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La giornata inizia storta, il collegamento a internet ha smesso di funzionare nel momento che devo controllare le e-mail della segreteria dell'Accademia.

Mi alzo dalla sedia e vado a toccare il groviglio di fili che esce dal modem, modello astronave, che ha appena installato mio fratello Cri. Mi arriva la sua voce tonante, di 28 enne che crede di averne 40, e poter fare da padre: «Fra? Se fai casino con il router sono cavoli tuoi, io ti avviso!», «a dire il vero il casino è già successo, e io non centro!» sbuffo io, gridando più di lui; ancora non si è deciso a venire in soggiorno, per cui c'è poco da fare per farmi sentire da dove sono.

Naturalmente mi ha visto armeggiare con i cavi dalla videocam di sorveglianza della cucina.

Mi arriva un grugnito e poi il "Signor Ingegnere" si degna di farsi vedere, ha su una maglietta smessa di papà, e i boxer blu sformati del suo pigiama vecchio di anni. Quando torna dall'ufficio si spoglia della giacca e cravatta che odia, e si mette felicemente in stile barbone. Devo dire che, a parte l'accenno di pancetta, è un fighetto tutto preciso, per quanto è uno sfigato casalingo disperato, adesso.

Ma se vi piacciono i mori col pizzetto da pirata, ragazze mettetevi in fila con le altre che gli muoiono dietro!

Senza che io ne capisca il perché devo dire.

Bea, la sua ragazza, è una furia gelosa non da poco, eppure lui, stronzo, riesce sempre a fargliela sotto il naso, ma la biondona Bea, non dura secondo me.

Quando Cri non è fedele vuol dire che non è preso.

Il pirata adora la sua sorellina piccina, piccina (e io adoro far rosicare le sue conquiste ostentando il mio possesso su di lui, quando le porta qui) invece adesso mi guarda, come il suo prossimo pasto che sta per divorare.

«Fra, hai tirato il cavo di rete con la gamba della sedia! Si è rotto lo spinotto, e adesso non ce l'ho! E di certo non mi va di andare da Media World così conciato!» sbuffava come un toro, e anch'io. Dovevo anche inoltrare dei documenti che non potevo mandare con il 4G dell'Iphone, come al solito mi ero ridotta all'ultimo giorno.

«Cri! Ma devo mandare i moduli! Ci vado io con lo Scooter, dimmi come è fatto quel coso!».

Lui grugnisce e districa un cavo nero dal groviglio, termina con uno spinotto trasparente come quello del telefono, ma più grande, che infatti è spezzato, me lo mette in mano.

«È questo, i soldi prendili dal portafoglio nella giacca, 10 euro dovrebbero bastare, prendine 20 per sicurezza!».

Non me lo faccio ripetere due volte, faccio una sosta veloce al bagno, mi rassetto trucco e parrucco, e corro giù per le scale, fa troppo caldo per l'ascensore.

Il centro commerciale è a 15 minuti, e ci arrivo abbastanza in fretta, è metà pomeriggio di un giorno feriale, quindi non devo neanche rallentare per il troppo traffico.

Entro nel negozio, e sospiro alzando gli occhi al cielo, conosco i reparti di telefonia, tablet, e delle piastre per capelli, ma il reparto accessori per il modem, è un mondo oscuro che non so dove si trovi.

Al bancone della Tim, chiedo informazioni, e per fortuna la ragazza, che stava uscendo dalla postazione, mi accompagna al reparto, e qui, la tragedia: ci sono 5 scelte diverse per lo stesso cavo, e la tizia mi spiega, che se io ho un modem, o router particolare, scegliere bene è importante.

Panico.

Chiamo Cri, che mi intima stizzito di fotografare i blister e di mandargli la foto su WhatsApp! Sì, Okay, peccato che abbia la memoria piena, e la fotocamera abbia smesso di funzionare in quell'istante, mentre cerco di decidere, cosa di meno vitale, cancellare, mi arriva una notifica, è Bj che è online, e mi cerca.

#AmoreBuio||Benji MascoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora