Eva si sciolse in un abbraccio con suo padre: le sue braccia erano l'unico luogo in cui voleva essere. Era andata a New York tante volte: ogni estate, a ogni Natale e una volta al mese, ma sono quella volta si sentì veramente a casa.
<<Bambina mia>> diceva Chuck mentre stringeva tra le sue braccia Evelyn.
E solo dopo un lungo minuto, si concesse a sua madre, e poi alla sua migliore amica
"Quanto è bella" pensava Evelyn quando guardava Alison. Si era sempre sentita inferiore, ma non lo aveva mai dato a vedere.
<<Brutta Stronza>> diceva l'amica ridendo mentre le guardava la borsa
<<Ali ma perché sei vestita così>>
Alison allora guardò Blair, che a sua volta guardò Chuck che disse
<<C'è una sorpresa per te. Fuori ci sono due limousine ad aspettarci, va in quella a sinistra>>
Eva incredula diede un bacio sulla guancia ai suoi genitori e corse via. Salita sull'auto, sui sedili posteriori c'era una busta blu con su scritto "Waldorf Design" e pensò "Oh mamma.." Sciogliendosi il cuore.
Era davvero tornata a casa.
Indossò l'abito: un lungo vestito di paillette dorate, un paio di Valentino nere e un cerchietto in raso nero con una piuma sulla destra della testa. Sulle labbra mise un rossetto Mac Ruby Woo e si concesse un forte trucco nero sugli occhi completo di ciglia finte.
Il locale era un vecchio teatro rimodernato: c'era tutta la gente che contava, ma sopratutto tutta gente che Eva non aveva mai visto. Era un continuo di <<Ciaoo! Ali chi cazzo era quella?>> e finti sorrisi.
Dopo il secondo Cosmopolitan, Eva disse all'amica
<<Ho bisogno di uscire Alison.. >>
<<Vuoi che ti accompagni fuori?>> rispose
<<No tranquilla, torno tra un minuto>> fece Eva, e si diresse verso il retro del locale.
Fuori era tutto normale: se dentro sfarzo e sushi facevano da padroni al party organizzato per lei, fuori da quel vecchio teatro tutto era rimasto normale a New York. La solita sirena della polizia in sottofondo, le solite macchine che sfrecciavano veloci, le solite luci, il solito buio, il solito vento.
<<Oh cazzo la piuma!>> si lasciò scappare, proprio perché il venticello di New York gliela aveva fatta volare.
I tacchi facevano "tac tac" sull'asfalto e lei, forse resa più brilla dall'alcol, urlava disperata <<La mia piuma! Il mio cerchietto! È di Cartier>>
E proprio quando credeva di non trovarla più, una voce dall'altro lato del muro fece <<L'ho presa>>
Evelyn si voltò e trovo davanti a se il più bel ragazzo che avesse mai visto: un australiano, alto 1.80, con una felpa blu più larga della sua taglia e con il cappuccio in testa che gli copriva il biondo ciuffo. Indossava anche un paio di jeans scoloriti e un paio di converse grigie allo piedi; ma soprattutto aveva la piuma di Evelyn nella mano.
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Upper East Side
FanfictionCiò che alle Élite è successo, dopo. Dopo i matrimoni, dopo la fine della sesta stagione, dopo la chiusura di Gossip Girl. Tutto ciò che è successo dopo, raccontato qui. Con una nuova avvincente trama che racconta drammi adolescenziali, che stavolta...