Vado ad aprire la porta di casa, per sapere appunto chi è, sto quasi pensando che sia la mia vera madre e mi avesse semplicemente dato tempo per leggere la lettera e poi presentarsi, ma nel frattempo che sto per aprire mi risuonano, così a quel punto apro sul serio il portone e mi ritrovo davanti chi non mi aspettavo di trovare e non era mia madre... Era lui, ma dopo tutto quello che era successo cosa ci faceva qui? Ah si, lo so! Per farmi perdere dell'altro la pazienza.. Ora gli dico che se è venuto per questo allora se ne può anche andare dalla sua AMOROSA.
"Che vuoi? Farmi incazzare dell'altro? Oppure prendermi in giro e non farmi finire i discorsi? Se sei venuto per questo allora tornatene dalla tua ragazza.." dissi io in modo arrogante"Ma cosa dici? La mi ragazza? Ma se è mia sorella ahaha! Comunque no ero venuto per parlarti" disse lui con un ghigno divertito
"Tua sorella? Davvero? Ah.." dissi io imbarazzata
"Si, comunque mi vuoi far restare qui fuori o mi fai entrare?" Disse lui sfacciato
"E va bene ti faccio entrare" dissi io
"Era l'ora" disse lui facendomi un sorriso sghembo
"Ehm si, quale buon vento ti porta da queste parti?" dissi io
"Se non sbaglio quella che mi voleva parlare a tutti i costi eri tu" disse lui
"Si ti volevo parlare, ma ora mi è passata la voglia" dissi io in modo molto acido
"Senti non fare tanto l'acidella con me, dal momento che sono venuto qua per parlarti e ascoltarti, visto che l'altra volta ciò non è stato possibile da parte mia, solo ora mi sono reso conto che vorrei sentire ciò che hai da dirmi, quindi adesso parla, perché peno poco a tornare a casa mia e stare vicino a mia sorella che ha appena perso il marito e suo figlio di un anno, se non che mio cognato e mio nipote" disse Josh un pó brusco
Inizio a raccontargli tutto del mio passato, compresa un'altra cosa che ancora non avevo detto a nessuno e l'avevo semplicemente tenuta per me,forse perché è una cosa piuttosto soft, però per me no, perché appunto è il mio unico sogno, del quale ho realizzato per poco tempo, perché molte cose non me l'hanno permesso..
Finito di raccontare ciò, mi altero, dal momento che non dice nulla e rimane come "paralizzato", il suo silenzio fa molto più male...
"Ma tu cosa ne vuoi sapere di tutto ciò che ho passato io, cosa ne sai della mia depressione, di quando non volevo mangiare perché avevo perso mia madre, tu non sai un bel niente e ti permetti di giudicarmi? No ma per lo più non facendomi spiegare e non mi hai parlato per giorni, come pensi sia stata?
Oppure come pensi sia stata quando ho scoperto che i miei veri genitori mi avevano abbandonata,mio marito? O sennò quando ho scoperto di non poter più fare ballo latino americano, che appunto era il mio unico sogno, per via che i miei genitori non potevano permetterselo, la mia salute dal momento che mi ero fatta del male alla caviglia e in oltre non trovavo il ballerino da dopo il mio infortunio. Quindi come credi sia stata? Oppure ora che ti sto raccontando tutto? Guardami sono in una pozza di pianto... Io non ce la faccio più, ho bisogno di una persona costante che mi stia vicina e non che mi faccia del male, sono fragile cazzo, nessuno se ne accorge? BASTA." dopo questo lunghissimo discorso di sfogo finisco con un pianto senza sosta, era tanto che volevo dirlo a qualcuno, magari non in questo modo ma comunque sia dovevo pur raccontarlo per poi sfogarmi, ma non volevo fare la vittima dal momento che lui mi abbraccia e mi sussurra che lui ci sarà sempre per me e si scusa per tutto ciò che è successo fra di noi e non si immaginava di certo un passato del genere, sinceramente non m'immaginavo un discorso del genere, o almeno non da lui , però spero che mantenga la promessa fatta, cioè si insomma io ho veramente bisogno di lui affianco a me.
"Mi dispiace per prima, non volevo urlarti in faccia, ma avevo bisogno di sfogo e diciamo l'ho trovato in te pur sapendo che ciò è sbagliato, mi dispiace Josh" dissi io"Stai tranquilla è tutto okay, mi dispiace per tutto ciò che hai dovuto subire, se me lo permetti vorrei cercare di curare le tue ferite" disse lui
"Si va bene te lo permetto, ma già ti avverto che dovrai avere pazienza con me" dissi io
Lui non se lo fece ripetere due volte e mi bació, un bacio desiderato e passionale, per poi finire con un bel abbraccio..
Scusate se non ho più pubblicato ma ho dei problemi familiari, mi dispiace se è corto il capitolo e se non è venuto un granché. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi!.
Buona lettura!😘
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Un Unico Sogno
RomanceSerena Biotti é una professoressa, che insegna in un'università di New York, però è di origine italiana. É giovanissima,infatti ha soli 27 anni. Ha avuto un passato molto difficile, e ancora oggi fa molto male, però qualcuno gli stravolgerà la sua v...