Chapter twelve

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Mi fiondo nella doccia. Ci sto per un bel po', e quando esco indosso dei pantaloncini a vita alta di tessuto morbido color jeans chiaro e una maglietta rosa pastello rimborsata dentro essi. Ai piedi le mie converse le mie classiche converse bianche. Mi trucco con molto mascara e un rossetto rosa chiaro, lascio poi i miei capelli sciolti.

Esco dalla mia stanza e vedo Sara che rimane stupita. Che l'attacco abbia inizio.

Scendiamo le scale e io i due piccioncini non li degno nemmeno di uno sguardo, e con sguardo fiero mi accingo a prendere la mia borsa mentre Sara, molto freddamente riferisce a Francesco che abbiamo intenzione di andare a fare un giro in centro.

Quando usciamo Sara si complimenta per la freddezza che sono riuscita a tenere, e intanto ci dirigiamo verso la fermata dell'autobus.

Tra negozi di trucchi, vestiti,scarpe, libri le ore passano, ed in men che non si dica sono le sette.

Io e Sara ci rendiamo conto che siamo veramente moooolto in ritardo,così, correndo raggiungiamo l'autobus e in pochi minuti siamo quasi a casa.

Entriamo, e notiamo Francesco sul divano. Sara gli chiede se ha già in mente qualcosa da cucinare per la cena, anche se, a suo malgrado,non riceve altro che un no con la testa.

Sbuffando si dirige in cucina, e aprendo il frigo caccia fuori prosciutto e formaggi,insalata e pomodori, dando conferma che Francesco non aveva nemmeno provato a cercare qualcosa da mangiare.

Con uno sguardo ci intendiamo subito, dunque, abbastanza incazzate, apparecchiamo la tavola ed iniziamo a cenare dopo aver chiamato suo fratello.

Fortunatamente la serata passa abbastanza velocemente, ed in mdn che non si dica è ora di andare a dormire.

CAPITOLO SUPER MINI. I KNOW THAT. Perdonatemi.

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