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Benji:

Cazzo che storia! Ho la testa che mi scoppia, dentro allo stomaco sta per eruttare il Vesuvio, ho la vista appannata e la testa gira, le luci sono sparate al massimo e mi friggono gli occhi...barcollo, la bionda che mi si sta strusciando addosso ride, io invece ho la faccia da pagliaccio a cui si è frizzato il sorriso inquietante.

Tra la folla riesco a raggiungere il Privè e mi butto su un divano ma il dolore non passa cazzo!

Eppure nella mente confusa ricordo solo tre shottini...non esagero mai se è un evento in discoteca, non mi va di essere spammato come bevuto idiota ...perché di solito non lo sono...allora perché sto così da schifo?

Cerco con lo sguardo la Giada la manager dell'evento e la trovo a farsi carezzare la coscia da un tizio coi labbroni...si ok è un tronista ma ho la mente troppo confusa per ricordarne il nome.

Cazzo quella lì non mi aiuterà. Devo cercare di non svenire sennò sono cazzi...riesco ad alzarmi la bionda di prima mi ha raggiunto "Benji che hai? Ci stavamo divertendo...ma sei fuori a mollarmi così?!".

Non la sento mentre a fatica mi alzo, la scosto con una manata mentre quella strilla: "Ehi dove vai?" e corro come posso verso la scritta Toilette...

Una volta dentro riesco a telefonare al servizio Taxi e mentre mi sciacquo il viso l'Iphone trilla per dirmi che è arrivato (sono in centro a Roma e sicuro il tassista era vicino).

Esco allucinato dal bagno e mi confondo tra la folla per trovare l'uscita, la bionda è sparita e ne sono contento.

La macchina bianca è una visione mi butto dentro e chiudo gli occhi, il dolore al ventre è lancinante e vedo doppio. Mi spavento.

"Mi porta al pronto soccorso? Quanto ci vuole?"

"Il Policlinico Umberto I, dieci minuti" Fa lui sicuro.

"Okay, faccia presto, mi sento male" gli rispondo.

l'uomo si sporge indietro e mi dà un sacchetto come quello che trovi nel retro del sedile sull'aereo.

"Ok, ma se serve fallo qui, intesi?" si preoccupa.

"Ok" rispondo e afferro il sacchetto. Ha ragione anche lui. Ha raccattato uno che barcolla fuori da una discoteca che mi aspetto?

 Ma aldilà di quello che pensano gli altri (e me ne frego adesso) non lo so se è solo questione di vomitare, sto di merda...tremo.

Non sono uno che va dal dottore, anzi la odio quella roba...e l'odore dell'ospedale, ma non sono neanche idiota e capisco quando è ora di salvarsi il culo, per cui chiudo gli occhi e spero in bene.

L'autista mi accompagna fin dentro il portico del Pronto soccorso, con questo buio è un posto spettrale, il palazzo è antico e delle lanterne enormi montate su colonne fanno baluginare una luce rossa che fa paura.

Vorrei essere ovunque ma non qui...

Pago la corsa mentre l'uomo mi sorregge per accompagnarmi dentro, ma sto per svenire mi cedono le gambe come se fossero di sabbia, allora quello inizia a urlare "Ehi! C'è un ragazzo svenuto, aiuto!" poi non sento più niente.

Mi risveglio in un letto, e non ho idea di quanto sia passato, potrebbero essere ore oppure giorni, e mia madre ci sta accanto, ma la sua faccia è tutta un programma...merda!


Spazio Autore:

Continuate a seguire perché da qui succederanno davvero casini...

Grazie a tutte per i voti e i commenti <3







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