CAPITOLO 8

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Pov's Alvaro
Sono passati un paio di giorni da quella notte e quelle giornate in compagnia di Ale e Cristian. Ad essere sincero ho cercato di evitare tutti in questi ultimi giorni soprattutto ho evitato di prendere decisioni che potrebbero rovinare inevitabilmente il rapporto con le persone che mi circondano. Mentre i giornali continuano a parlare di me, Ale, Cristian e Alice, io penso a come non far soffrire nessuno e a chi ascoltare. Mi rendo conto che il cellulare sta squillando continuamente quindi mi alzo e prendendolo vedo un messaggio di Alessia
Ale:"Ciao. Scusa se ti disturbo ma volevo sapere se stessi bene. Non ti sei fatto più vivo."
Sorrido per la sua preoccupazione e le rispondo
Io:"Non disturbi tranquilla! Sono stato parecchio impegnato ma sto bene. Tu e Cristian come state?" 
Ale:"Stiamo bene. Adesso Cristian e con Simone e gli altri a prendersi un gelato."
Quindi praticamente e sola a casa e volendo potrei raggiungerla e passare un po di tempo con lei. Certo è un'idea pericolosa visto che ogni volta finiamo per baciarci o fare l'amore. Senza pensarci decido di scriverle
Io:"Visto che sei sola potrei venire a farti compagnia, sempre se ti va?"
Ale:"Certo che mi va. Ma in questo momento sono all'università per chiedere informazioni sul dottorato."
Leggendo il messaggio mi rendo conto di essere triste perché volevo vederla ma alla fine le scrivo
Io:"Potresti raggiungermi a casa."
Ale:"Ok! Una mezz'oretta è sono da te."
Io:"Ok ti aspetto."
Quando invio il messaggio mi rendo conto di star ridendo come un imbecille, sono davvero felice di poterla vedere nonostante tutti i problemi.  Mentre aspetto qualcuno bussa alla porta e mi trovo Alice che mi sorride
Alice:"Ehi!"
Io:"Che ci fai qui?"
Alice:"Devo parlarti e non potevo aspettare. Mi fai entrare?"
Mi feci da parte per permetterle di entrare con la speranza che nulla vadi storto. Mentre lei va a sedersi sul divano io decido di restare in piedi e la guardo aspettando le sue parole
Alice:"Penso tu sappia il perché non potevo aspettare. Nom ci girerò intorno, voglio che tu chieda il test del DNA."
Sapevo fin troppo bene che era di questo che voleva parlarmi
Io:"Non sono sicuro sia la cosa giusta da fare."
Alice:"Lo è fidati. Lo è per tutti!"
Forse ha ragione lei oppure sta sbagliando e io insieme a lei. Mentre penso a questo sento bussare alla porta e entro nel panico perché so che Alessia è arrivata.
Alice:"Non vai ad aprire?"
Non so cosa fare, se apro quella porta succederà un putiferio ma se non vado ad aprirla entrambe si insospetirebbero, cosi vado ad aprire pregando che vadi tutto bene
Ale:"Ciao, scusa il ritardo."
L'ultimo dei miei pensieri è il suo ritardo ma comunque le sorrido e la faccio entrare
Io:"Non preoccuparti. Vieni entra."
Quando entra e io chiudo la porta lo sguardo di Alessia si posa su Alice e mentre loro si guardano, il terreno sotto i miei piedi inzia a sgretolarsi.
Pov's Alessia
Quando entro in casa il mio sguardo si posa su Alice. Mi domando cosa ci faccia qui, ma soprattutto mi chiedo il perché Alvaro mi abbia invitata se c'era anche lei. Le miei domande mentali vengono bloccate dalle parole di Alice
Alice:"Guarda un pò. Lupus in fabula!"
Mi guarda e io ricambio lo sguardo chiedendomi il perché stessero parlando di me
Io:"Stavate parlando di me?"
Alvaro:"In un certo senso, si."
Continuo a non capire soprattutto per gli sguardi che Alvaro e Alice si scambiano
Io:"Perché stavate parlando di me?"
Alvaro:"Nulla di che."
Non so il perché ma non gli credo e il mio pensiero viene confermato da Alice
Alice:"Non è vero che non è nulla di che."
Vedo Alvaro fulminarla con lo sguardo e a quel punto decido di intervenire
Io:"Cosa sta succedendo? Voglio saperlo."
Mentre Alvaro si irrigidisce Alice prende la parola
Alice:"Stavamo parlando di te e di Cristian."
Sentendo il nome di mio figlio mi irrigidisco anche io e mi metto nella difensiva ma faccio cenno ad Alice di continuare
Alice:"Dopo il vostro viaggio in Spagna. Ho chiesto ad Alvaro se fosse sicuro della paternità. Lui mi sembrava titubante e per ciò voglio che faccia il test del DNA."
Quando finisce di parlare il mondo smette di girare. Lui non è sicuro? Non mi crede? Dopo la nostra notte lui pensa che gli mentirei? Alvaro prova ad avvicinarsi ma io lo blocco
Io:"Non avvicinarti. Come puoi pensare una cosa del genere?"
Lui non risponde ma intervene Alice
Alice:"Dobbiamo tutelarci!"
Io:"Tutelarvi?? Ma cosa cavolo stai dicendo??? Tu non sai niente e non dovresti entrare in cose che comunque non ti riguardano."
Mi sto scaldando troppo e questo non giova a mio favore
Io:"Volete il test del DNA? Ok lo avrete. Non nascondo niente."
Gli guardo e prima di continuare faccio un bel respiro
Io:"Avrete le conferme ma sarà l'unica cosa che avrete."
Alvaro:"Cosa significa."
Io:"Che non meriti ne me ne mio figlio. Siamo stati bene per tre anni e continueremo a stare bene anche senza di te."
Alvaro:"Non puoi farmi questo."
Lo guardo incredula e senza pensarci gli urlo
Io:"Tu mi vieni a dire che non posso fare questo? Tu che mi chiedi il test del DNA quando è palese che sia tuo figlio? Guarda sei l'ultima persona che può dirmi cosa è giusto o sbaglio, cosa devo fare o meno soprattutto se si tratta di mio figlio."
Detto questo guardo entrambi e mi avvio verso la porta
Alvaro:"Ale aspetta."
Io:"No. Non aspetto più nessuno. Ho smesso di aspettare e sperare in te, in noi. Avrai la tua conferma. Alvaro devi crescere e capire cosa cavolo vuoi dalla vita. Non puoi avere tutto, devi rischiare soprattutto se il rischio è per amore. Alvaro cresci!"
Così dicendo esco da quella casa, lasciandomi tutto alle spalle: speranza, felicità e amore.

Scusate il ritardo ed eventuali errori. Spero che il capitolo vi piaccia. Cosa succederà adesso. Se avete consigli gli accetto volentieri.  Un bacio forte♥

Anche Nei Difetti E Nelle Imperfezioni Sei Soltanto Incanto 2||Alvaro MorataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora