COLD- Z.M. (1 Libro, Cold Trilogy-Italian Translation)

Capitolo 3- Non così Principe Azzurro.

Il tragitto fu tranquillo e silenzioso, non contando però le 20 mila chiamate che ricevette. Gesù. Doveva prendersi una pausa. La sua faccia era calma ma ancora illeggibile. I suoi occhi erano fissi sulla strada, finché non arrivammo al K2. Sebbene fossi in silenzio, la situazione era abbastanza imbarazzante. Ma parlai troppo presto, poiché  lui ruppe il silenzio.

"Ti spavento Victoria?" Chiese, facendomi ridestare dai miei pensieri. 

Si, mi spaventi. Portami al club e lasciami sola. Mi stavo ancora prendendo a schiaffi mentalmente per essere salita nella sua macchina.

"Re." Lo corressi a voce bassa. "Non chiamarmi Victoria." 

Scrollò le spalle e continuò a stare in silenzio, ma un freddo luccichio attraversò la sua faccia quando mi guardò, giunti finalmente a destinazione. Dopo quante momento, Zayn parcheggiò in un posto non molto lontano dal K2. Slacciai la cintura e cercai di aprire lo sportello, solo per scoprire che era ancora bloccato. Seriamente? Roteai gli occhi, lasciandomi sfuggire un gemito mentre lo sentivo ridere dietro di me. Gli lanciai un'occhiataccia quando lo guardai da sopra la mia spalle, ma lui non la vide, stava scendendo dalla macchina. 

Lo guardai attentamente mentre aggirava elegantemente la macchina, fino al mio sportello. Lo aprì e mi offrì la mano. Non volevo prenderla ma per evitare di cadere, la presi mentre mi aiutava ad uscire. Abbassai il vestito, sentendo le gambe troppo scoperte. Zayn chiuse lo sportello e prese la mia mano protettivamente mentre io cercavo di andare via. Sapeva già che volevo camminare il più lontano possibile da lui. Tirò la mia mano, trascinandomi alla lunga fila. Dio, perché continuava a toccarmi?

"Sei una ragazza molto disobbediente, vero?" Dannazione l'hai capito. Allora smettila di essere così maniaco del controllo.

La sua domanda rimase senza risposta, ma io non ero obbligata a rispondere, il mio sguardo parlava da solo. Mentre ci avvicinavamo all'edificio, mi fermai alla fine della fila, ricevendo uno sguardo perplesso da parte di Zayn. Questa era probabilmente la maggior espressione facciale che gli avevo mai visto fare. Ridacchiò.

"Cosa?" Domandai, Irritata dal suo modo di fissarmi.

"Non usare quel tono di voce con me." Mi avvertì con voce bassa e cauta. Trasalii. 

 Scosse la testa, le sue labbra si curvarono in un ghigno freddo e tirandomi fuori dalla fila, si diresse verso l'entrata.

"Zayn dobbiamo fare la fila!" Protestai mentre lui strinse la presa sulla mia mano. 

"Non discutere con me." Mi avvertì, continuando ancora a superare tutti. Qualcuno ci lanciava imprecazioni, mentre passavamo davanti a tutte quelle persone che probabilmente stavano aspettando da un bel pò. Alcune di loro erano un po' troppo giovani. Una ragazza catturò la mia attenzione: questa spalancò la bocca mentre trafisse Zayn con lo sguardo, come se lo conoscesse già.

Arrivammo all'entrata, davanti la quale stavano due grandi buttafuori. Uno con un tatuaggio al lato del collo, e l'altro pelato. Trattenni il respiro, pronta per qualsiasi protesta sarebbe uscita dalle loro bocche. Mi sentivo abbastanza sicura dietro Zayn, ma sebbene lui fosse incredibilmente intimidatorio, era sicuro come la morte che non avrebbe spaventato quei due. 

Zayn si schiarì la voce, così che loro potessero sentirlo sopra la musica. O cazzo Zayn. Uno di loro, quello con il tatuaggio sul collo, ci guardò, facendosi beffe dell'arrogante posizione di Zayn. Erano entrambi alti uguali ma la differenza di muscolatura era grande.

"Posso aiutarvi?" Sbuffò con voce profonda. "Fai la fila come tutti gli altri Principe Azzurro." 

Zayn tese la mascella mentre stringeva sempre più la presa sulla mia mano. Si girò verso l'altro buttafuori che stava guardando ad una ragazza. Dandole una semplice occhiata potevo dire che non era grande abbastanza da andare in giro a quest'ora.