Capitolo 4

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Mi sveglio dieci minuti prima del suono della mia sveglia a causa del rumore provocato da mio fratello nella stanza accanto alla mia.

Ieri, dopo che Justin se ne è andato, ho guardato un film con Nick e mi sono addormentata subito dopo cena.

Mi alzo faticosamente dal letto, spengo la sveglia ancor prima di sentirla suonare e vado in bagno a sistemarmi.

Una volta essermi lavata, torno in camera per vestirmi con gli abiti che ho già scelto.

Nella mia scuola il comitato studentesco ha deciso di istituire una giornata ogni due mesi dedicata agli abiti stravaganti.
Il terzo mercoledì del mese scelto, tutti gli studenti devono indossare i vestiti più bizzarri che possiedono così si ha la possibilità di mettersi in ridicolo senza essere ufficialmente ridicolizzati.
Sì, è una grande sciocchezza, ma sinceramente mi piace vedere quanti abiti orribili esistano al mondo.
Ovviamente, io, non esagero con i dettagli imbarazzanti e strani, anche perchè ho una reputazione da sostenere e poi posso vestirmi come voglio tutti i giorni, tanto nessuno ha il coraggio di ridere di me.

Metto il vestito che ho scelto, un paio di stivaletti con il tacco e un coprispalle nero.
L'abito che indosso è viola e lilla, è stretto in vita ed ha le stesse caratteristiche di un corpetto, ha lo scollo a cuore e nella parte inferiore ha la gonna leggermente a palloncino che evidenzia le mie forme senza farmi risultare volgare.

Scendo al piano di sotto e mangio la macedonia che Rosy mi ha preparato.

-Oggi pranzi a casa?- Mi chiede la nostra domestica.
-Sì, mi potresti preparare i toast al prosciutto cotto che mi piacciono tanto?- Le domando con gli occhi da cucciolo.
Vado abbastanza d'accordo con Rosy, anche perchè lei era presente in ogni singolo momento della mia vita, anche in quelli in cui i miei genitori erano assenti o meglio, mio padre era assente.
-Ah! Va bene....-

La ringrazio lasciandole un bacio in guancia ed esco di casa anticipando Nick.
Mentre aspetto mio fratello, vedo passare un'auto che conosco abbastanza bene.
Dal finestrino del passeggero compare Justin che mi saluta con la mano e che mi fa l'occhiolino mostrando uno dei suoi sorrisi migliori.
Ricambio il saluto ed osservo la macchina scomparire sfrecciando sull'asfalto.

Finalmente mio fratello decide di dare segni di vita ed esce di casa, entrando subito in macchina.
Partiamo senza dirci una parola e riempiamo il vuoto creato dal silenzio, cantando tutte le canzoni che trasmettono alla radio.

Arriviamo davanti scuola ed io entro direttamente in classe, visto che siamo leggermente in ritardo.

-Scusi il ritardo professore...-
-Non si preoccupi signorina, ho appena iniziato la lezione..-

Mi siedo e sorrido vittoriosa verso Hope.
Uno dei vantaggi dell'essere popolari è proprio questo. Gli insegnanti non ti sgridano mai a meno che non succedano cose gravi, oppure non ti interrogano se dici che non hai studiato; come ho già detto: hanno paura della possibile reazione dei genitori.

-Allora, come stavo dicendo alla classe prima della breve interruzione, dovrete lavorare ad un progetto sulla letteratura di ogni paese europeo e questo lavoro andrà svolto a coppie.-

Lancio uno sguardo d'intesa verso la mia migliore amica che lo ricambia immediatamente unito ad un sorriso a trentadue denti.

-Ora vi dico le coppie che ho già formato...-

Ed ecco qui tutte le mie speranze di lavorare con Hope infrante.
Sbuffo e mi preparo a scoprire il mio possibile partner di progetto.

-Allora, Hope Huston lavorerà con Brandon Leen e l'argomento da presentare sarà Jacques Prevèrt, quindi la Francia..-

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