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Per prima cosa mi devo presentare.
Mi chiamo Erika Belli e frequento il terzo anno del liceo linguistico.
Ecco, tutto è iniziato quando ho deciso di iscrivermi al linguistico.
Ero l'unica della mia classe a farlo e anche l'unica in grado,
dicevano i professori.
Avevo la media del 9 in tutte le materie e adoravo le lingue.
Proprio perché andavo bene a scuola i miei compagni
hanno cominciato a picchiarmi.
Tutti i pomeriggi uscivo da scuola e avevo l'appuntamento con loro.
Erano 5 ragazzi, e quando mi buttavano a terra e
iniziavano a darmi dei calci in pancia o pugni in faccia,
ricordo benissimo la loro espressione.
Ridevano.
Avevano un ghigno beffardo dipinto sul loro volto.
Ogni giorno dalla metà della prima media è stato così.
A casa mia madre era sempre assente, o quando c'era era ubriaca o fatta
e non mi degnava di uno sguardo.
A lei non le è mai importato nulla di me.
Poi mio padre..
mio padre se n'era andato quando avevo tre anni.
È stato un periodo orribile della mia vita.
La mamma era caduta in depressione e da quel giorno,
quel fottutissimo giorno, ha iniziato ad attaccarsi alla bottiglia e
a sfogare la sua rabbia/tristezza su di me.

Non vedevo mio padre da 14 anni.
A causa dell'assenza dei miei genitori avevo
Iniziato a dare il tutto di me stessa nello studio.

Ho sempre avuto un carattere molto solitario e chiuso,
motivo in più per cui i miei compagni erano più invogliati
a picchiarmi e prendermi per il culo dicendomi
"lesbica di merda",
"puttana",
"troia",
"buttati sotto un ponte"..
A volte mi piacerebbe rispondergli che presto l'avrei fatto,
che sarebbe stato meglio per tutti....

Kill Yourself.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora