"La vendetta di Hanzo"

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Castello di Suri, Isola di Okinawa, a Sud del Giappone.

La neve cadeva leggera e fragile sul campo di battaglia. Hattori Hanzo camminava tra le montagne di cadaveri logoro di sangue dalla punta dei piedi fino ai capelli, con la fedele Katana chiamata Eidorian, che in giapponese significa l'Umile, appesa al fianco, quando si senti chiamare dall'amico Osaka.

"Hattori Hanzo-kun"Hanzo si sorprese della confidenza del termine usato dal suo vassallo, ma considerando che quel giorno si erano salvati la vita almeno una decina di volte a vicenda, era un lusso che poteva permettersi.

"Dimmi fedele Osaka"

"La battaglia è vinta, i ribelli sono stati sconfitti, il traditore Makoto è stato catturato. Quel putiferio infernale di battaglia è finita." Esultò Osaka.

"Non ancora-dichiarò Hanzo-Finché Makoto non sarà morto, la battaglia continua"

E rivolgendosi a due ashigaru, gli comandò di portare il traditore al suo cospetto.

Quando il traditore fu portato ai suoi piedi, Hanzo passò subito alla sentenza :lo condannò alla pratica dell'Hara-Kiri.

Makoto prese parola"Sapevi che ti avrei tradito, eppure non hai mai fatto nulla per fermarmi, perché?".

Hanzo replicò"Il bushido ci impone di essere sempre leali, se tu l'avessi rispettato, mi avresti affrontato in un duello leale, Katana contro Katana. Il saluto Rei ha un significato di rispetto e tu l'hai profanato."

Makoto protestò"Ho diritto a un processo!!"

La risposta di Hanzo non si fece attendere e arrivò come un calcio nello stomaco:"Come tu hai processato mio fratello?!"L'accusa era piena di rabbia e rancore.

Tu non meriti tale privilegio. Inginocchiati!!!"

Makoto non rispose, prese il pugnale e diede inizio al rituale. Osaka chiese lui stesso di eseguire la sentenza, usando la stessa spada di Hanzo.

"Siete troppo emozionato per colpire con un taglio netto. Inoltre dev'essere un amico del condannato a eseguire la sentenza e io voglio risparmiarvi tale disonore"

Hanzo tentennò, ma acconsentì alla richiesta dell'amico

Osaka pronunciò la sentenza con solennità:"Io Osaka figlio di Hiro, comandante dell'esercito di Shuri, nonché servitore fedele di Hattori Hanzo ti condanno a morte. Quando ritieni di essere pronto potrai dare inizio alla tua condanna. Che gli Dei abbiano pietà della tua anima".

Non appena Makoto si tagliò il ventre, Osaka vibrò un colpo per mozzare la testa di Makoto che rimase appesa per un lembo sottile di carne, per evitare il disonore completo al nemico, oltre al raccapricciante spettacolo di una testa che rotola.

"Uno dei miei tagli migliori"Commentò sarcastico il boia pulendo la lama.

"Un antico proverbio dice se cerchi vendetta, scava due fosse" citò Hanzo, osservando la precisione del taglio della lama

Osaka sorrise beffardo:"Due fosse, certo:una per lui e una per i suoi uomini ma la tua dovrà aspettare."

Hanzo sorrise a sua volta:" Hai ragione amico mio. Andiamo a bere Sakè caldo sotto la mia tenda, domani torneremo a Suri, perchè la vera battaglia sarà riportare l'ordine nell'Isola dello Shogun."

La vendetta di HanzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora