Isabella

13. Epilogo

Mi chiamo Isabella, sono una donna come tante a questo mondo. Una donna normale, a volte anche un po' banale, con pregi e difetti, con piccole manie e grandi sogni. Ho fatto molti sbagli in passato ma anche alcune scelte giuste, ho odiato tanto e amato veramente, però sono ancora qui, sono viva. Ancora una volta sono viva e sono finalmente padrona di me stessa, mi sento veramente una donna completa.

Come ho detto, ho fatto i miei errori, però ne ho anche pagato le conseguenze. Me ne pento? Beh, chi di noi guardandosi indietro, non si pente di alcune scelte? Però il passato non si può cambiare e non si torna indietro, perciò voglio guardare solo avanti e scegliere per me quello che è meglio, voglio essere felice.

Tutti si meritano di essere felici, almeno un po', nella vita. Io non so se me lo merito, ma lo desidero molto. Le mie ultime esperienze hanno sbloccato la mia esistenza, mi hanno scosso dal torpore in cui mi trovavo da alcuni eventi che avevano fermato la mia vita. In queste settimane ho fatto esperienze nuove, che molti non affronteranno mai. Ho vissuto situazioni che per tante persone saranno solo come sogni ad occhi aperti e non verranno mai realizzati.
Ebbene, io li ho realizzati, ho vissuto tutto su ogni centimetro della mia pelle e ne ho goduto appieno ogni istante.
Realizzare le proprie fantasie non è poco. Io l'ho fatto!

I sogni però sono solo sogni, e ad un certo punto prevedono un risveglio, vanno bene per un breve periodo, ma non possono essere per sempre. Questo l'ho sempre saputo, ho fatto finta di niente ma dentro di me ho sempre saputo cosa stava succedendo. Ho preferito chiudere gli occhi e godere di ciò che mi accadeva, ne avevo bisogno e me lo sono preso, per una volta sono stata egoista, ho pensato a me stessa e ho preso quello che volevo. Per una volta ho pensato a me stessa senza considerare le conseguenze e senza interessarmi di cosa avrebbero detto gli altri o se era giusto o meno quello che stavo facendo.

Solo che al risveglio dal sogno devi decidere cosa fare di tutto quello che hai provato e almeno a me è sempre servito uno scossone per prendere una decisione, giusta o sbagliata che fosse.

È arrivata questa scarica elettrica sotto forma di gioco, e accettandolo ho lasciato che a decidere non fosse la mente. Hanno parlato altre parti di me.

Ho sentito, assaporato, udito e provato di tutto, fuori e dentro il corpo. E ora ho finalmente deciso.

Non è stato un percorso facile, ma alla fine il bivio era lì e lo sapevo. Un bivio fantastico, perché qualunque fosse la mia scelta avrei vinto sempre io, due strade ugualmente belle e nuove, piene di promesse e libere da vincoli, devo solo scegliere quella che per me è la migliore, quella giusta solo per me.

Da una parte sono sicura che si prospetta una nuova relazione con William, un uomo che mi rispetta, mi sta aspettando e che mi saprà amare oltre ogni dire. La vita con lui sarà piena di sorprese e soddisfazioni, ho un corpo e un anima e adesso so che glieli donerei per goderne appieno, sarei sicuramente felice. Ora lo so per certo, lui potrebbe essere il mio futuro.

Dall'altra parte c'è Marco, il passato che bussa e chiede il conto di tutto. Con lui ho vissuto una lunga e immatura storia, sono stata male ma adesso comprendo come tutte queste nuove esperienze che mi hanno aperto la mente e l'anima erano dovute a lui.
Ma il futuro con lui sarebbe sempre incerto, non lo conosco poi come pensavo, le mie erano illusioni di perfezione. Ho capito che non l'ho mai pienamente conosciuto, eravamo troppo giovani e io ero bloccata dai tabù e dalle mie chiusure mentali. 

All'epoca l'ho lasciato. E adesso lui mi ha insegnato a capire il mio corpo ed accettarmi completamente. A far rinascere la mia fantasia. In tutto questo però adesso mi lascia la scelta.

Ed eccomi a correre.

Fuggo e piango?

Rimango e piango?