"Lasciati aiutare"

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Capitolo 13
Il giorno dopo mi svegliai con un forte mal di testa forse perché la sera precedente avevo pianto,cosí decisi di scendere di sotto per prendere un aspirina ma qualcosa me lo impedì.
Era il braccio di Jorge avvolto intorno alla mia vita che mi impediva di alzarmi
<<ehy jorge svegliati>>
<<mmh fran non rompere il cazzo e lasciami dormire>>
<<idiota non sono Francisco>>
<<ah Tini cosa c'è?>>disse tutto assonnato
<<ehm vorrei alzarmi ma il tuo braccio me lo impedisce>>
<<Ops..scusami>>disse sorridendo
Stavo per uscire ma la sua voce mi ferma
<<Martina>>
<<si?>>
<<dobbiamo parlare di quello che è successo ieri>>
<<no jorge ieri non è successo niente,e ti chiedo per favore di non dirlo a Fran che si preoccuperebbe inutilmente>>
<<diamine Martina ieri stavi quasi per morire tanto che non riuscivi a respirare e tu lo chiami niente?,mi merito una spiegazione o no?!>>disse alzando la voce
<<da troppo tempo ormai a nessuno è fregato niente di ciò che mi succedeva adesso non vedo il motivo per cui a te dovrebbe interessare come mi sento e perché sto male>>
<<cazzo si che mi interessa sapere come stai.E lo sai perché? perché per quanto io dovrei odiarti e starti alla larga io non ci riesco io ci tengo davvero a te Martina,e non so neanche se questo sia un bene, ma  io odio solo il pensiero di vederti piangere.Io non ce la faccio e ieri sera quando ti ho vista in quello stato mi sono spaventato come mai in tutta la mia vita.Io non so cosa mi sta succedendo Martina ma so che voglio aiutarti quindi ti prego lasciati aiutare da me>>dai suoi occhi si vedeva che non stava mentendo ed era sincero
<<Ok hai ragione sono stata una stronza con te dopo che tu ieri mi hai aiutata senza sapere cosa fosse successo quindi ti chiedo scusa.Il fatto è che ho un passato che mi perseguita da un po'di tempo a questa parte,ma ieri c'è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.Ero appena tornata e ho visto una busta nella cassetta della posta così l'ho presa e sono entrata in casa,e visto che non c'era nessuno l'ho aperta e credimi se solo avessi saputo cosa ci fosse stato dentro non l'avrei mai aperta>>dissi non riuscendo più a trattenermi cominciai a singhiozzare
<<shhh..piccola non piangere ti prego>>disse Jorge stringendomi al petto come fece ieri sera
<<j-jorge l-loro ssono m-orti ed è colpa mia,si è colpa mia-a>>dissi piangendo sempre più forte e stringendomi a lui
<<Martina calmati chi sono morti?>>
<<i miei genitori lui li ha uccisi Jorge capisci?li ha uccisi come ha fatto con lui>>
Jorge mi prese il viso tra le mani e mi asciugò le lacrime con i pollici
<<Calmati non sto capendo nulla,facciamo una cosa adesso ti prepari e poi usciamo così mi spieghi meglio cosa è successo okay?>>
Io annuì
<<Jorge grazie per tutto>>
<<di nulla,stai diventando troppo importante per me piccola>>disse stampandomi un bacio all'angolo della bocca per poi uscire e lasciarmi sconvolta.
Dopo essermi preparata mi feci una treccia di lato e scesi al piano di sotto trovando Fran seduto in cucina con delle occhiaie pazzesche.
<<fran ma cosa ti è successo?>>
Appena sentì la mia voce sobbalzò,aveva gli occhi rossi e gonfi segno che aveva pianto tutta la notte e vedere mio fratello piangere è una cosa davvero rara
<<Martina ti devo parlare a proposito dei nostri genitori>>
<<hai visto le foto non è vero?>>dissi riferendomi alla busta ricevuta ieri
<<t-tu l'hai aperta?!>>
<<si e mi dispiace davvero non avertelo detto prima ma ieri sera ero distrutta e non ce l'ho fatta,poi tu non c'eri neanche..>> non mi fece finire di parlare che si buttò tra le mie braccia piangendo
<<fran ti prometto che troveremo il colpevole e ci prenderemo la nostra RIVINCITA>>
<<e io ti aiuterò costi quel che costi>>
<<ehm scusate non volevo interrompervi ma io e Tini dobbiamo uscire>>disse Jorge spuntando in cucina
<<Ehi Blanco vacci piano è comunque mia sorella>>disse fran minacciandolo
<<non ti prometto niente>>disse Jorge scherzando
<<ehy la smettete di parlare di me come se io non ci fossi?!>>
<<bene sarà meglio andare prima che tua sorella si incazzi con me e mi dia buca>>
<<esatto>>dissi ridendo

Era passata 1 ora e noi stavamo ancora per strada,in fondo non è proprio male come ragazzo ci siamo conosciuti meglio e la maggior parte del tempo l'abbiamo passata a ridere e scherzare come non facevo da tempo.
<<e adesso dove andiamo?>>
<<in un posto speciale quindi chiudi gli occhi>> disse mettendomi una benda d'avanti agli occhi e mantenendomi per i fianchi
<<Jorge se cado e muoio sarà solo colpa tua>>
<<non lascerò mai che ti faccia del male piccola mia>>
A quelle parole il mio cuore mancò un battito,era evidente che ci stava provando così aggiunse subito
<<anche perché ti terrei sulla coscienza a vita>>
<<ah ah ah molto divertente>>
<<siamo arrivati puoi toglierti  la benda>>
Mi aveva portato in spiaggia,ma non era una qualunque questa era una piccola spiaggia isolata da tutto e da tutti si sentivano solo le nostre voci e il rumore del mare
<<wow questo è un paradiso>>
<<questo è il mio posto speciale,ogni volta che ho bisogno di stare solo vengo quì>>
<<beh mi dispiace per te ma hai perso il posto,da oggi questo sarà il mio posto speciale>>dissi facendogli la linguaccia
Lui rise
<<Jorge?>>
<<dimmi>>
<<voglio raccontarti tutto>>

Angolo autrice
Chicass 💕
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