Mi girai e rigirai sulla sedia per intravedere la folta chioma bionda di Giusy, ma di lei non c'era traccia
Dove era finita ?
Dove era la mia migliore amica?
Questi pensieri mi assalivano la mente, ma dovetti distogliere l'attenzione da questo problema poiché era entrato in classe il professore di aritmetica
Adoravo quella materia!
Il professore era un giovane alto, dai capelli castani a spazzola e un largo sorriso sulle labbra
Iniziò a fare l'appello e la sua voce roca mi parve alquanto inopportuna per quel corpo esile e quel sorriso smagliante
Mentre ero persa nei miei pensieri, mi sentii chiamare dal professore:"Giacomini Stacey"
Sobbalzai
Tutta la classe scoppiò in una fragorosa risata....la mia prima figuraccia!
Arrossii, poi alzando timidamente la mano in segno di presenza, dissi con voce flebile di essere presente
Il professore mi guardò con aria interrogativa, quasi a volermi leggere dentro, ma non ci riuscì
Era quasi finito l'appello, mancava solo il nome di Giusy
Iniziai a preoccuparmi seriamente, non riuscivo a vederla né a sentirla
Le avevo inviato dei messaggi e l'avevo chiamata più volte, ma invano
Ed eccolo lì, il nome tanto atteso, quello che avevo sperato non dicesse mai:"Zanetti Giusy"
In quell'istante la porta si aprì e rividi la folta chioma della ragazza per la quale mi ero preoccupata molto
-Presente professoreee- strilló Giusy
Io la guardai e,tirando un sospiro di sollievo,le indicai il banco accanto al mio
Saremmo state vicine anche quell' anno
Il professore, con un aria tanto contrariata quanto sorpresa segnò una P sotto il suo nome
Giusy si allungò verso me è Franky,che fino a quel momento non aveva fatto altro che postare foto sul suo profilo Facebook sulla nuova scuola, e sottovoce ci disse di doverci parlare urgentemente di quello che le era successo, anche il motivo del suo ritardo
Detto questo il professore iniziò a cercare di memorizzare i nostri nomi, ma inutilmente dato che ne eravamo ben 31 così decise che sarebbe stato meglio fare un rapido ripasso, tanto per vedere cosa ci era rimasto impresso
Chiamò ognuno di noi e ci fece domande su tutto, dalle addizioni alle radici quadrate
Arrivò il turno di un ragazzo dall'aria simpatica,il viso paffuto e un paio di occhiali alla Harry Potter,che non sapendo come rispondere, fece scena muta
Poverino, umiliato il primo giorno di scuola!
Durante la ricreazione si formarono già dei piccoli gruppi: iniziavano a fare amicizia
Fortunatamente io avevo già il mio di gruppo, un gruppo pazzo ma nel quale mi sentivo a mio agio
Dovevo assolutamente sapere che cosa era successo a Giusy, così, con il permesso del professore, trascinai in bagno entrambe e chiusi la porta, tanto per sicurezza, così che nessuno ci sentisse e le chiesi spiegazioni