-Ehi Clary. Svegliati. Sono le 8:30.
Già così tardi? Ho dormito tantissimo.
Apro lentamente gli occhi e mi trovo davanti Allison che mi sorride. Ricambio il sorriso e vado in bagno a cambiarmi.
-Ally, puoi imprestarmi i tuoi trucchi?- urlo dal bagno.
Subito la porta si apre e sbuca Allison con un sorrisetto stampato in volto che non promette niente di buono.
Capendo dove vuole arrivare inizio a urlarle contro.
-No! Io non mi farò mai truccare da te. Esageri con fondotinta, mascara, eyleiner e tutte le altre cianfrusaglie che ti metti sulla faccia!
-Ma non ti truccherò da pagliaccio. Fammi provare. Se non ti convince ti strucchi.- mi supplica lei.
Sbuffando sonoramente, vado a sedermi sul letto.
-Dai, vediamo come mi dipingi la faccia!
Allison batte le mani e corre a prendere la borsetta dove tiene i suoi trucchi.
Dopo pochi minuti Allison si allontana da me e mi osserva soddisfatta.
-Vai a guardarti. Sei stupenda!
Mi spinge verso il bagno delicatamente e mi cinge le spalle con le sue mani.
-Vedi. Sei magnifica.- mi sussurra all'orecchio.
Devo ammettere che sono carina truccata leggermente. Fortunatamente Ally ha mantenuto la parola.
Non sembro una barbie.
-Perché mi hai chiesto i trucchi? Devi uscire con qualcuno?- mi chiede all'improvviso.
Non ho neanche il tempo di formulare una risposta decente che Allison parla ancora.
-Ieri dove sei stata quando sai scappata? Hai trovato un bel ragazzo e ti ha invitata a uscire. Ecco perché ti volevi truccare!
Riuscirà a stare zitta per minuto?
-Non ho incontrato nessun ragazzo,- mento. -e perché avrebbe dovuto inviarmi fuori?
-Perché sei carina, no?- risponde ovvia.
Sbuffo e ritorno in bagno per cambiarmi.
Un quarto d'ora dopo, uscendo dal bagno, trovo Christina che mi fissa arrabbiata.
-Come mai ieri sei tornata tardi?- mi chiede.
-Ho trovato Christian e mi sono fermata a parlare con lui. Abbiamo chiarito tutto, o quasi...
-Non farlo più, ok?
-Va bene.- le rispondo sbuffando.
Così scendiamo nella sala da pranzo.
Prendo un po' di latte, che riesco a bere tutto, con un biscotto.
Forse sono l'unica in questa casa che ci mette impegno nel mangiare, anche usando un quarto d'ora del suo tempo per mangiare un insulso biscotto.
Forse sono la sola che vuole uscire veramente da questo buco nero.
Ormai non so più cosa pensare.
Salendo in camera mi accorgo che mi è arrivato un messaggio.
Curiosa di chi può avermi scritto visto che non ho molti contatti fuori dal centro, apro il messaggio."Fatti trovare pronta davanti a casa tua per le nove. Avvisa le tue amiche che tornerai a casa verso sera. Nxx"
Involontariamente sorrido come un ebete.
Guardo l'ora sul telefono e mi accorgo che sono quasi le nove. Così corro in camera, prendo lo zaino e avviso Bonnie che tornerò per cena.
In tutta fretta chiedo a Christina il permesso. Lei ci pensa un po' ma alla fine accetta.
Appena esco dall'edificio trovo Niall appoggiato all'auto che mi aspetta. Mi avvicino a grandi passi a lui. Quando si accorge di me, Niall mi sorride e mi abbraccia baciandomi la fronte.
Arrossisco di colpo e per non farlo notare nascondo la testa sul suo petto.
Quando ci stacchiamo dall'abbraccio Niall mi apre la portiera e mi fa entrare nella macchina.
Dopo poco siamo già in viaggio verso chissà dove.
-Sei molto bella oggi.- mi dice Niall.
Non mi aspettavo che mi dicesse questo.
Sussurro un timido "Grazie" e poso lo sguardo sul suo viso.
Resto qualche minuto a fissare la sua bellezza, fino a quando mi faccia coraggio e gli domando dove siamo diretti.
-È una sorpresa.
Questa è l'unica frase che riesco a strappargli dalle labbra.
Così appoggio la testa sul finestrino e chiudo gli occhi cercando di rilassarmi.
Dopo mezz'ora circa sento una mano che mi accarezza il braccio. Così apro gli occhi e vedo Niall che mi sorride.
-Scendi dalla macchina che siamo arrivati.
Appena metto piede fuori dall'auto e mi guardo intorno rimando sorpresa dalla bellezza del posto.
Siamo in bosco e fa parecchio caldo.
-Dove siamo?- chiedo.
-In un bosco.
-L'ho avevo capito anche io. Ma non sono mai stata qui. Siamo sempre a Londra?
Niall intanto si è seduto ai piedi di un albero. Mi fa segno con la mano di sedermi accanto a lui.
Quando siamo entrambi all'ombra di quell'albero immenso Niall risponde alla mia domanda.
-Vengo qui quando voglio stare un po' in pace, visto che praticamente nessuno viene qui. Ma non è molto lontano da casa tua.
Casa tua.
-Niall, sai vero che quella non è casa mia?
-Certo. Ma non mi piace pensare che tu viva in un centro disturbi alimentari.
Passano pochi minuti di silenzio che mi sento fare una domanda a qui speravo non dover mai rispondere.
-Perché ti sei ridotta così?
Mi irrigidisco e inizio a sentire le lacrime che si accumulano dietro gli occhi.
-Un pò hai sentito anche ieri perché sono così. È colpa di Christian e della sua banda di deficienti. Hanno iniziato a prendermi in giro, a umiliarmi e anche a picchiarmi. Ho iniziato ad autolesionarmi.
"Sei grassa. Suicidati.". Ecco la frase che mi ha portato a essere così magra. Magra da far paura. Ma quando mi specchio mi vedo ancora obesa.
-E i tuoi genitori non hanno fatto mai niente? Tua mamma?
-Mia madre è morta.- rispondo iniziando a piangere.
Niall mi abbraccia e cerca di consolarmi.
-Sono una perdente. Non vincerò mai contro questa merda. Io ci provo ma resta tutto un sogno che non si realizzerà mai.- dico frai singhiozzi.
-Sai chi sono i vincitori?
-Sí, persone destinate a grandi cose. Persone che hanno la forza di andare avanti. Io non sono una vincitrice.
-No. Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso.- mi dice lui. -Quindi tu non smettere mai di credere che puoi uscire da "questa merda", come dici te.
Alzo lo sguardo e mi asciugo un po' gli occhi. Vaffanculo trucco.
-Grazie. Grazie mille.
-Di niente. E ricordati che se hai bisogno di qualcuno io ci sono. Basta che chiami.- risponde Niall regalandomi un bellissimo sorriso che io ricambio subito.
Il biondo mi fa sedere fra le sue gambe così che io possa appoggiare la testa sul suo petto.
Due possenti braccia mi circondano e mi fanno sentire a casa.
In questo momento sembriamo una coppia: lei in braccio a lui mentre gli ascolta il battito. Lui con la testa appoggiata sulla spalla di lei.
È una sensazione bellissima. Mi da tranquillità.
Passano i minuti e io e Niall siamo ancora abbracciati in silenzio. Quest'ultimo viene interrotto dal biondo.
-Sai, mi trovo molto bene con te.
Non rispondo. Fisso il vuoto, sorridendo.
-Vorrei sapere una cosa. Perché mi hai portata qui?
-Bhe, potrei aver pensato che condividere questa meraviglia con una persona speciale sarebbe stato bello.
-Una persona speciale? Niall ci conosciamo da due giorni.
-Lo so. Ma avendo conosciuto la tua storia mi sono affezionato a te e volendo vederti sorridere ti ho portata qui. Sei la prima persona che porto qua.
-Ne sono onorata.- rispondo ridacchiando.
All'improvviso Niall si alza e mi porge la mano per far alzare anche me.
-Mi puoi aiutare a "preparare la tavola"?- mi chiede mimando le virgolette.
-Hai portato da mangiare?- domando stupita.
-Certo. Volevi digiunare?
Guardo Niall leggermente arrabbiata.
Lui all'inizio non capisce perché lo guardo così, ma poi di scusa subito.
Ci avviamo verso la macchina per prendere le cose da mangiare.
Dopo aver finito di sistemare il cibo, ci sediamo e Niall inizia subito a mangiare.
Io tentenno un po' ma, dopo essere stata fulminata con uno sguardo da Niall, inizio anche io a mangiare.
Decido di mangiare un tramezzino.
Mezz'ora. Ci ho messo mezz'ora per finire quel fottutissimo tramezzino. Questa cosa non è normale.
Niall intanto ha finito metà del cibo che aveva portato.
Mi viene voglia di abbuffarmi a guardare il ragazzo di fronte a me che mangia.
Ma se mangio troppo poi ingrasso e Christian mi prende in giro.
No. Basta, non mangio più.
Bevo un po' d'acqua per cercare di non vomitare il pranzo.
Quando anche Niall ha finito di mangiare, ci andiamo a sedere sotto l'albero di prima.
Si sta così bene all'ombra di quella pianta.
-Vuoi che ti porto a fare un giro per il bosco?- mi domanda Niall.
-Mi piacerebbe molto!- esclamo sognante. Ho sempre adorato posti sperduti come questi.
Prima di incamminarci nel cuore del bosco, sistemiamo dentro la macchina il cibo rimasto.
Fa molto caldo ma fortunatamente siamo in un bosco e c'é abbastanza ombra grazie agli alberi.
Dopo aver camminato circa mezz'ora intravedo un fiumiciattolo.
Senza pensare, corro verso il corso d'acqua e mi ci specchio dentro.
Niall mi raggiunge poco dopo, appoggiandomi una mano sulla schiena.
-Possiamo fare il bagno?- chiedo ansiosa come una bambina.
Lui ride per la mia ingenuità beccandosi così un occhiataccia da parte mia.
-Non hai vestiti di ricambio e neppure io. Se vuoi possiamo immergere solo i piedi.
Sentite le parole del biondo, mi tolgo velocemente le scarpe e immergo i piedi nell'acqua.
È abbastanza fresca. Mi tiro leggermente su le maniche della felpa per bagnarmi i polsi.
Inaspettatamente Niall mi prende le braccia e inizia a baciare uno ad uno i tagli.
Arrossisco violentemente per il gesto.
-Perché?- gli chiedo dopo un po'.
-Mi andava...- risponde vago.
Passano pochi secondi che finisce la frase.
-E mi sembrava una cosa molto bella da fare.
-Oh.- dico soltanto.
Dopo questa conversazione imbarazzante, restiamo con i piedi in acqua a parlare del più e del meno.
Verso le 16:40 Niall mi riporta a "casa mia".
Casa mia.
Niall ha voluto che io non pronunciassi il nome del centro. Come mi ha spiegato, non sopporta che io non viva con mio padre.
-Grazie per la splendida giornata.- dico guardando timidamente gli occhi di Niall.
-Non c'è di ché!
Prima di entrare in macchine mi bacia dolcemente la guancia, forse restando a contatto con me per troppo tempo, visto che puntualmente sono arrossita.
-A domani.- mi sussurra all'orecchio.
Io non rispondo, mi limito a sorridergli.
Guardo Niall salire in macchina e partire.-Anche io mi trovo bene con te.
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Don't leave me
Random"Un vincitore é semplicemente un sognatore che non si é mai arreso." mi disse lui.