"Tu sei la droga preferita con cui mi avveleno."

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Sapete quant'è bella quell'euforia dopo essersi sparati una dose di eroina nelle vene? Oh Dio è una meraviglia, finché non ti prende un senso di nausea e devi correre al cesso a vomitare l'anima, cioè se ci riesci e non ti svuoti tutto addosso. 
Benissimo, ieri notte mi sono sboccata addosso un misto di sangue e alcool e ovviamente ero in casa con Rosa che subito è corsa in mio soccorso.Non mi ricordo quasi nulla di quel momento, nella mia mente ci sono alcune immagini frammentate, io sto seduta per terra sporca, poi non sono più per terra, sono nella vasca e sono... sono nuda, l'acqua calda mi infradicia il corpo, una mano mi pulisce dal vomito.

Mi sveglio, il sole entra dalla finestra e illumina tutta la stanza,odio il sole così allegro che fa risaltare la mia orribile vita del cazzo. Sono tre giorni che Rosa non mi rivolge la parola dopo l'accaduto con l'Ero, ricordo benissimo il suo sguardo disgustato mentre mi tirava su da terra.
Decido di alzarmi e andare a farmi una doccia, ma uscendo dalla camera la vedo in cucina parlare  con la sua migliore amica, così mi metto ad origliare:
"Al io non posso continuare così, vederla lì buttata in corridoio, sporca del suo stesso sangue. E soprattutto vederla nuda, piena di lividi,graffi, di tutto. Io non so che combina." vedo Rosa appoggiarsi al muro mentre la sua amica cerca di calmarla, chiudo piano la mia porta e volo in bagno per farmi una doccia ghiacciata. Una quindicina di minuti e sono fuori dalla doccia, mi asciugo e mi vesto più in fretta che posso, devo andare da Alex e le odia i ritardi.
Passo davanti alle due facendo finta di niente, con il cappuccio della felpa tirato su e un paio di pantaloncini veramente corti, prendo il mio skate e vado da Alex. La trovo fuori al bar che mi aspetta, appoggiata al muro con una sigaretta in mano, dei jeans strappati e una maglietta larga, è veramente bella.. quanto stronza.

"Ciao piccoletta" mi tira a se e mi bacia, rispondo al suo bacio per poi staccarmi "Che facciamo oggi?" chiedo entrando nel bar e vedendo Nicky, una rossa tutta curve con un piercing al sopracciglio e tanta erba in tasca, seduta al bancone. Le vado vicino e le bacio una guancia, poi mi giro verso Alex e la guardo "Bambole dovete lavorare stasera al magazzino e poi venire qua ad aprire le danze" mi scocca un'occhiata "Vedi di non far cazzate"
Saluto Nicky quando vedo arrivare gli altri ragazzi, oggi non mi va proprio di essere palpata bellamente, e torno a casa.

Entro e me la trovo davanti, è bella da togliere il fiato con i suoi capelli lunghi da un lato e rasati sul lato opposto,i vestiti sempre troppo larghi per il suo corpo minuto, il cappellino nero appoggiato che ricopriva la strana capigliatura in pieno contrasto con la sua carnagione pallidissima, bianca come il latte tranne che sugli zigomi, sui quali di stendavano due gote rosa, rosa acceso, rosa, rispecchiate estremamente bene dal suo nome, lo stesso del colore, lo stesso del fiore al quale lei somiglia così tanto

"Ci guardiamo un film stasera?" dice sbucando dalla porta, rimango a fissarla per qualche secondo "Sì!" dico entusiasta  "Prima delle nove però, devo lavorare" dico secca, non voglio lasciarla entrare nel mio mondo.

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