<Marcè..Marcello!Marcè svegliati!>

<Chec'è?> Marcello aprì gli occhi assonnato.

<Dimmi che quella testolina che spunta dalle tue coperte non è Irina.>Stefano era decisamente serio. <Mmmh e anche se fosse?> il ragazzo aveva ancora la voce impastata dal sonno. <Come anche se fosse?! Quante volte si sono raccomandati di non fare i coglioni con lei?> <Io pensavo che stessi dalla mia parte> Marcello era confuso, un po per l'hangover, un po per quello che era successo la notte prima <Io ero dalla tua parte, ma non pensavo che te la portassi a letto> Stefano non sapeva se doveva arrabbiarsi, infondo era contento per l'amico. <Non urlare, così la svegli>Marcello rivolse uno sguardo dolcissimo a Irina che dormiva sul suo petto con la sua maglietta del pigiama. <Vi siete divertiti?><Molto> Marcello ridacchiò. <Se pensi che non è neanche maggiorenne, Marcè sei da arresto> il ragazzo sgranò gli occhi,a quello non ci aveva pensato, in effetti per quanto lei potesse sembrare grande aveva ancora 16 anni. Rimase in silezio. <Tutto bene?> <S-si si> <Dai scherzavo, cioè sei da arresto, mase state bene assieme..> <Non ci avevo neanche pensato alla differenza d'età che c'è tra noi...ma beh, se a lei non importa,non me ne preoccuperò io> disse poco convinto. A Stefano squillò il telefono <Spegni! Lasciala dormire> <Scusa scusa>.

Ma Irina era sveglia da tempo, una delle prime cose che aveva imparato da piccola era far finta di dormire, cosa che si era rivelata sempre molto utile. Stava seguendo la conversazione dei due ragazzi, ma l'unica cosa che riusciva a focalizzare era che quel momento, tra le braccia di Marcello era il primo momento in cui si sentiva davvero a casa da quando era arrivata in Italia. Non avrebbe abbandonato quel letto per nessun motivo del mondo, aveva solo 16 anni ed era stata catapultata in un'altra realtà senza grandi problemi, quel ragazzo la faceva sentire bene, protetta. Era per quello che inizialmente voleva stargli lontana, aveva paura di quel sentimento, perchè dopo si soffre sempre. Ma poi si era ritrovata stretta tra le sue braccia,le labbra sulle sue e tutto aveva perso importanza.

Marcello e Stefano parlavano sottovoce, Irina decise che era il momento di"svegliarsi" mugolò qualcosa, poi si stropicciò gli occhie li aprì lievemente <Buongiorno> disse piano piano<Buongiorno> Marcello le poggiò le labbra sulla fronte e lei sorrise istintivamente. <Io vado a prendere la colazione,cappuccino per tutti?> <Si, grazie> Marcello mise tutta lasua gratitudine per averli lasciati soli in quelle due parole e l'amico capì.

<Dormito bene?> <Si, la tua maglietta è comoda> Irina si tirò su a sedere <Perchè mi fissi?> disse lei <Sei bella anche la mattina appena sveglia in hangover> <Vacci piano con i complimenti, non sono neanche le 9 del mattino e gia inizi la sviolinata? Mi devi dire qualcosa che non mi ricordo?> Marcello  rise <No no, spero che tu ti ricordi tutto> <Decisamente>Irina gli poggiò la testa sulla spalla. Marcello si alzò a cercaredei pantaloni. < Che fine hanno fatto i miei vestiti?> <Eh..èuna bella domanda, credo che siano un po sparsi, oh ecco una scarpa>Irina scosse la testa <Vabbe, li cercherò in un altro momento>Marcello tornò a letto più serio, c'era una cosa che gli frullava per la testa e voleva chiarirla subito <Irina senti ti devochiedere una cosa> <Si dimm> <COLAZIONEE> urlòStefano entrando <SIII> disse Irina. Marcello fece un sorriso forzato, avrebbe trovato un altro momento?



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