prova a chiedere

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Chiunque avesse conosciuto Rose, avrebbe visto in lei la chiara impronta dei genitori. La madre era evidente nei tratti ed il padre nella spigliatezza dei rapporti, ma dove entrambi si mescolavano era nella dedizione che la ragazza impiegava nel fare lavori manuali di ogni sorta. Era una ragazza leale oltre ogni limite, dolce, amichevole e non competitiva. Una perfetta tassorosso insomma.

A chiedere ai suoi due migliori amici, la risposta sarebbe stata folle, maschiaccia, protettiva, svagata e fantasiosa.

Sia Susan che Justin avrebbero detto che era una ragazza adorabile e bellissima, ma in fondo i genitori sono tenuti a dire queste cose dei propri figli.

La sua vicina di banco avrebbe detto solo che chiederle gli appunti era totalmente impossibile, tanto non si capiva nulla.

Gli insegnanti avrebbero detto di lei che non era eccellente, ma nemmeno un fallimento completo, attenta e abbastanza solerte. Normale insomma.

La sua stanza, se solo avesse potuto parlare, avrebbe implorato pietà a causa di tutti i progetti realizzati dalla ragazza e dai due Scamandro che svolazzavano in giro.

La sua bacchetta sarebbe stata gelosa degli attrezzi babbani di cui la ragazza tanto faceva uso.

Il cappello parlante avrebbe palesato la sua indecisione se smistarla nei Tassi (cosa che aveva fatto) o nei Corvi, dei quali era perfettamente all'altezza.

Luna avrebbe detto che finalmente i figli avevano messo la testa a posto a farsi una amica del genere.

Molti avrebbero potuto dire tante cose, ma alla fine nessuno disse nulla perché in fondo Rose Finch-Fletchley era tutto questo contemporaneamente e lo sapeva.

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