'Dove siamo?'
Sentii un sussurro all'orecchio
'Jack, dove cazzo siamo?'
Ero a terra e non riuscivo ad alzarmi, pian piano aprendo gli occhi vidi il mio gatto, nella mia stessa situazione.
'
Chi ci ha portati qua?' Mi disse con poco fiato in gola.
'
Non lo so, credo ci abbiano preso, hai fatto proprio una stronzata'Il mio gatto si guardó in torno, lo feci anche io...
Misi a fuoco meglio la situazione, nonostante fossi ancora tanto stordito...
"Probabilmente ci hanno pestati, prima di portarci in questa cella",
mi disse il felino sempre più affaticato da quel parlare.
Le nostre teste si riempirono di pensieri , non ricordavamo niente di quello che fosse successo prima dell'incidente...
Mi sollevai piano piano" È difficile alzarsi.. È..." ....
Uno schiaffone in faccia mi sveglió da uno stato di trance
"Jack...Jack!!!"
"Che vuoi..?"
"Siamo finiti in un bel guaio, io.."
"Siamo??" Lo interruppi bruscamente fulminandolo con gli occhi
"È colpa tua, ieri sera non ti ho trovato, ho fatto il giro del palazzo in buona fede.. Non avrei mai pensato..."
"Zitto!" Piano piano iniziavo a ricordare della sera prima, il tutto stava diventando più chiaro e penso che anche per il mio felino sia successo lo stesso.
Vedevo lo stanzino, era abbastanza stretto per due persone, sul soffitto ragnatele ed un sottile odore di muffa."Jack non urlare, io posso uscire, sono abbastanza stretto da passare" mi disse con la voce meno rauca di prima.
Effettivamente il mio gatto aveva ragione.. Ma mi chiedevo per quale motivo ci fosse una recinzione così generosa quando l'ingabbiato è proprio un felino.
"Jack lo so, potrebbe, ma è la nostra ultima spiaggia... Se non andiamo adesso ci ammazzano".
L'adrenalina stava facendo impazzire il mio felino, stava iniziando a soffrire di claustrofobia e nonostante lui cercasse di farsi vedere calmo, sono riuscito a percepire del malessere nel suo fare.
"Aspettiamo, non agire impulsivamente" gli dissi cercando di mantenere la calma.bam!!
Improvvisamente un rumore devastante ci fa gelare il sangue, la porta principale (?) si era aperta? Chi c'era all'ingresso??
Io ero spaventato, avevo l'ansia , eppure il mio gatto appariva sereno, mi passó la zampa sulla spalla, come per dirmi di farmi forza.La porta della cella si alzò lentamente, lasciandosi dietro uno stridio assordante di anni e anni di ruggine.
Il pezzo di rame raggiunse faticosamente la sua estremità, e tremando si fermò sull'impalcatura."Andiamo, ci stanno dicendo di andare"
Non risposi. Muovetti il primo passo verso quella che sarebbe stata una via incerta e dolorosa, superando la linea di confine tra la cella dove eravamo chiusi ed un grosso corridoio spoglio.
Sentivo lo scricchiolare del legno sotto ai miei piedi, mentre il mio gatto si muoveva con agilità non emettendo il minimo rumore.
Ricordo un corridoio davvero lungo, ogni passo che facevo mi saltava un battito; cercavo sempre di incrociare lo sguardo col quadrupede, ma questo non sembrava nemmeno percepire la mia presenza, da quanto era concentrato nel cammino.Ok.. Allora..
Dopo tre capitoli demenziali ho deciso di provare questo.. Una trama un po' più seria e contorta potrebbe sposarsi bene con un tema del genere?
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Il mio gatto ha tentato un colpo di stato
ActionFatti di cronaca segretissimi raccontatimi dal mio micio, il quale si scopre essere un genio bastardo cronico