(Perdonatemi per questo capitolo osceno ma giuro è tutta colpa di questo tweet di Shorti, sorella se hai apert il capitolo NON LEGGERE)
Brucia i sensi, domina il dolore
Da quella sera, tutte le sere, Davide passava a prendere quel bel ragazzo dai capelli scuri in quell'angoletto di marciapiede a Soho street.
Ogni sera lo prenotava e lo portava via con se, facevano sesso -perché l'amore no, l'amore non esiste-, lo teneva a dormire con sé e poi la mattina dopo lo riaccompagnava in quell'angoletto di strada.
E dio...non gli importava se avrebbe dovuto spendere tutti i suoi soldi o se gli sarebbero diventate le palle blu per lo sforzo, non avrebbe permesso a nessun'altro di mettere le mani su quel ragazzo, e se questo significava spendere 180 sterline e andare a letto con lui ogni sera beh...avrebbe accettato questo sacrificio...l'avrebbe fatto per la causa.
Era morbosa la sua ossessione per un ragazzo di cui non sapeva neanche il nome ma non gli importava, perché col tempo, stava imparando a conoscerlo.
Perché anche se Giò voleva allontanarlo, voleva impedire ogni contatto che non fosse professionale, proprio non ce la faceva a non parlare a quel ragazzo dai grandi capelli ricci mentre lo coccolava dolcemente dopo avergli chiesto di rimanere con lui per la notte.
E Giò, beh...Giò con tutte quelle attenzioni e tutto quell'affetto si era un po sciolto.
Aveva iniziato a parlarci con lui durante la notte, a parlarci davvero, a dirgli dei suoi sogni, delle sue paure, della sua apatia, aveva addirittura abbassato il prezzo delle notti, sempre di più, arrivando a 100 sterline perché...perché sentiva che fosse giusto così.E Shorty, lui in quelle due settimane aveva scoperto tanto.
Aveva scoperto la sua passione per la musica, il suo sconvolgente odio per la sua vita e per il suo appartamento, la sua assurda apatia meno radicata di quanto immaginasse.
Shorti in quelle settimane aveva scoperto tanto, troppo.
E a Giò, questa cosa non andava mica bene.Non poteva permettersi che quel ragazzo pensasse di poter avere un qualsiasi rapporto con lui che non fosse di natura puramente sessuale, non era giusto, non poteva essere.
Davide...così si chiamava....Davide era troppo per lui.Fu proprio per questo che, quella sera, dopo che Shorti si spinse tanto da chiedergli un appuntamento, invece di rifiutare decise di ignorare la domanda e proporgli un rapporto decisamente...nuovo.
Aveva bisogno di ristabilire i ruoli, di ritrovare un ordine in quel rapporto che ormai stava mutando fino a diventare qualcosa di proibito, qualcosa che Giò non aveva il diritto di possedere.
Doveva rimettere le cose in chiaro e la perversione per lui era l'unico modo.Doveva annullare tutta quella dolcezza, tutte quelle attenzioni.
Doveva annientare quella gentilezza e farlo diventare rude, rabbioso, violento.
Doveva far dissolvere tutti i motivi per cui Giò si stava innamorando di lui, e c'era un unico modo per farlo."Ti va di fare un gioco?"
Gli chiese con voce suadente per poi avvicinarsi al suo orecchio e succhiarne il lobo.
Shorti deglutì rumorosamente ancorando saldamente le mani al volante.
"Cosa intendi?"
Chiese freddo cercando di ignorare il fatto che il ragazzo non avesse dato una risposta alla sua domanda.
Insomma, si era esposto, proporgli un appuntamento era stato davvero difficile per lui e avrebbe decisamente preferito un secco no a...quello.
"Magari fare le cose diversamente"
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You can't fix a black soul
RandomAU!Giorty in cui Giò è uno sfacciato "ragazzo dai facili costumi" che si guadagna da vivere in modo poco convenzionale e Shorty solo un semplice studente trascinato dai suoi amici a cercare un esuberante ragazzo a pagamento con cui festeggiare al me...