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Cammino nel corridoio.
Il tempo sembra andare a rallentatore e ogni suono sembra soffocato. Vedo forme astratte, e poi una risata e un profumo a me troppo noti.
Cado in un momento di trans.
Il mondo intorno a me sembra andare troppo lento e tutto quello che prima era sfocato, ora è tutto buio.

Mi risveglio nell'infermeria.
Sto perdendo il senno della ragione. Ma so, che ora la mia unica missione è quella di riuscire a trovarla.
L'infermiera è intenta a sistemare delle cose nel bagno.
Un momento buono per svignarmela.
Corro verso la porta e in un secondo sono fuori.
Ma ancora una volta il suo profumo invade le mie narici.
E ora sono combattuto.
Fra il non rispettare una regola e rischiare tutta la mia carriera scolastica per lei, o non fare nulla ed aspettare che lei torni da me.

Corro il più velocemente possibile nello studio del preside, dove con cautela busso,sperando di trovarlo vuoto.
"Avanti" una voce possente, fa cadere tutte le mie speranze.
Entro tremolando.
"Oh, signor Lynch" mi dice intendo a preparare la sua 24h "Stavo giusto andando via, ma mi dica.
Cosa devo fare ora?!
"Emh...io...io" un'idea balena nella mia testa e non perdo tempo a recuperarla "io, volevo sapere a che punto era il mio rendimento scolastico!" Buttai fuori le prime parole che mi vennero in mente.
"Oh, ma non c'è nessun bisogno che sia io a dirglielo, lei è un ottimo studente, non ha bisogno di chiedere" sorrido annuendo.
"Okay, ero solo preoccupato, insomma pensavo di esser calato in alcune materie...ora...vado via, mi dispiace averla disturbata"
"No, no nessun disturbo, ora però devo scappare"
"Certamente, arrivederci"
Mi chiudo la porta alle spalle. Devo solo aspettare che esca dalla porta e poi entrerò.

Sono 10 minuti che aspetto qui fuori come un imbecille. Stavolta senza bussare entro.
Mi stupisco non trovandoci nessuno, come è possibile, sono rimasto attaccato allo stipite, eppure.
Prima di iniziare a cercare il suo curriculum scolastico, riapro il medaglione. E ora si che capisco il motivo per cui non vidi nessuno uscire.
La mia testa era fissa solo su di lei, a un nostro futuro rincontro, e alla visione dei suoi occhi.

Prendo un respiro e richiudo il medaglione.
Cerco per una buona mezz'ora quel maledetto fascicolo, in ogni scaffale e in ogni cassetto.

"Cavolo, neanche nella scrivania"
Alzo gli occhi al cielo scuotendo la testa, per poi vederlo, lì in bella mostra sulla scrivania, aperto.
Un "oddio" soffocato uscì dalla mia bocca.
Il preside lo stava leggendo.
Cosa significava?
Non esitai molto prima di prenderlo e portarlo con me.

Per oggi avrei saltato le lezioni, non avrei saputo resistere ancora.
Salgo sul tetto, e prendendo un respiro apro quel fascicolo.
In prima pagina la sua foto il suo nome completo e la data e il luogo di nascita.
Le prime pagine riguardavano sicuramente tutti i suoi 4 anni in questa scuola, quindi sfogliai varie pagine e mi soffermai su una in particolare, che segnava il giorno della sua partenza. E una seguente dopo.
Dove la parola Rientro: fece spuntare sul mio volto, un sorriso, uno di quelli veri, non quelli messi come scudo, ma quelli che esprimo ogni pezzetto dell' anima e ogni singola emozione.
Il mio amore stava tornando, e la mia voglia di stringerla forte, in me stava bruciando.

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Scusate l'ennesimo ritardo.
Ricordatevi un commento, che mi fa sempre piacere e un like che non dispiace a nessuno.
Kisskiss.

Rainbow Eyes /R.LDove le storie prendono vita. Scoprilo ora