PROLOGO

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"Lydia svegliati."








POV LYDIA.

Apro gli occhi piano, come se avessi paura di compiere quest'azione; perchè è così: ho paura.

Il primo pensiero va al dolore lancinante che provo ovunque non appena tento di alzarmi.

Il secondo va alla vuota distesa gelida e bianca su cui mi trovo e che mi circonda.

Neve e boscaglia è tutto ciò che vedo. Non un suono, non una parola, solo alberi e neve. Non so dove sono, non ricordo come io ci sia arrivata qui.


Guardo in alto e il cielo sembra sbiadito, senza colore, non capisco se sia notte o giorno. Ma dove sono? Mi sollevo facendo pressione sul gomito così da vedere meglio.

Il nulla.

Poi un dettaglio terrificante mi stravolge completamente: le mie gambe scoperte a causa della gonna giacciono sulla neve e così anche le mie braccia, eppure io non sento freddo. In realtà, non sento assolutamente nulla. Mi alzo spaventata e mi guardo intorno, solo allora mi accorgo che le mie orecchie fischiano leggermente.

La paura mi pervade.

"Aiuto!"urlo con tutto il fiato che ho. "Scott! Stiles!" le prime persone che mi vengono in mente sono loro. "Qualcuno mi aiuti! C'è qualcuno?" le emozioni sono troppe e scoppio a piangere. Sono sola e nessuno verrà ad aiutarmi. "Vi prego...Stiles! Scott! Malia!!"ma nessuna risposta. Dovevo uscire da sola da quel posto.

Era un bosco, quindi prima o poi avrei dovuto imbattermi in un sentiero o in una strada, dovevo solo capire in che direzione andare e poi...


"Lydia, perchè sei qui?"


Quella voce mi gela il sangue nelle vene non appena giunge alle mie orecchie. Non può essere, eppure è uguale. Proviene da dietro di me e per un attimo penso di scappare, ma so che sarebbe una brutta idea,finirei per perdermi ancora di più. Quindi mi giro molto lentamente con il suono di quelle parole ancora nella mia testa.

Ed è lui. E' li, davanti a me, che mi guarda con sguardo accusatorio. Aiden.


"Aiden?" non è possibile, lui era morto davanti a me, cosa sta succedendo? "Aiden tu.." ma un rumore improvviso mi distrae dal finire la frase facendomi voltare. Sembravano dei passi eppure non c'era nessuno. Mi volto ancora una volta verso il mio ex ragazzo che credevo defunto, ma lui non c'è più. Cosa mi succede? Sto impazzendo? Dico a me stessa che è solo uno scherzo della mia mente, ma ogni minuto che passa ci credo sempre di meno. Lui era lì e mi guardava,sembrava deluso, triste e perfino arrabbiato. Smettila, Lydia. Trova un modo per uscire da qui.

Cominciò a camminare guardandomi intorno con la speranza di scorgere almeno un cenno di strada, ma nulla.

Magari è un sogno, magari sto dormendo ed è per questo che ho visto Aiden ed è anche per questo se non sento freddo pur essendo in mezzo al gelo più pungente. Sicuramente è un sogno. Devo solo svegliarmi.

"Lydia?" un voce dolce ed estremamente famigliare mi fa alzare lo sguardo. Il mio cuore si ferma e tutto comincia a girare. Questo è troppo. Davvero troppo. Il suo corpo è ricoperto da un vestito nero che le copre le ginocchia, i capelli color pece le ricadono sulle spalle e la pelle è così chiara da sembrare trasparente. Quando il suo sguardo incrocia il mio quasi non respiro.


Allison Argent, la mia migliore amica, morta un anno fa è qui davanti a me.


Inizio a piangere e le corro incontro per abbracciarla. Peccato sia solo un sogno, perchè lei sembra cosi vera, ma il pensiero di stringerla a me è forte e voglio godermi il momento. Apro le braccia, ma lei si scosta.

"Allison?"la tristezza è chiara nella mia voce.

"Lydia, perchè sei qui?" mi rimprovera esattamente come Aiden. Ma cosa c'è che non va nella mia testa?

"In realtà non lo so. E' solo un sogno." le sorrido.

"No, Lydia. Tu non capisci. Va via, non è il momento. Non dovresti essere qui. Vattene." Non appena pronuncia queste parole le mie orecchie cominciano a fischiare sempre di più fino a farmi percepire delle voci in lontananza. Queste ultime non sono chiare e mi sembrano solo delle grida strazianti senza senso. Decido di ignorarle.

"Allison, dove sono?" Chiedo spaventata.

"Torna indietro Lydia, fallo. Corri!" sembra agitata.

"Indietro dove?"le chiedo completamente confusa e terrorizzata.

"Da loro! Non li senti? Ti stanno chiamando, Lydia. Corri!" dice. Dentro di me sapevo che si riferiva ai lamenti che sentivo e questa cosa mi spaventava a morte.

"Lydia!Eccoti" Scott? Mi giro e lo trovo davanti a me. "Scott, per l'amor del cielo eccoti! C'è Allison, Scott. Lei è qui. Anche se questo è solo un sogno." Vedere Scott mi rende più sollevata e trasforma l'incubo che stavo vivendo in qualcosa di piacevole.

"Allison?Un sogno?" Chiede. "Lydia, ma che stai dicendo? Questo non è un sogno e non c'è Allison." dice con un sorriso per farmi sentire meglio.

Mi giro e in effetti Allison non c'è più.

"Ma lei era qui! Scott te lo giuro, lei era...ok forse sto impazzendo.Avrei giurato di averla vista." fisso il punto in cui prima c'era l'esile figura di Allison che mi parlava. Ho qualcosa che non va,probabilmente. Poi mi rendo conto dell'altra sua affermazione precedente e chiedo confusa: "Cosa vuol dire che non è un sogno?"E' chiaramente un sogno!

"No,non lo è. Dai, vieni Lydia. Ti riporto a casa..." mi porge la mano e io la prendo come una bambina spaventata. Quindi sono sveglia, ma se lo sono come mai non sento freddo?. Decido di stare zitta e di lasciare che lui mi porti a casa poichè sento la stanchezza invadere il mio corpo. Cominciamo a camminare sulla neve e le fischia nelle mie orecchie si dileguano sempre di più ad ogni passo che compio. Ma come faceva a sapere Scott che ero qui?

"Come facevi a sapere che ero qui?" do voce ai miei pensieri.

"Ho fiutato il tuo odore. Eravamo tutti preoccupati, soprattutto Stiles. E' stato lui a propormi di trovarti tramite il tuo odore." si guarda intorno mentre pronuncia le parole molto lentamente.

"Oh,è stato molto intelligente." Non so come o perchè, ma in questo momento sento di aver bisogno di Stiles. Sento di doverlo abbracciare. Non vedo l'ora di tornare a casa.

"Scott,come sono arrivata qui?" chiedo.

"Cammina più veloce, Lydia" dice strattonandomi. Ma che gli prende? "Scott,ti ho chiesto una cosa. Come.." mi interrompe. "E io ti ho detto di velocizzare il passo, banshee." Scott non mi chiamerebbe mai "banshee"...improvvisamente sento una mano stringermi lievemente il braccio e tirarmi verso di sé.

"Piccola Lydia, perchè sei qui? Non è il momento" la voce è di una donna.

Perchè tutti ripetono questa frase? Cosa sta succedendo? Chiamo Scott, ma lui non c'è più e sembra essersi dileguato nel nulla. Inizio a piangere per il nervoso, la paura, la stanchezza e la confusione.

Chiudo gli occhi e mi accascio per terra, non voglio guardare la donna in faccia. Ho troppa paura per farlo. "Lydia" dice la donna. "Va via da qui, non è la strada giusta. Torna indietro." mi dice dolcemente. Tengo gli occhi chiusi e comincio a pizzicarmi il braccio, se questo è un sogno dovrò pure svegliarmi prima o poi.

"Lydia,torna da loro." bisbiglia. Anche lei si riferisce alle voci come Allison? Ma perchè? Chi sono?

"Tornare da chi?!" urlo disperata.

"Da mio figlio." la sento sorridere non appena lo dice. A quelle parole apro gli occhi e la persona davanti a me è l'ultima che mi sarei mai aspettata di vedere.

Claudia Stilinski.

A quel punto le voci si fanno più forti di prima, le orecchie fischiano e mentre guardo la donna sorridermi, sento una di loro dire queste parole:


"Lydia, ti prego. Non lasciarmi! Apri gli occhi!"


E io li aprii.

MIND CONTROLDove le storie prendono vita. Scoprilo ora