•Stockholm Syndrome•

PROLOGO

"Hai stampato?" chiede Ed sottovoce
"Si, almeno 20 copie" continuo "basteranno 50'000$ per il capo?" trattengo il respiro
"Penso di sì, tu continua a stampare."
"Ma lui è uno dei soggetti più importanti con cui abbiamo trattato" mi escono con angoscia queste parole dalla bocca
"Lo so Gin, lo so.."

Finisco di parlare quando un mugolio esce dalla bocca bendata del biondino irlandese nella stanza accanto.

"Questo non va bene, si sta svegliando.
Vado a controllare" avviso Ed.

POV NIALL
Sento un fortissimo dolore alla testa, come se avessi dormito giorni e giorni, provo ad aprire gli occhi, ma c'è qualcosa che mi trattiene le palpebre. Le mie mani formicolano, i piedi anche, il respiro è quasi inesistente; provo a muovermi ma è come se la forza di gravità mi trattenesse al suolo.
Non ho forze.

Sento dei bisbigli e in parte il mio nome, in preda all'ansia provo a dire qualcosa, sbotto in un grido ma l'unico suono che mi esce è un gemito ovattato.

Improvvisamente un rumore di passi mi scuote dal torpore, vengo investito in un secondo da una inquietante massa d'aria, si avvicina sempre più, tremo.. Una nuvola di profumo mi avvolge; per un istante un ricordo mi assale, ma è solo un istante.

Questo pensiero si concretizza non appena sento il rumore inconfondibile di quelle pietre che sfregano tra di loro appese al suo collo,
e ora ne sono sicuro,
è lei...
Lei.
No,non può essere..
Cosa diamine sta succedendo?

•SPAZIO AUTRICE•

Spero che questa mia storia vi piaccia... Continuate a leggere per scoprire il seguito, fatemi sapere nei commenti!!
Un mega bacio💋