Alison Humphrey: bionda, capelli più lunghi delle orecchie ma sempre più corti delle spalle, fisico magrissimo, da vera top model, seno inesistente, culo inesistente, ma un sorriso capace di illuminare tutti. Una bella compagnia, sempre solare e positiva, allora perché era seduta quella calda serata di New York sul retro di una limousine senza dire una parola?
"Eva sta arrivando" si ripeteva "La mia migliore amica sarà qui".
Ma era davvero giusto che si considerassero migliori amiche? O la loro era solamente un'amicizia nata dall'amicizia delle loro madri? Se si fossero incontrate fuori dall'Upper East Side, sarebbero diventate Eva e Ali? Non era certo questo il momento di porsi queste domande. Alison indossava una jumpsuit color rosso Rubino cucita su misura per lei, un paio Louboutin nere e un paio di orecchini Tiffany 2 carati, tutto per la festa che lei, Blair e Serena avevano organizzato per il ritorno di Evelyn. In macchina con lei c'erano anche Blair e Chuck che parlavano del più e del meno per diminuire la tensione.
<<Siamo arrivati>> fece Alison a un certo punto.
E tutti nell'auto si affacciarono ai finestrini increduli, come se vedessero l'aeroporto per la prima volta.
Chuck Bass per la prima volta era in ansia, letteralmente terrorizzato: la sua gelosia sarebbe potuta convivere con una bellissima figlia adolescente? Un conto era vederla un weekend sì e uno no, un altro era viverla ogni giorno nella propria casa, sentirla parlare del ballo di debutto, vederla uscire con ragazzi. "Non ci voglio pensare" si disse fra se e se, e allontanò i suoi pensieri dirigendosi nell'area di attesa per i jet privati insieme a sua moglie ed Alison.
Miss Bass, little Miss Bass, era atterrata a New York.
<<Ha bisogno di qualcosa?>> le fece Dominique , ma Evelyn stressata, sbottò
<<Cara, cara, cara mia Dominique. Tu lavori per me, giusto?>>
<<Giusto>> fece la donna imbarazzata e con lo sguardo basso. Così Eva continuò con un'altra domanda retorica
<<E io questo lo so bene, giusto?>>
<<Giusto..>>
<<Allora mi spiegheresti perché cavolo mi chiedi in continuazione se ho bisogno di qualcosa? Sta tranquilla cara Dominique, perché se ho bisogno di qualcosa, la chiedo senza problemi! Giusto? Sì, giusto!>>
Poi con rabbia e superiorità, prese la borsa e la giacca in pelle firmata Gucci che si era portata in caso di freddo improvviso, e scese dal jet seguita dal capitano, lo chef, un inserviente e lei, Dominique.
"È giusto, no?" Pensava mentre camminava a passo svelto "la spagnola che lavora per me mi deve assillare in continuazione per 9 ore in volo, come se io non avessi già abbastanza cose a cui pensare, devo anche stare a risponderle in modo carino altrimenti si offende! Ma al diavolo..."
E poi si fermò. I nervi cessarono di innervosirla, tutti questi pensieri smisero di annebbiarle la mente, alla loro vista: mamma e papà.
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Upper East Side
FanficCiò che alle Élite è successo, dopo. Dopo i matrimoni, dopo la fine della sesta stagione, dopo la chiusura di Gossip Girl. Tutto ciò che è successo dopo, raccontato qui. Con una nuova avvincente trama che racconta drammi adolescenziali, che stavolta...