Capitolo 2

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L'arrivo di Marie rappresentava davvero un problema per me? Ancora non lo sapevo. Ma una cosa era certa: quella ragazza mi odiava. Perché? Un'altra cosa che non sapevo. Ma ora lo so. So delle idee malsane che le passavano per la testa, ma non saprei dire se le aveva già da quando era uscita dalla scatola (se non da prima) oppure se fossero una manifestazione dell'odio che provava per me, e che cresceva di giorno in giorno.

Insomma, non sapevo nulla di lei, forse è per questo che sono stata così stupidamente gentile e disponibile nei suoi confronti.

Ma ora è meglio continuare da dove ero rimasta...

Il mattino seguente mi svegliai presto come al solito, in modo da poter utilizzare il bagno senza problemi e per iniziare a preparare la colazione. Cercai di muovermi il più delicatamente possibile, in modo da non disturbare Newt, addormentato, non al mio fianco, ma sul mio fianco. Come al solito, il mio tentativo di non sembrare un elefante fallì miseramente; il biondo mosse le dita delle mani e i piedi e strofinò la faccia contro la mia schiena: sembrava un gattino che faceva le fusa.

«Buongiorno Rosie» mi disse in un sussurro, con la voce ancora impastata dal sonno interrotto così bruscamente, e subito dopo mi fece un timido sorriso.

«'Giorno» gli risposi, sussurrando anche io e ricambiando il sorriso.

« Che succede?»

«Nulla, tranquillo. Torna a dormire, io faccio solo una doccia».

«Cosa? Non se ne parla» mi disse tirandosi su a sedere. «E se una di quelle teste di caspio arriva e ti spia? Non posso permetterlo»

«Beh, lascia che si godano lo spettacolo, se piace a loro» gli dissi io, alzandomi e facendo una risatina sommessa.

Lui fece una faccia strana, arrossendo leggermente, e subito distolse lo sguardo.

«Però vengo con te lo stesso» borbottò mentre si alzava a sua volta. «Tanto ormai sono sveglio».

Dopo la doccia, mentre aspettavo che la facesse anche Newt, andai in cucina a iniziare a preparare qualcosa. Versando il latte nel grosso bollitore, mi venne in mente un motivetto, una vecchia canzoncina che qualcuno mi cantava tanto tempo fa; ovviamente, non ricordavo le parole né tantomeno chi me la cantasse, però la melodia l'avevo chiara in testa. Senza neanche rendermene conto, iniziai a canticchiarla a mezza voce, giusto per ingannare il tempo. In breve, anche pezzi del ritornello cominciarono a farsi largo tra i miei pensieri, finchè non arrivai a ricordare quasi tutta la canzone. Aveva un bel ritmo, ancora oggi riesco a ricordarla, ed ero sicura che Minho ci avrebbe montato su uno dei suoi balletti. Se ci penso, mi viene ancora da ridere...

Una voce acuta e fastidiosa interruppe i miei pensieri e la canzoncina. Chissà chi era, non riesco proprio a immaginarlo...

«Newt! Buongiorno, hai dormito bene?» la voce di Marie mi trapanò le orecchie.

Mi girai verso la porta, giusto in tempo per vedere Newt che distoglieva rapido lo sguardo da me per rivolgerlo alla nuova arrivata.

«Buongiorno Marie. Sì, ho dormito bene grazie, e tu? Ti trovi bene nella radura?» le rispose lui educatamente.

«Benissimo! Qui è tutto fantastico e tutti sono così gentili! Oh!» esclamò d'un tratto notandomi. «Tu devi essere Rosalyn, mi hanno parlato molto di te! E così lavori in cucina? Piacerebbe tanto anche a me lavorare qui!» Parlava a vanvera, come una radio, e intanto rifilava sorrisi e occhi dolci a destra e a manca. «Newt, credi che sia possibile?» gli chiese, facendogli gli occhi dolci e sfoderando un sorriso da copertina.

«Uhm... Beh, non lo so... dovrei prima parlarne con Alby e-»

«Oh ti prego!» lo interruppe, addolcendo ancora di più lo sguardo. «Mi piacerebbe tanto fare amicizia con Rosa!» e venne ad abbracciarmi, continuando a guardare Newt come un cane bastonato.

Rosa... In quel momento lo trovai carino, e pensai addirittura che tutte le sue frecciatine fossero veramente solo frutto della mia immaginazione.

«Rosie, tu che ne dici?» Lo sguardo di Newt era leggermente scettico.

Sfoderai uno dei miei migliori sorrisi e gli risposi: «Andrebbe benissimo» e lo pensavo davvero.

Non posso fare a meno di chiedermi se le cose sarebbero andate diversamente se avessi detto di no...

«Bene così. Ne parlerò con Alby e con Frypan. A dopo Rosie» e detto questo uscì dalla cucina.

«Non vedo l'ora di lavorare con te» mi disse Marie una volta rimaste sole.

Le sorrisi in risposta. Io non vedevo veramente l'ora di lavorare con lei, di avere finalmente un'amica, una vera, con cui parlare di ragazzi e di cose belle.

Lei invece no. Era tutto un suo sporco piano e io ne ero la vittima principale.

Ma allora non lo sapevo.

Però mi sembrò che il suo tono avesse un che di sadico... Magari è solo la mia immaginazione, forse sono solo stanca.

Forse.

O forse no.

ANGOLO AUTRICE

Zalve belle persone!

Avrei voluto pubblicare il capitolo giovedì sera ma il wifi va e viene.... quindi mi muovo a pubblicare prima che mi sparisca di nuovo internet ☺

Se ci sono degli errori avvertitemi e se avete dei consigli da darmi li accetto ben volentieri.

Nella foto è Adelaide Kane nei panni di Rosalyn, cosa ne pensate?
Ora mi dileguo ☺ Arrivederci al prossimo capitolo!♥♥


The Thief | NewtDove le storie prendono vita. Scoprilo ora