VI

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Margharet senti due mani sui fianchi e due labbra morbide sul collo.

-Sono qua per prendere i biscotti, voglio fare anch'io la mia parte-.

-Ti avevo detto di stare sul divano-.

-Lo so- Crystal sorrise.

-Dopo mi aiuti a sistemare casa? Cioè, ad addobbarla e a fare l'albero di natale-.

-Sissignora!-.

Dopo aver bevuto la cioccolata e mangiucchiato qualche biscotto, le due si misero al lavoro. Crystal estrasse dal primo scatolone aperto una ghirlanda di agrifoglio e piccole pigne da appendere alla porta, sul fiocco rosso c'era scritto “Merry Christmas”; Margharet, invece, sistemò qualche statuina in giro per casa.

-Facciamo l'albero?-.

-Certo- Crystal raggiunse Reetha. Insieme sistemarono i rami del pino ed estrassero le decorazioni dagli scatoloni.

Si sedettero a gambe incrociate.

-Sai cosa Reetha?-.

-Cosa?-.

-Ti amo. Voglio dire, la gente della mia età di solito odia i professori, invece io che faccio? Amo una di loro! Assurdo no?-.

-Sì, beh, hai ragione. Di solito i professori sono brutti, vecchi e sputano quando parlano, ma a volte si trovano anche giovani donne.. e loro attirano-.

-Ma io non sono attratta da te per le forme, nonostante siano perfette. E' che io ti amo perché in classe fai tanto la misteriosa, ma quando ci siamo conosciute meglio ti sei aperta e sei esplosa. All'inizio pensavo che fossi solo una come tante, impicciona eccetera, ma ora che ho scoperto il tuo vero carattere mi sono sentita a casa. Tu sei la mia casa-. La donna si emozionò a tal punto da scoppiare a piangere.

-Non piangere prof, dai- aggiunse Crystal mentre stringeva Margharet.

-E.. e come faccio?- singhiozzò -sei troppo dolce, davvero. Ti amo-.

-Dai, continuiamo il lavoro- sussurrò la più giovane dopo aver baciato la donna.

Margharet si asciugò le lacrime e le due si misero di gran lena ad addobbare l'albero con fili d'angelo, palle. Pendenti, strass e lucine. Come qualche mese prime,

le loro mani si trovarono l'una sull'altra sopra la stella da sistemare sulla punta dell'albero. Si guardarono, imbarazzatissime, e la sistemarono insieme.

-E' tardi Reetha, dovrei andare-.

-Hai ragione, scusami per averti trattenuta!-.

-Fa niente, non preoccuparti. Ci sei a cena?-.

-Non credo, scusa-.

-D'accordo, fa niente-. Si baciarono.

Durante il tragitto per tornare al dormitorio, Crystal osservò il più possibile la natura immersa nel bianco. Tutto era bianco, nulla rompeva quella monotonia.

Ogni pianta, ciascun filo d'erba erano ricoperti di bianco, cancellati sotto la coltre di neve. Era fortemente attratta dal potere del bianco: sembrava quasi fosforescente nel buio della sera.

Entrò nella sua stanza, prese un maglioncino, appoggiò la borsa sul letto e si avviò verso la mensa.

Là, al suo tavolo, c'era Jamia ad aspettarla.

-Crystal! Dove sei stata?-.

-Jamia! Ehm.. in biblioteca! Ho studiato chimica, dovevo fare una ricerca-.

-Per tutto il pomeriggio?-.

-Sì, perché?-.

-Perché sono stata in biblioteca e non c'eri. Non ti ho trovata da nessuna parte-. Crystal assunse un'espressione da colpevole.

-Dove sei stata?- continuò la mora.

-Non te lo posso dire-.

-Dimmi dove-.

-No-.

-Perfetto, ciao- Jamia si alzò e se ne andò dalla mensa sotto lo sguardo incredulo della rossa.

Crystal la seguì fino al suo dormitorio.

-Jamia che cazzo stai facendo?-.

-Lasciami in pace, vattene!-.

-No, ti prego- si avvicinò alla minore.

-Che succede Jamia?-. La giovane iniziò a singhiozzare mentre dai suoi occhi delle lacrime sgorgavano copiosamente.

-Jamia, dai, non piangere- continuò la rossa mentre prendeva un fazzolettino per tamponarle le guance rigate di nero.

-Deryck! Lui! Mi ha mollata, è andato a letto con una del quinto anno! Che dovrei fare?- singhiozzò -e tu! La mia migliore amica, tu mi abbandoni così, inspiegabilmente, per andare chissà dove!-. Crystal si sentì in colpa.

-Andrà tutto bene piccina, tranquilla. Sono qua, non piangere, dai-.

-Dimmi che ti succede, ti prego Crystal- supplicò.

-Vedi, è un po' difficile da spiegare..- respirò profondamente -mi vedo con.. con una ragazza. La amo e lei mi ama, ecco dove e perché scappo. Vado da lei-.

-Perché hai aspettato tanto per dirmelo?-.

-Perché avevo paura-.

-Paura? Ti avrei accettata lo stesso. Ti accetto lo stesso. Sei la mia migliore amica..-

-.. e non ti abbandonerò mai, ricordatelo-.

-Grazie Crystal, davvero. Mi sento un po' meglio, grazie ancora. Sono stata una cretina. Quando parlo con te mi fai sentire una brava persona, credimi-.

-Ragazze e ragazzi, sono lieta di annunciarvi che da lunedì prossimo inizieranno le vacanze di Natale! Vi verranno subito consegnati i moduli per il rientro a casa; chi vuole, inoltre, può rimanere nella scuola, i corsi saranno sospesi e saranno promosse attività extrascolastiche, ciascuna seguita da due professori!-. Al discorso della preside in aula magna seguì un forte applauso collettivo accompagnato da un brusio di sottofondo. Le tanto agognate sarebbero presto iniziate e tutti avrebbero preso una pausa dallo studio e dalla scuola.

-Silenzio ragazzi! A breve metteremo il programma delle attività in bacheca!-. Altro brusio.

Una volta in classe, Miss Perfert consegnò alla classe di Crystal le carte per tornare dalle famiglie per le vacanze. Appoggiò delicatamente il foglio sul banco di Crystal e la implorò con lo sguardo di rimanere. Margharet non voleva separarsi da lei, voleva passare le feste con la ragazza che più la faceva impazzire e sognare contemporaneamente.

-Tornerai a casa?- chiese Jamia, una volta in mensa.

-Sì, mi mancano i miei, tu Crystal?-.

-Non credo proprio, odio i miei genitori-.

-La tua tipa rimane o va via?-.

-Credo proprio che rimanga. Beh, almeno potremo passare del tempo indisturbate-.

-Buona fortuna! Scommetto che siete dolcissime insieme!-.

-Beh, sì lo siamo, ma è lei la più dolce. Davvero, la amo tantissimo-.

-Siete fortunate, solo poche persone hanno il privilegio di amarsi come fate voi. Da quello che ho capito siete una coppia molto affiatata-.

-Sì, moltissimo- erano davvero affiatate Crystal e Reetha, ma erano la coppia più sbagliata che potesse esistere ma si amavano e questo bastava. Comunque Jamia non avrebbe mai dovuto sapere chi era la tipa.

ATTIVITA' EXTRASCOLASTICHE DELLE VACANZE NATALIZIE (si svolgono ogni giorno, si è liberi di scegliere qualsiasi proposta):

-ore 8.30/10.30: giardinaggio in serra (Perfert-Dupoint, svolto nelle serre) – cucito (White-Smith)

-ore 10.30/12.30: fotografia (Walen-Brown) – cucina (Atter-Muller, svolto nelle cucine)

-ore 14.00/16.00: pittura (Patter-Watson) – riciclaggio (Darren-Pale)

Sometimes everything is possibleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora