Outside it's a raining but inside is wet

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AUTRICE ORIGINALE : Grazie di cuore a quelle creaturine che hanno fatto sì che scrivere questa storia, in un momento un pò difficile per me non sia stato invano!
Iansom, elyforgotten, fanny_rimes, Bloodstream_, grazie di cuore per le vostre belle recensioni!
E naturalmente a erica81,lilla2507, xdearmalik per aver preferito, Masterchef che ha messo la long tra le ricordate, e bmico, giuliy, ile_nia49, luxITD, MUTTIMA, SilverMoon2207 che seguono...
spero di non annoiarvi fino al termine... baci, vostra, Setsuna  

Outside it's a raining but inside is wet

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Outside it's a raining but inside is wet

Fin li andava tutto bene, anzi... la dolcezza con cui Damon le stava inumidendo con dei baci le tempie, la bocca gli occhi e le orecchie - in un perfetto silenzio sovrastato totalmente dal ticchettio ritmico delle prime gocce di un acquazzone di fine estate che tamburellavano sul vetro, come suonando uno strumento strano e fragile - era proprio quello che sperava, ma non credeva che fosse diventato così arrendevole in una notte di riflessione.
Sobbalzò leggermente quando le mani del ragazzo si spostarono lungo il busto, soffermandosi sul punto che aveva toccato quella volta che durante gli allenamenti da cacciatrice le aveva mostrato dove si passa per colpire un vampiro al cuore, sorridendo complice, sapendo che stavano avendo lo stesso ricordo di quanto fosse stata palesemente turbata, ma senza offrirgli soddisfazione.
'Probabilmente lo sta facendo apposta per farmi distrarre, non dovrebbe usare certi trucchetti... ma non voglio neanche che smetta'.


Elena addolcì una piccola risata roca che le sfuggì nel momento che le dita di Damon si infilarono sotto la maglietta, sganciando il reggiseno per poi sfilarle le spalline dalle braccia, togliendolo senza averla ancora toccata.
"Non vale".
"Cosa? Vorresti che fossi più sbrigativo, non puoi aspettare?"
L'espressione del bruno era più che sufficiente a mandarla in tilt; gli occhi cristallini erano quasi luminescenti nella scarsa luce che passava attraverso il tendaggio, carichi di desiderio palpabile, il tono con cui le aveva parlato era pura tentazione.
"Non dovresti giocare sporco, sai che quando sei così dolce ottieni quello che vuoi... se invece aspettassimo oggi pomeriggio, Stef..."
"Sempre Stefan! Sarà possibile una giornata sola vivere come se fossimo noi due soli, che poi era il programma originale?" Damon non voleva alzare la voce, ma i modi aggressivi erano troppo radicati nel suo carattere.
"Uscirà, andrà a caccia, di donne spero! O ad ubriacarsi con un amico, a organizzare qualcosa per distrarsi; hai presente quello che facevo io mentre voi due stavate insieme?"
Elena sospirò sinceramente dispiaciuta.
"Damon, non posso scusarmi di quanto è successo, forse avremmo potuto essere anche noi più attenti, ma tu non potevi ritenere che ti stessimo privando di qualcosa... cioè, forse tuo fratello sì, ma non io e non sto cercando di scaricare le colpe lo credo davvero!"
"Lo so. Non avresti voluto ferirmi, non devi spiegarmelo, ma lo stai facendo adesso. Io farei qualsiasi cosa per Stef, lo sai, ma non permetterò che la sua ombra sia nel nostro letto, capiscilo una volta per tutte".
"Non mi piace questo tono, tu non puoi darmi ordini!"
"Come vuoi, smetto di parlare, è proprio quello che avevo in programma".


Le mani seguirono le parole e carezze tremendamente perfette coprirono i seni della vampira senza stringerli troppo, come le piaceva di più, mentre i pollici strofinavano i capezzoli trasmettendole piccole scosse di adrenalina fino al cervello; infine la canotta finì a terra e le labbra di Damon continuarono quello che aveva cominciato.
Fermarlo era l'ultima delle possibilità, poteva solo lasciarsi andare tra le sue braccia; questo non comportava assolutamente che sarebbe stata rumorosa, anzi gli avrebbe insegnato qualcosa, quel giorno.
Dovette mordersi la lingua quando gli short volarono a loro volta sul pavimento e le dita affusolate del ragazzo cominciarono ad accarezzarla sopra gli slip con studiata lentezza fino a farla sentire tutta impiastricciata e liquefatta; infine per bloccare un rantolo inconsulto non trovò di meglio da fare che premersi le mani sulla bocca.
"Sei maledettamente sexy quando cerchi di resistere, sai? Smettila di ricordarti tutti i motivi per cui ti stai frenando, è la nostra vita finalmente, ti sei così arrabbiata quando ho rifiutato di tornare umano, hai già dimenticato che l'ho fatto per dividere l'eternità con te? Giuro di non farti alzare da questo letto finché non ti sarai disfatta di questi blocchi assurdi. Non ti deve sentire solo chi abita in questa casa, pretendo che lo sceriffo Forbes si presenti per arrestarci per offesa alla morale pubblica; se c'è una parte che non hai capito dillo adesso!"
Elena fece per protestare vibratamente ma il fiato le morì in gola mentre le dita irrispettose di Damon spostavano la stoffa inzuppata scivolando nella sua apertura schiusa ed un sorriso malevolo gli si disegnava sul viso.
"Sei bollente e pronta per me... dillo, gridalo, Elena".

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