Sull'uscio della porta compare un uomo che.. che fa abbastanza paura... È altissimo (sfiora la porta) sotto l'elegante giacca si intravedono muscoli sviluppatissimi, (ci potresti studiare anatomia sul suo corpo). Il mio sguardo si sposta sul suo viso, la pelle candida è perfetta, senza nessuna ruga. La mascella è quadrata e sembra serrata anche quando sta normalmente, i suoi occhi sono di in un color nocciola, quasi verde e i capelli ramati sono troppo lunghi ma gli stanno benissimo.
Non è affatto quello che immaginavo, anzi è il contrario.
<<Martin accomodati>>la voce di mia madre è gentile, ma non sembra solo per educazione, dato che i suoi occhi luccicano.
L'uomo annuisce ed entra dentro casa seguendo mia madre in soggiorno. Li seguo ma a quanto pare l'uomo non si è accorto di me.
Entriamo in salotto dove trovo mio padre che.. Oh no aspetta non sta mangiando! Ma cosa succede?
Papà si alza e tende la mano al nostro vicino
<<Piacere, io sono Max>> mio padre si apre in un sorriso a 32 denti
<<Martin>>risponde l'uomo freddamente stringendo la mano di mio padre
<<Em.. >>mi schiarisco la gola e tutti si girano verso di me
<<Piacere io sono Luke >> dico porgendo la mano.
Gli occhi dell'uomo mi scrutano, il suo sguardo è così gelido che sembra perforarmi il corpo e vedermi l'anima, sotto quello sguardo mi sento nudo.
L'uomo esita e sembra che il tempo si sia fermato. Ci siamo solo io e lui, i nostri sguardi si incontrano, ma io lo abbasso subito, incapace di sostenere il suo.
Questa situazione inquietante viene interrotta da mia madre che ci invita a seguirla in cucina.
Guardo il mio solito posto a tavola, quello che da le spalle all'immensa finestra che da sul giardino, quel giardino dove una volta ero felice e spensierato.
Mi incammino in quella direzione ma appena vedo dove si siede il nostro ospite cambio bruscamente rotta andandomi a sedere alla parte opposta. Non voglio stare vicino a lui, già stare nella stessa stanza mi fa salire un senso d'inquietudine.
Dopo aver preso tutti posto mia madre porta gli antipasti allegramente, ovviamente solo lei è allegra e non si sa per quale motivo.
Dedico tutta la mia attenzione al piatto vuoto (che in teoria dovrei riempire, ma sono piccoli dettagli) pur di non incontrare di nuovo quello sguardo che mi fa sentire così nudo, senza barriere che mi proteggono, e che proteggono (per quanto possibile) le persone che mi circondano dal mio dolore.
<<Allora Martin, da quanto ti sei trasferito qui? >>inizia a domandare mia madre con la solita allegria
<<Ieri >> risponde il nostro nuovo vicino freddamente
<<E sei solo? >>
<<No, mia moglie è.. Fuori.. Per.. Per problemi per.. >>si schiarisce la voce <<E mia figlia è dai nonni, tornerà lunedì >>
Alzo lo sguardo alle parole di Martin, perché ha esitato? Cos'è successo a sua moglie? Cosa può portare un uomo di pietra ad esitare ed essere insicuro? Vorrei davvero scoprirlo, e lo scoprirò.
Sì lo so sono un ficcanaso ma sono troppo curioso!
<<Ma davvero? Hai una figlia? E quanti anni ha? >> torna a parlare mia madre più entusiasta di prima
<<Ha 19 anni >>
<<Ma è fantastico! Ha la stessa età di Luke, potrebbero diventare amici e magari anche..>>
<<Mamma! >> ma perché mia madre deve sempre correre??! Con quei cavoli di film mentali che si fa!
<<Ok scusa>> ammicca verso di me facendomi sospirare.
La cena continua così, tra domande entusiaste di mia madre e risposte fredde, molto fredde, di Martin. Non ha mai esitato oltre quella volta e questo fa crescere ancora più curiosità dentro di me, devo scoprire qualcosa su quel uomo.
<<Vi prego di scusami ma devo andare un secondo al c.. Emm.. Gabinetto >>mi alzo e mi incammino ma le mie orecchie sentono qualcosa che mi fa fermare
<<Certo Martin abbiamo un altro bagno al piano di sopra, purtroppo non so in quale è andato Luke comunque prova in entrambi, ne abbiamo uno alla fine del corridoio e l'altro al secondo piano a destra >>
<<Ok>>
Mi metto a correre per arrivare in bagno e non farmi trovare attaccato alla porta della cucina come una spia.
Corro in bagno e mi appoggio al lavandino, sono stanco, oggi sono successe troppe cose...
I miei pensieri vengono interrotti dalla porta del bagno che si spalanca, succede tutto così in fretta che faccio fatica a capire che succede. Sono attaccato al muro da Martin, le sue mani sono intorno al mio collo, i miei piedi non toccano più terra ma sono sospesi per aria.
Il respiro viene tolto dal mio corpo che inizia a tremare, abbasso gli occhi e vedo Martin con la sua aria cattiva.
<<Ascoltami bene bamboccio, non mi inganni con il tuo faccino angelico. Ricorda che chiunque fa del male alla mia bambina me la pagherà amaramente.. E puoi scommetterci che la mia vendetta sarà molto amara>> detto questo mi lascia cadere per terra e se ne va sbattendo la porta.
Cerco di trovare dell'aria, la mia testa gira velocemente, sia per mancanza d'aria, sia perché non ci sto capendo niente.
A chi si riferiva Martin? Io non ho mai fatto del male a nessuno, nemmeno la conosco sua figlia! Avrei voluto dirlo a Martin, dirgli che si sbagliava e che io non farei mai del male a nessuno, ma non riuscivo a parlare.
Mi tocco il collo, sento ancora le sue mani stringermi, il respiro lasciare i miei polmoni, uscire dalla mia bocca e non rientrarci, la mia testa vorticare per le parole di Martin, il mio corpo tremare. Le lacrime iniziano a rigarmi le guance, perché succede tutto a me? Cosa ho fatto di male?
Resto ancora un po' in bagno tra le mie lacrime e i miei singhiozzi, tra i miei pensieri, più confusi che mai.
<<Buonanotte Martin, torna presto >>
Finalmente se n'è andato! Mi alzo lentamente e mi specchio, i miei occhi sono gonfi e arrossati, le mie guance pallide rigate, i capelli scompigliati per quante volte li ho tirati.
Mi sciacquo la faccia e esco dal bagno strisciando i piedi
<<Aaaaa!! >> un urlo disumano proviene da mia madre che stava passando in corridoio
<<Amore hai una cera bruttissima, sembri un fantasma, mi hai spaventato>>
<<Scusa mamma >> la mia voce è flebile e debole, come il mio corpo e la mia anima.
<<Amore ma dov'eri finito? Perché non sei più tornato a cena? >>
<<Stavo.. Stavo male scusate, vado in camera a riposarmi, notte >>
<<Notte amore di mamma, vuoi che ti rimbocco le coperte? >>
<<No! Notte>>
Entro in camera mia e chiudo la porta a chiave. Tolgo la felpa e i jeans e li butto su uno sgabello, guardo il mio torace nudo, la mia pelle candida solcata da ossa evidenti. Vorrei non essere così magro, così debole, così fragile...
Sposto le coperte e mi sdraio su quel letto che accoglie le mie lacrime
ogni notte , ma non oggi, ho esaurito le lacrime per oggi.
Chiudo gli occhi e lascio volar via tutti i corvi che popolano la mia anima,
Vola via Oliver
Vola via Jackson
Vola via Martin, un corvo che oggi si è inoltrato in me
Vola via il mio dolore.
***
Driiin.
<<Aaa>>ecco è successo di nuovo, sono caduto da questo maledettissimo letto, credo che comprerò un letto matrimoniale. Non ho voglia di alzarmi, credo che striscerò.
Arrivo strisciando al bagno e mi butto dentro la doccia, apro l'acqua e..
<<Ma che ca... >> non ci credo mi sono portato la coperta dentro la doccia e ora è tutta bagnata, credo che mia madre mi ucciderà... Vabbé succede.
Il mio orologio sul comodino suona, segno che sono le 8,no aspetta cosa?! Sono le 8?!
Faccio la doccia velocemente, molto velocemente
<<Nuovo record 2 minuti, dovrebbero darmi un premio>>
Metto le prime cose che trovo, una tuta e una felpa, e scendo di corsa
<<Buongiorno fiorellino >>
<<Giorno mamma >>
<<Perché non ti siedi e fai una bella colazione sostanziosa? Sai ti fa bene, dà la carica>>
<<Mamma sono in tremendo ritardo quindi CIAO!! >>
<<Luke! >>mi grida mia madre dietro
<<Cosa?! >>non ho davvero tempo per lei ora..
<<Niente >> mia madre ha uno strano sorrisetto sul viso, ma perché?! Non la capirò mai!
Corro fuori ma <<Aaa>> sono caduto come un salame..
Mi guardo indietro e capisco perché sono caduto, mi si è sfilata una pantofola correndo... Una pantofola?! Oddio sono ancora in pantofole!
Torno correndo in casa e prendo le mie converse mentre sbraito contro mia madre perché non mi ha detto niente, ma a lei sembra non fregare niente dato che gira per casa canticchiando.
Finito di allacciare le scarpe corro in macchina e metto in moto. Corro come un pazzo per le strade di New York.
Dopo 5 minuti arrivo a scuola, record anche questo.
Entro nell'edificio aspettandomi i soliti sguardi, i sorrisini divertiti e i commenti taglienti, ma quando entro trovo solo corridoi vuoti, cavolo devono essere tutti nelle classi. Mi avvio verso la classe della mia prima lezione. Informatica.
Inizio a correre per i corridoi e leggo le scritte sopra le porte alla ricerca dell'aula giusta
Inglese, Arte, Matematica, Informatica, Fil.. No aspetta Informatica!
Irrompo nell'aula e tutti si girano, compreso il prof, oh-oh..
<<Signorino Anderson in ritardo>>
<<Lo so mi scusi prof>> abbasso gli occhi
<<Per questa volta fa niente ma veda di non farlo capitare ancora, si sieda>>
La lezione continua tranquilla e ogni parola che che esce dalla bocca del prof sembra oro, sarà perché adoro l'informatica.
Driiiin. Ecco la campanella che segna la fine della lezione.
Metto il libro a posto e mi alzo intenzionato ad uscire dall'aula, ma una voce mi ferma
<<Signorino Anderson >>
Mi giro di scatto e mi imbatto nel mio prof
<<Si? >>
<<Volevo proporle una cosa, si sieda>> così dicendo mi indica una sedia dietro un banco, mi siedo e il prof mi imita riprendendo a parlare
<<Ho parlato con il suo vecchio professore di informatica >>
<<Oh bene e che ha detto? >>
<<Mi ha riferito che era il suo miglior studente, in tutti i suoi anni di insegnamento >>
<<Wow ne sono onorato>>
<<E fai bene, comunque adesso arriviamo alla mia proposta. Da un po' di tempo ho tentato di allestire un corso di robotica con i migliori studenti di informatica dell'Istituto, vorrebbe partecipare? Sarebbe un grande aiuto per la squadra >>
<<In cosa consiste esattamente il corso? >>
<<Consiste nel progettare un robottino in grado di fare alcune cose, esso verrà poi usato per varie gare con altri istituti. Ci sta signorino? >>
<<Be ecco.. >>
<<Perfetto! I corsi ci sono questo pomeriggio dalle 15:00 alle 17:00 non venga in ritardo come oggi, arrivederci >> detto questo si alza e se ne va, lasciandomi con le idee confuse, seduto dietro quel banco.
Sarei molto felice di fare questo corso, amo l'informatica, se non fosse per il fatto che devo lavorare con altre persone, persone che lasceranno tutto il lavoro a me, che faranno battutine stupide, che mi feriranno. Non voglio andarci, non voglio piangere di nuovo.
Mi alzo e esco dall'aula. Mi dirigo al mio armadietto, inizio a prendere i libri ma mi fermo appena vedo un immagine riflessa sul fondo dell'armadietto, mi giro di scatto e le mie gambe iniziano a tremare alla sola visione di lui: Oliver
<<Ehy sfigy, pensavo di pestarti oggi, sai mi annoio molto >> la sua mano si chiude a pugno e io istintivamente chiudo gli occhi e trattengono il respiro in attesa del colpo che me lo toglierà totalmente
1, 2, 3.. Riapro lentamente gli occhi, non è successo niente, e per di più sono ormai solo, Oliver è sparito. Mi guardo intorno ma l'unica cosa che vedo è una chioma rossa-arancio ondeggiare poco lontano.
Driiin, ecco la campanella, meglio che vada.
La giornata continua tranquilla tra le diverse lezioni, perfino in mensa è andato tutto bene, ed è una cosa molto strana.
Finito di pranzare prendo le mie cose e esco da scuola, entro in macchina, sto per mettere in moto quando..
"All the single ladies, all the single ladies" la sveglia del mio cellulare suona per ricordarmi il corso di robotica, (si quella è la mia sveglia, non sarà virile ma è una canzone bellissima!)
Scendo dalla macchina sbuffando e mi inoltro nella scuola seguendo le indicazioni del mio prof scritte su un foglietto, per trovare l'aula giusta.
Aula 103,104,105,oh eccola quì: aula 106 ROBOTICA
Apro la porta e subito 3 teste si girano verso di me.
Il primo è un ragazzo con i capelli biondo cenere, troppo lunghi per il suo viso lungo e sottile, occhi verdi profondissimi.
Il secondo è completamente l'opposto, occhi nero pece, dove hai paura di caderci dentro, capelli corvini che spiccano sulla sua pelle candida e sulle sue labbra sottili e bianche.
Il terzo ha una pelle olivastra dove spiccano i suoi occhi verdi, che alla luce sembrano gialli, i suoi capelli castani sfiorano le spalle possenti. Tutti e tre i ragazzi hanno in mano delle carte e sono seduti intorno a un tavolino da bar
<<Emm.. Dovrei fare il corso di robotica, mi hanno detto di venire quì, forse ho sbagliato >>
<<Oh no caro sei nel posto giusto, BENVENUTO! >> il ragazzo dai capelli biondi mi cinge le spalle con il braccio e inizia a presentarmi tutti
<<Io sono Tony, lui è Jamie>>dice indicando il ragazzo dai capelli corvini
<<E lui è.. Come ti chiami? >>
<<Fransesco! >>esclama il ragazzo dalla pelle olivastra
<<Ah si giusto, lui è Francesco >> torna a parlare Tony
<<Come mai questo accento Francesco? >> azzardo a chiedere un po' titubante
<<Perché sono naso da una famiglia isaliana ma a sre anni siamo andasi in Giappone >> tutte le vocali sono più aperte e lunghe, tutte le "t" e "c" sono "s", nel parlato di Francesco
<<Wow figo >>
Mi siedo in un banco poco lontano ma comunque appartato rispetto al gruppo di ragazzi
<<Ok the new entry ha ragione, dobbiamo metterci al lavoro >> riprende a parlare Tony
<<Quindi iniziamo, che idea vi siete fatti del robottino? >>
<<Fassiamolo sone i selesibies! Sono sosì sossolosi>> esclama Francesco
<<Ok.. >>
<<Mi sono sempre chiesto perché i Teletubies hanno delle forme geometriche in testa, non posso avere tipo una mano? >> chiede tranquillo Jamie mentre prova ad aprire una caramella
<<Ma tu hai una caramella! >> esclama Tony indicandolo, e subito gli si lancia addosso per rubargliela.
Dopo mezz'ora di lotta si separano con metà bottino a testa.
Questa scena mi strappa una risata, ma la soffoco immediatamente per non farmi notare molto.
<<Ok facciamo mente locale :il nostro robottino è un Teletubies con una mano sulla testa.. Perché non ci mettiamo anche dei film porno sulla sua pancia? >> chiede Tony ironico
<<È bellissimo! >> esclama Francesco
<<L'ho disegnato>> dice Jamie mentre mette un disegnino sul tavolo in mezzo a loro.
Tony prende il foglietto e scoppia in una grande risata, facendo avvicinare tutti per mostrare il capolavoro di Jamie;tutti tranne me..
<<Ehy new entry vieni pure tu, non startene lì>>
Mille pensieri mi passano per la mente, qualcuno mi vuole, ma perché?, le persone non mi vogliono, che mi stia ingannando?
Aaah devo smetterla di farmi i film mentali!
<<Ehy ci sei? >>
<<Sisi scusa>> prendo in mano il foglietto e anche se cerco di trattenermi scoppio in una fragorosa risata.
Il robottino sembra una carota con due occhi enormi e una bocca minuscola, sul ventre ha uno schermo con scritto CENSURA e in testa ha una mano.
<<Ora manca il nome >> dice Tony
<<E progettarlo>> aggiungo io che ormai mi sono messo vicino a loro
<<Ah quelli sono dettagli di poco conto >> ribatte Tony facendomi sorridere
<<Shiamiamolo SDO! >>
<<Mi sfugge il perché ma ok! Sarà SDO! >>
<<Be pershé.. >> prova a parlare Francesco ma viene subito interrotto da Tony
<<Bla bla.. Non mi interessa giappo>>
Francesco mette il broncio e scoppiamo tutti a ridere.
Il resto dell'ora trascorrere tra risate e giochi infantili.
Ormai sono le 17:00 e dobbiamo andarcene ;prendo le mie cose e inizio ad avviarmi verso l'uscita, quando vengo fermato da una mano possente, mi giro e mi trovo davanti i miei compagni di corso
<<Ehy new entry, non ci dai il tuo numero? >>
<<Oh em.. Certo, scusate >> strappo un pezzo di carta e ci scrivo dei numeri sopra per poi porgerlo ai ragazzi.
Dopo esserci salutati salgo sulla mia auto e vado lì, al mio posto, al mio albero.
***
Sono le 7 di sera e io sono ancora quì sotto l'ombra del grande albero che mi protegge, che mi accoglie. Ma oggi non accoglie le mie lacrime, ma la mia gioia, i miei sorrisi.
I sorrisi che mi hanno strappato quei ragazzi strampalati e che continuano a strapparmi tutt'ora, perché mi hanno regalato un momento di felicità e gioia dopo anni.
Grazie ragazzi.
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Spazio autrice :
Scusate per il ritardo, ma per farmi perdonare ho cercato di fare un capitolo più lungo.
Purtroppo vi devo comunicare che gli aggiornamenti saranno più sporadici almeno fino alla fine di giugno, mi dispiace molto ma con la scuola che mi soffoca non riesco a scrivere molto.
Passiamo al libro, cosa ne pensate di Martin? A cosa si riferiva?
Commentate qui sotto per farmi sapere quello che pensate.
Abbiamo un nuovo personaggio SDO! Vorrei ringraziare la mia amica sara per la sua creazione.
Questo è tutto, spero che il libro vi piaccia
Baci stela
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L'albero Della Solitudine
Teen FictionLuke vi racconterà la sua storia. La storia di un ragazzo che imparerà ad accettarsi e che nella vita l'opinione degli altri non è fondamentale