Capitolo 6.

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Staccai la chiamata con Lydia e mi lamentai per tutto il tragitto dal salotto al bagno di camera mia. Era sabato e mi ero dimenticata che dovevo uscire con quel coso, Michael. A me non piaceva, io ero cotta di Derek da quando l'ho visto per la prima volta.
"Allora l'hai ammesso che sei cotta di Derek Hale." Odio la mia coscienza, è ufficiale. Arrivai in bagno e mi gettai sotto la doccia, mi tornarono in mente le scene della trasformazione di Derek. Era tutto vero, poteva sembrare brutto nella versione lupo però per me era ancora più affascinante, il suo sorriso dopo che ammissii che era bellissimo anche in quello aspetto mi tornava in mente. Era sempre stato bellissimo anche da ragazzino ma adesso che era un uomo aveva un bellezza mascolina, matura che appena gettava il suo sguardo contro il mio mi faceva scogliere e avere migliaia di farfalle nello stomaco. Non ero innamorata per quello dovevo conoscere ogni minimo dettaglio del suo carattere. Sciacquai il sapone da ogni parte e uscii dalla doccia mettendomi l'accappatoio, lasciai i capelli bagnati, asciugandomi soltanto addosso, non ne avevo per niente voglia. Misi un leggins e una felpa gigantesca e decisi di non truccarmi, non volevo far colpo su di lui, a me piaceva Derek. Scesi in salotto e mi misi a giocare sul cellulare. Dopo una ventina di minuti sentii suonare il campanello, Lydia gli aveva dato l'indirizzo, lunedì l'avrei strangolata sicuramente. Andai ad aprire e mi appoggiai sullo stipite della porta guardando il ragazzo che avevo davanti, Michael..
«Ti devi ancora preparare?» domandò perplesso.
"Ma che idiota" Sta zitta tu, sii gentile.
«No.» dissi asciutta, l'altra me aveva prevalso. Aveva un mazzo di fiori abbassai lo sguardo su essi, non poteva portarmeli Derek invece di lui?!
«Beh.. Ecco ti ho portato dei fiori»
«Grazie, vado a metterli in un vaso e andiamo.» accennai un sorriso e li portai in cucina lasciandoli sul tavolo. Presi la borsa mettendoci dentro le chiavi di casa e il cellulare tornando da Michael. Chiusi la porta e andammo verso la macchina.
*******
Mi portò a mangiare cinese, almeno su una cosa ci aveva azzeccato.
«Allora come ti trovi a Beacon Hills?» chiese mangiando il suo riso.
«Bene, come ci stavo dieci anni fa.»
«Ah sei nata qui?» domandò curioso.
«Si, mi sono trasferita dieci anni fa.» mi stavo annoiando, troppo. Riportatemi a casa, per favore. Aiuto.
«Per il lavoro dei tuoi?»
«No. Per la morte di mio fratello.» Silenzio di tomba dall'altra parte, meno male aggiungerei. Non riuscivo a divertirmi e non era nemmeno colpa sua, volevo Derek davanti a me non lui.
«Ho un mal di testa pazzesco.» tentai di farmi riportare a casa.
«Vuoi che ti riporti a casa?» Che Dio sia lodato ci è arrivato che non ci voglio stare qui. In realtà il mal di testa ce l'avevo e avevo questa sensazione di sentirmi continuamente osservata, essere spiata.
«Si, grazie, scusami.» mi scusai, non ero così antipatica, cioè a volte non lo ero.

Fermò la macchina davanti casa mia e si girò a guardarmi
«Non ti piaccio vero?» domandò facendomi sentire in colpa.
«È così ma non sei tu, mi piace già un ragazzo.» "Piace? Sei cotta, ciccia" Giusto.
«Tranquilla, possiamo rimanere amici? sei simpatica e tutto» disse cercando di sorridere.
«Certo» risposi abbracciandolo.
******
Mi tolsi i pantaloni e misi Star Wars in salotto, buttandomi sul divano rilassandomi subito fino quando non sentii bussare freneticamente alla porta, E adesso chi era?
«Arrivo.» urlai mettendo in pausa il film. Andai verso la porta abbassandomi la felpa, aprii e ci trovai un Derek parecchio incazzato.
«Che succede Derek?»
«Chi era quello?» chiese con la voce alterata e entrò in casa prepotentemente.
«Un amico, non posso averli?» domandai perplessa dal suo comportamento, perché doveva comportarsi così.
«Quello non è un amico come Scott e Stiles, ti guardava come se ti volesse portare a letto.. Aspetta sei senza i pantaloni, lui è qui?» Era geloso.. Di me. E mi aveva spiato. Di bene in meglio, dovrei dire.
«Stavo guardando Star Wars, e comunque non mi dovresti spiare, non sono la tua ragazza.» Si avvicinò pericolosamente ed io indietreggiai finendo contro il muro, eravamo vicini, vicinissimi. Lui mi guardò dritto negli occhi, i suoi occhi verdi puntati nei miei nocciola. Mi prese il viso fra le mani, sentivo il suo respiro sul mio, i miei battiti accelerare, lui li sentiva sicuramente, e in un nano secondo le sue labbra erano sulle mie, mi stava baciando con dolcezza ma anche con disperazione, era il mio primo bacio, lui picchettò la lingua sul mio labbro inferiore e il mio cervello spalancò le labbra così Derek iniziò a intrecciare la sua lingua con la mia, il cervello era in tilt, infilai le dita nei suoi capelli tirandolo verso di me il più possibile continuando a baciarlo e lui mi prese in braccio tenendomi per il sedere.. Dopo qualche secondo si staccò e sorrise guardandomi negli occhi.
«Adesso ti porto a letto piccola, che è tardi» mormorò continuando a sorridere. Annuii e mi accoccolai su di lui come un koala. Arrivammo in camera mia e mi gettò sul letto.
«Derek dormi qua.» volevo stare tutta la notte abbracciata a lui.
«Se mi vedono i tuoi mi uccidono»
«Sono fuori per il week end.»
«in questo caso.» mormorò e mi ribaciò dolcemente a stampo «mi spoglio e dormo con la mia piccola» sorrisi e mi infilai sotto le coperte. Dopo che si spogliò si infilò nel letto con me e misi la testa sul suo petto.
«Mi sei sempre piaciuto,sai? Ti sognavo anche.»
«Anche tu però di certo non come ora perché se volevo baciarti quando avevi sei anni potrei avere qualche problema psicologico.» Che idiota, il mio idiota.
«Sei scemo, molto scemo, sei il primo ragazzo che ho baciato comunque.»
«E anche l'ultimo perché sei solamente mia da quando ti ho vista dieci anni fa.» sussurrò e mi ribaciò.

ANGOLO AUTRICE:
Ciao a tutti! Domani avremo il punto di vista di Derek, volevo solo ricordarvelo!

This Was Boy I Loved. {Derek Hale} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora