•Palude•|blue virus|

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Fatti un incubo con me
ti si rinforza anima e spirito
starai in bilico tra i guai
e un corpo semi-viscido
sono la sagoma per terra
dopo che mi hai ucciso
un'autopsia che mi riserva
anche qualche sorriso
non sopportarmi per venirmi incontro
piuttosto desidera di buttarmi in un fosso
tanto son già morto
una sequela di lamenti
pure un po' banali
ma non ho più argomenti,
ho picconato tutti i piani
elimina yngrid dal tuo computer
questo beat ricorda il morto
e sei vite sopravvissute
ed io non voglio finire così,
tanto chi si illude
quello era solo un film
ma io muoio in questa palude
mi impicco con questa liana, Mado**a puttana
ho toccato il picco del sadismo
e adesso fisso lei che si allontana
con una sciabola metterò a posto ogni sua frangia
stupida piattola zoccola
penso mentre mangia
le prenderei la testa
perchè ama il contatto
la ficco nella minestra,
chiedendo se apprezza il piatto
una volta a terra qualche calcio,
qualche bacio
le chiedo se le piaccio,
se posso essere il suo ragazzo
se la posso flettere emulando
un nostro amplesso in atto
lei pensa mi stia innamorando,
mentre urlo e piango
è vero l'amore è dolore ma com'è
possibile trovare calore nelle parole di una con l'affanno?

E' proprio quando tutto sembra fottuto e finito
che mando a fanculo ogni aiuto fortuito,
falso e un po' sbiadito
non sono il tipo,
da terzo dito,
sono il tuo terzo amico
scherzo con l'umorismo mai sentito
entro durante Catechismo
e grido: "Dio ha fallito"
perchè uno sguardo fisso nel vuoto
lascia allibito
ed io voglio risposte
alle domande di sto libro
la carta le ha predisposte
condendole con la nitro
ogni canzone
è vittima di frustrazione
tu prendi una delusione,
diventa ispirazione
argomenta le tue parole
con trenta bestemmie nuove
la calma alimenta la rabbia
e gonfia le persone
io sono il sacchetto in aereo
quando sbuca il vomito
il difetto di pronuncia
in un figlio di troia cronico
mi manca quell'aria di costanza
insana nella stanza,
che mi ha fatto innamorare e basta
e mi rileggo,
alterno
attimi di imbarazzo
per dei testi del cazzo
che oggi non rappo
chi segue le mie gesta
non mi tratta mai da spettro
mentre chi ascolta e protesta
mi paragona a questo a quello
ed ogni verso
è un capitolo senza epilogo
una gita sul patibolo
a braccetto col tuo idolo
non dico nè "grazie" nè "pace",
detesto il simbolo
ma lesionarmi mi piace,
aspettati un singolo.

Rap in vena ||cuffie come fleboDove le storie prendono vita. Scoprilo ora