Charlie point of view:Mi sentivo come se avessi un macigno sul petto di parole non dette. Ero incazzata con tutti o forse con nessuno. Fatto sta che non lo sapevo nemmeno io, l'unica certezza che avevo e che mi sentivo sola,vuota e incompleta non avevo voglia di fare niente, ero distesa per terra, era così freddo. Il buio mi avvolgeva completamente avrei voluto vivere per sempre nel buio lontano dai pregiudizi, lontana dagli occhi indiscreti, ma soprattutto lontana da tutti e tutto. La poca luce che filtrava dalla finestra mi colpiva leggermente il volto non avevo nemmeno le forze di alzarmi. Mi sentivo strana non ho mai capito bene che tipo di persona fossi realmente finché non toccai veramente il fondo, ero un misto di disastri e delusioni per tutti non facevo altro che commettere errori su errori, ho sempre voluto assistere al mio funerale per vedere chi si sarebbe presentato, o a chi sarei mancata probabilmente a nessuno. Generalmente non sono una che alza la voce o prende una posizione preferisco starmene per conto mio, o forse anche per non essere giudicata dagli altri. Ho sempre finto di disinteressarmi a ciò che gli altri pensassero di me ma questo mi ha solo portato all'autodistruzione.
Sono un misto di emozioni, sinceramente non sapevo nemmeno io cosa volevo, un giorno ero felice e sentivo che avrei potuto spaccare il mondo e un altro mi sentivo come se non contassi niente per nessuno magari era vero, anche se cercavo in tutti i modi di convincermi del contrario ma a chi volevo darla a bere, ero persino un peso per la mia "famiglia" sempre se si poteva definire tale, strano vero? La famiglia dovrebbe essere unita e felice, sempre pronta a sostenersi l'un l'altro nei momenti di tristezza o di gioia e invece la mia era tutt'altro che una una famiglia felice e contenta, mio padre non c'era mai, le uniche volte in cui era presente le trascorreva con Austin dimenticandosi di me, solo quando gli passava per l'anticamera del cervello si ricordava che esistevo e per non avermi sulla coscienza mi chiedeva come stavo, ma tanto sapevo che non gli importava veramente, mi bastava guardare il suo sguardo,non era lo stesso modo in cui guardava Austin.
Si perché era totalmente preso dal suo figlio prediletto insomma chi non lo sarebbe avendo Austin come figlio?! Ovvio perché lui era quello più bravo,quello più intelligente, il più bello, quello che è sempre stato più bravo in tutti gli sport, lui era anche quello che aveva persino ottenuto una borsa di studio per il college per il prossimo anno, ed è sempre stato il ragazzo più popolare della scuola, il ragazzo che quando passa per i corridoi non passa mai inosservato per via dei suoi occhi azzurri, di un freddo intenso e dei suoi capelli biondo cenere del suo bel fisico o dei suoi 1.88 di statura persino nell'aspetto fisico era migliore di me. Come biasimare mio padre dovrebbe essere orgoglioso di avere un figlio così no? Chi non lo sarebbe?! Io invece? Beh io ero totalmente l'opposto.
Sentì il cellulare vibrare e mi riportò fuori dai miei pensieri oscuri che non facevano altro che consumarmi dentro,
sbloccati lo schermo era mio "padre" strano pensai parli del diavolo è spuntato le corna, lui non mi considerava mai figuriamoci chiamarmi probabilmente lo aveva fatto per chiedere di Austin. Risposi con un semplice
"Ciao"
"Charlie come stai?" Come se gli interessasse realmente di me.
"Tutto ok"
" Mi spiace essermi perso il vostro primo giorno di scuola, ma sai il lavoro non mi permette di stare molto a casa con voi. Come se fosse l'unica cosa che si fosse perso nella mia vita.
" E tutto ok, fa niente"
"Comunque come vi trovate nella nuova casa, Vi piace? Lo so è molto grande,ma ho pensato che una casa con tutto nuovo vi avrebbe aiuto a cambiare aria,
"Sisi è molto bella, grazie"
"Senti io devo andare salutami Austin,ci sentiamo"
Non mi diede neanche il tempo di rispondere che riattaccò subito. Spensi il telefono tornando a stendermi di nuovo sul freddo pavimento..
Chi vedeva la mia vita da fuori poteva pensare che la mia fosse una vita favolosa! Insomma sono una ragazza ricca ho una casa favolosa con piscina e tutti i comfort possibili avevo addirittura un cinema in casa! Bello vero? Ma a me non interessava tutto questo, l'unica cosa che volevo era una famiglia unita, felice, un padre presente, un fratello premuroso, forse chiedevo troppo.
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Should I've Kissed You
Roman pour AdolescentsLei Clarissa Charlie Morgan Una ragazza di 16 anni, con un passato difficile riuscirà a dimenticare e a voltare pagina? Lui Mark Jonson 18 anni il solito ragazzo popolare della scuola nonché il più stronzo e menefreghista riuscirà a cambiare ? Cos...