Padma e Parvati avevano avuto una infanzia magica piuttosto allegra e spensierata, sebbene tutt'altro che tranquilla.
Una cosa che facevano ogni giovedì pomeriggio era di andare in un piccolo parco giochi babbano. Lo avevano scelto perché in fondo ci andava solo un bambino dall'aria triste e leggermente malconcia che non parlava mai a nessuno. Tutte le volte i genitori raccomandavano loro di non utilizzare la magia e le bambine erano sempre state molto attente. Forse non proprio sempre sempre in effetti.
Un giorno Parvati stava andando sull'altalena a tutta velocità, quando perse la presa e si ritrovò senza sostegno con aria spaventata. Padma si disinteressò completamente delle raccomandazioni dei genitori e tentò di lanciare un incantesimo per frenare la caduta della gemella. Contemporaneamente il bambino si era lanciato verso Parvati con aria decisa, pronto a prenderla: era solo un bambino, ma era pur sempre un piccolo cavaliere!
L'incantesimo colse lui invece che lei, potenziandone il salto e permettendogli di raggiungere la bambina in volo, ma a quel punto l'incanto si ruppe ed i due bambini si ritrovarono a cadere insieme, con lui che faceva da scudo a lei.
L'impatto fu doloroso, molto doloroso in effetti, ma ne uscirono entrambi essenzialmente senza danni. Quando furono tutti e tre in piedi, si guardarono e una risata spezzò la tensione che si era creata.
In quel momento si resero conto che non sapevano nemmeno come si chiamavano e che, forse, il bambino avrebbe voluto qualche spiegazione.
"Ciao io sono Padma! Lei è mia sorella Parvati" iniziò Padma allegra, nonostante lo spavento preso.
"Come ha detto mia sorella io sono Parvati. Grazie. Immagino che vorrai delle spiegazioni, giusto? Ecco..." arrossì leggermente l'altra piccola, incartandosi nelle parole: che fare? Raccontare tutto al piccolo babbano oppure no? Andare contro ogni raccomandazione? Sarebbe stato giusto? Però in fondo era solo grazie a lui che non si era fatta poi tanto male.
"Frena frena frena! Non mi devi nessuna spiegazione. Sono curioso, ma non impiccione! Si vede che non ne puoi parlare." La interruppe il bambino, con espressione seria, troppo adulta e vagamente indignata.
"Beh... allora... ecco... noi..." ricominciò a parlare Padma.
"Quindi come ti chiami?" Parvati si accorse che il bambino non aveva ancora risposto a quella domanda.
"Io... sono Harry!"
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Concorso Di Scrittura Harry Potter
FanfictionÈ il primo concorso di scrittura al quale partecipo Snily lettera da Severus ad Albus LuciusxAndromeda La generazione successiva