Il bosco incantato

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C'era una volta un villaggio con accanto un bosco meraviglioso dove regnava la vita, ogni albero era considerato dagli abitanti un essere vivente, era rispettato curato e amato e l'albero donava amore e gratitudine, sotto le sue fronde gli uccelli avevano la loro dimora, sui rami e tra le sue radici nascevano frutti e funghi che servivano per il sostentamento agli abitanti.

Anche i bambini giocavano nel bosco, nascondendosi e cercandosi, i fidanzati si sussurravano dolci parole d'amore appoggiati ai grandi tronchi.

Il sole giocava a nascondino con i suoi raggi tra un ramo e l'altro tutto era bello e fatato.

Ma in quel bosco aveva anche dimora un cattivo mago dalla magia nera, odiava il sole, il bello, la luce, ogni mattina quando si alzava era una imprecazione vedendo i raggi del sole che si intrufolavano tra le imposte sbarrate, diceva:

« Prima o poi riuscirò a portare il buio in questo bosco maledetto e tutti gli abitanti mi dovranno portare rispetto a me non alle piante.»

Così un giorno riuscì a fare una magia che fece sprofondare il bosco e gli abitanti del villaggio al buio dell'anima, fece sparire i colori e i volti così il bosco diventò tetro e ombroso.

Per anni nel bosco era sparita la vita, gli uccelli non cantavano più, i cervi e i caprioli non correvano più tra le file degli alberi e non si fermavano a brucare la felce fresca. Ormai era diventato il rifugio di ladri e malviventi, il mago al mattino apriva le imposte della sua casa e la nebbia scura entrava e lui la respirava contento.

Però gli abitanti non stettero con le mani in mano si riunirono per cercare una soluzione a questo grave problema far tornare la vita al bosco e così tutto avrebbe ripreso il percorso giusto.

" Ma come? Possiamo fare " si chiesero gli anziani del villaggio " chiamiamo il mago del sole, lui c'è lo porterà " propose uno, un altro ancora disse:

" Chiamiamo la strega Nerina, gli facciamo conoscere il mago e magari se ne vanno via ""

Ogni soluzione proposta era un fallimento, solo una piccola bambina suggerì la soluzione giusta, stava giocando con la sua bambolina che per lei era la sua fatina pronunciò una frase che aveva sentito dire dai grandi:

« Mia fatina bella porta il sole e la gioia sui loro volti »

Una luce si sprigionò dalla bambolina che si trasformò in fatina con accanto i suoi elfi, volarono verso il bosco tetro e cupo e ne ebbero compassione, ella urlò d'amore e una stella venne giù dal cielo tra gli alberi trasformandosi in una girandola dai mille colori.

Danzando intorno a quella luce colorata la fatina e gli elfi riuscirono a risvegliare l'anima del bosco, tutte le piante tirarono su le loro chiome smorte ma adesso piene di vita e colore, tutti gli animali corsero di nuovo a rifugiarsi nel bosco e così gli abitanti ricominciarono a vivere con lui rispettandolo ancora di più, ringraziando una pianta quando moriva per il legno da ardere per il cibo e il fresco nelle giornate afose.

Eh il mago cattivo ?, quando la mattina aprì le imposte i raggi del sole irrompendo in casa lo bruciarono nella sua cattiveria e lui sparì con tutta la sua casa, ora quel posto la vita sta ricrescendo con piante colorate e alberi secolari che fanno la guardia a che nessun altro mago nero osi venire nel bosco incantato.

Maurizio B / alias Aikiland


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