"L'Addio Di O-Ren"

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"O-Re-":Osaka stava quasi piangendo dalla felicità.

"Trattieni la tua felicità, amico mio"Disse O-Ren piangendo.

"Perché?"Domando Osaka stupito.
O-Ren tacque.

"Perché?"Insistette il Samurai

Ancora nessuna risposta

"O-ren! Rispondimi !"Osaka stava per uscire fuori di sé dalla rabbia.

Solo a quel punto la ragazza trovò il coraggio di parlare:"Mio padre-esordì, tra una lacrima e l'altra-ha acconsentito alla richiesta di nozze del signore di un'isola minore delle Ryukyu. Me ne vado..."

A quelle parole Osaka si sentì morire. Sentiva un grande dolore allo stomaco, come se il suo spirito volesse uscire dal corpo ma fosse trattenuto dalle carni. O-Ren cercava di consolarlo ma nulla valsero le sue parole. Il Samurai era in preda al fuoco del dolore, che continuava a bruciare dentro di lui.  Osaka uscì dal castello brandendo una pensante scure e raggiunse il parco dei ciliegi. Una volta entrato si diresse verso il ciliegio che accudiva lui e O-Ren nei caldi pomeriggi estivi.  Cominciò a colpire con rabbia e foga il tronco fino a quando il vegetale non cadde fragorosamente nella neve, sotto lo sguardo incredulo dell'intera guarnigione e della servitù del castello.

"Mio signore-intervenne un servo-un dispaccio per voi"

Osaka si voltò e domandò con voce seccata"Di chi?"

"Dello Shogun Togugawa. Vi aspetta a Edo per l'indagine sull'omicidio di Hanzo."Rispose il servo.

"Bene:; invia un messaggio allo Shogun: partiremo appena possibile. Il tempo di caricare provviste  e uomini. Vai" 

"Subito, mio signore" Il servo si ritirò.

Edo, Giappone, un mese dopo.

"Edo magnifica città" Esclamò Hiroito, il giovane capitano al servizio di Osaka, osservando la moltitudine di gente che camminava nelle strade cittadine. D'altronde lui era sempre stato chiuso nel Castello Shuri e non aveva mai visto il mondo al di fuori dell'isola di Okinawa. 

Osaka sorrise:"Edo è una città unica in sé. E' una città unica nel suo genere, un centro per i commerci e per gli affari." Era la prima volta in un mese che Hiroito lo vedeva sorridere. Dopo che O-Ren se n'era andata, Osaka s'era chiuso in sé stesso e passava le sue giornate all'interno del Dojo con la sola compagnia della sua spada. Ora di fronte allo stupore di quel ragazzo di fronte alla maestosità di Edo.

La città era ricca di commercianti di ogni parte dell'estremo Oriente:Cina, Corea, Indocina:tutti nella città giapponese peer eccellenza, sulla quale si stagliava il Palazzo dello Shogun: un'edificio che con la sua grandiosità  sembrava sminuire l''intera città.

Osaka e Hiroito entrarono con passo deciso. Trovarono lo Shogun con il generale Kichiro e il Daymo Mototada.

"Osaka, amico mio, da quanto tempo-La voce di Tokugawa era simile più a un latrato che a una voce umana- Benvenuto nella mia casa."

"Domo Arigato Gozaimasu, Togugawa-San"Rispose cortesemente Osaka. 

"Immagino che siate qui per discutere della morte di Hanzo" Disse Tokugawa  

"E' così" Assenti il Samurai.

"Il valoroso generale Kichiro e il nobile Mototada sono qua per chiarire su questo intricato mistero. Però prima vorrei offrire un po di sollievo a voi stanchi amici e farvi godere dell'ospitalità di Edo.-Sentenziò lo Shogun- Servi portateli al bagno e indicategli i loro alloggi.

"Domo Arigato" Risposero i due amici in un inchino.    


La vendetta di HanzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora