Nuovi arrivi

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E' passata una settimana, dall'accaduto con Flavio. Ho deciso di lasciar cadere la cosa. Non voglio tormentarmi l'esistenza per lui, insomma, da quando è iniziato l'anno, non ho fatto altro che pensare a lui. Sta per finire il primo trimestre, quindi anche lo stress scolastico inizia a farsi sentire.

Durante il pranzo, vedo Anne molto su di morale, (più del solito) e questa cosa mi incuriosisce parecchio. "Adam. da domani non saremmo più solo io e te. Ospiteremo tre bei bambini"

Annuncia con immensa felicità. Dopo qualche secondo, realizzo le due frasi dette da lei. Da una parte sono contento perché non sarò più solo in casa. Ma dall'altra sono spaventato, perché, ovviamente dovrò dividere uno spazio che in sei mesi ho fatto mio. E poi in dodici anni, non sono mai stato abituato a condividere casa, camera.... insomma...... non sono mai stato un fratello.

"Che bella notizia!" Esclamo, senza esternare i miei pensieri.

"Sono tre fratellini Russi. Karyna è la più grande. Ha otto anni. Vincent, che ne ha sette. E in fine il più piccolino, Jordan di tre anni. Loro hanno una buona padronanza della lingua italiana, forse Karyna è quella che ha più difficoltà, dato che è la più grande tra i tre. Lei ha vissuto molto con la madre, e la madre l'italiano lo parla malissimo. Provengono da una comunità di suore, quindi immagina l'ambiente" Mi spiega Anne.

Mi preparo psicologicamente per domani.

Il giorno dopo Anne decide di non mandarmi a scuola, per l'accoglienza dei bambini. (un buon motivo per adorarli) "Arriveranno verso le 10:30" Mi comunica Anne. La aiuto a preparare gli stuzzichini per gli assistenti sociali e i nuovi arrivati. In pratica facciamo trovare ai bambini, quello che hanno fatto trovare a me.

Sono le 10:40, e gli assistenti sociali, con dieci minuti di ritardo, si fanno trovare davanti al portone.

Sento il campanello suonare. Anne si avvia alla porta per aprire, e mi chiede di rimanere in cucina. Appena sento lo scricchiolio della porta che si apre, sento una voce maschile che augura il buongiorno ad Anne. Subito dopo sento la voce di Rachel provenire da fuori, che si scusa per il ritardo. Avverto la chiusura della porta. Le voci che sento sono sempre più vicine fin che non vedo l' assistente sociale. Un tizio alto con la barba e i capelli neri. Quasi quasi ricorda Flavio. " Cazzo Adam smettila di attribuire tutto a lui!" Mi rimprovero nella mia mente.

Dietro l'assistente sociale, vedo tre bambini. La cosa che a primo impatto mi attira di più, sono i boccoli quasi bianchi, della bambina vestita di nero, che si trovo al centro dei tre. quello alla sua destra, era più o meno alto come la sorella, era mulatto, con i capelli riccioluti. Poi noto il più piccolino, aggrappato alla psicologa, pure lui era mulatto, ma con una carnagione appena più chiara, del fratello.

Tutti e tre si presentano educatamente.

Gli assistenti sociali chiedono ad Anne di rimanere soli per parlare. Quindi io dovevo tener impegnati i bambini. "Ci sei da tanto qui?" Mi domandano. "6 mesi" Rispondo. Propongo di giocare a Monopoli tutti insieme, per tenerli calmi, e occupati.

Gli assistenti sociali vanno via dopo un'ora. Decido di aiutare i bambini a sistemare i bagagli.

Vincent dovrà condividere la stanza con me. Mentre Kayna, e Jordan, ne prenderanno una insieme su.

Dopo che aiuto i bambini, Anna viene per darmi una notizia. Mi prende da parte e mi dice"Mi ha contattato il Rugby, e mi ha informato che ci sarà una festa al Bar del campo. Ti consiglio di andarci, così potrò acquistare un po di confidenza con i nuovi arrivati"

"Certo" Rispondo con un tono di svogliatezza. Non ho vogli di vedere Flavio, perché ogni volta che lo vedo, va a finire che fa qualcosa di strano, che mi porterà a pensarci tutta la settimana. Un'altra settimana come quella precedente? No grazie. Almeno oggi preferisco evitarlo.

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