in questo modo. Più che altro la cosa che mi ha sconvolto è la parte 'ho bisogno di te'.
Sono qui al locale, ci siamo dati appuntamento alle nove, guardo l'orologio e sono le 21:06. Di lui ancora non c'è traccia.
Pochi secondi dopo vedo qualcuno avvicinarsi al tavolo.
- Ciao Adrien. - disse.
- Francesco! - lo guardai un po' sorpreso.
Mi alzai e allungai la mano per stringere la sua e poi ci sedemmo.
- Come stai? Scusami per il ritardo, non trovavo parcheggio. - mi disse mentre si toglieva il giacchetto.
- Quale ritardo? Sono appena le.. - guardai l'orologio. - 21:07!
- Il ritardo di 7 minuti intendo. - ridacchiò.
- Comunque tutto apposto, tu piuttosto?
- Eh, mi dispiace per tutta questa fretta e drammaticità, ma non sapevo proprio a chi rivolgermi. - rispose con un tono un po' cupo. - Spero tanto che tu sia la persona giusta a cui posso parlarne.
- Sono tutt'orecchi, dimmi tutto.
- Adrien, ti premetto che vorrei che questa cosa rimanesse solo tra te e me soltanto. - disse con un tono deciso.
Annuii.
- Vedi, ho scoperto da poco che tua madre fa un mestiere non molto facile e ho anche sentito dire che è una persona affidabile ed in gamba. - sospirò pesantemente ed abbassò la testa.
- Hey, tranquillo. - gli misi una mano sulla spalla.
- Sì, scusami, è qualcosa con cui sto combattendo da mesi e sono esaurito. - si strofinò gli occhi e alzò lo sguardo dritto verso di me. - Si tratta di mio fratello, Andrea, da qualche mese abbiamo scoperto che ha un'insufficienza cardiaca. Penso che tu sappia di che cosa si tratta avendo una madre chirurgo.
Mi colpì molto ciò che aveva detto e non sapevo come reagire. Annuii.
- Ormai non gli rimane molto e ci terrei tanto a parlare con tua madre di persona per chiederle un grosso favore. - mi disse con serietà estrema.
La mia ignoranza in materia mi fece in quel momento sentire una persona talmente inutile che volevo farmi sotterrare da insetti.
- Francesco, posso portarti da mamma anche adesso se vuoi, lei è sempre in ospedale di notte. - gli dissi. Era l'unica proposta che gli potevo fare dato che ora come ora non sono per niente di aiuto.
- No, possiamo vederci anche un altro giorno, basta che mi fai sapere quando può, non voglio recare tanto disturbo. - mi disse.
- Nessun disturbo, sono sicuro che le farà piacere sentire che qualcuno ha bisogno del suo aiuto. - risposi con un sorriso rassicurante. - Andiamo?
- Sei sicuro Adrien?
- Sicurissimo. - risposi.
Si alzò e mi diede un abbraccio forte.
- Grazie. - mi disse.
Ci avviammo, senza prendere niente e quindi senza pagare niente ed uscimmo dal locale.
- Se vuoi andiamo a prendere la mia macchina, così guido io, non abito molto lontano da qui. - dissi mentre camminavamo nel parcheggio.
- Non importa, ormai siamo qui, guido io. Dimmi dove devo andare ed è fatta. - disse guardandomi.
- D'accordo. - gli sorrisi.
Con le chiavi tra le mani, aprì la macchina nelle vicinanze.
- Woah. - esclamai riferendomi alla Mercedes Classe S Cabrio in cui stavo per entrare. - Tu non scherzi mica eh?
![](https://img.wattpad.com/cover/67995704-288-k734446.jpg)
STAI LEGGENDO
Proprio Come Immaginavo (boyxboy)
Romance●Quante volte vi è capitato di dire "non va mai niente per il verso giusto" oppure chiedervi "perché non è andato come desideravo?"? Beh, devo dire che a me è capitato più di mille volte. Come tipico ragazzo sfigato della mia scuola devo dire però c...