Capitolo 5

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Leggete lo spazio autrice, grazie e buona lettura :*





-Avanti.- Sospirai.

Vidi un Cody barcollante con gli occhi lucidi entrare nella mia stanza ed uno stato di confusione mi sovrastò interamente. Che diamine ci faceva lì e come c'era arrivato?

-Come diavolo sei entrato? - Chiesi urlando, sperando che i ragazzi dal piano di sotto mi sentissero. Non volevo stare sola con quel.. coso.

-Hey calmati dolcezza, comunque sono entrato dalla porta sul retro.- Farfugliò sicuramente sotto l'effetto di alcool o qualche sostanza stupefacente.

-Vattene via da qui.- Sputai. La sua espressione cambiò in un colpo facendomi rabbrividire dalla freddezza del suo sguardo.

Cody avanzò lentamente verso di me con occhi iniettati di rabbia e la puzza dell'alcool si sentiva ad ogni passo che faceva.

-Coraggio Amber, ci divertiremo.- Disse a due centimetri dalla mia faccia. Non riuscivo a muovermi ed i miei sensi erano invasi da quell'odore nauseante di alcool. Senza capire bene cosa stesse esattamente succedendo Cody si lanciò a capofitto sulle mie labbra facendomi cadere all'indietro sul letto, io lanciai un urlo sperando davvero che i ragazzi mi sentissero dimenandomi nel frattempo dalla presa di Cody che mi teneva ferma sotto di lui. Sentivo le sue labbra sul mio collo prepotenti leccando e succhiando. Mi faceva davvero schifo e, vulnerabile quanto ero, cominciai a piangere. Ero coperta da una sola maglietta che copriva il mio corpo fino a metà coscia e mi ricordai di questo solo quando sentii la sua mano gelida intrufolarsi nella mia maglietta stringendo e graffiando i miei fianchi.

Ero nel panico e non sapevo davvero cosa fare se non spingerlo e cercare di liberarmi da quella morsa.

Fu quando sentii la sua mano sbottonare la sua cintura che la paura e l'orrore s'impossessarono del mio corpo.

-Ti prego Cody, t-ti prego non farlo.- Singhiozzai rabbrividendo all'udire della sua risata macabra. Mise la mano sulle mie mutandine facendomi sobbalzare. In quel momento l'uica cosa che riuscii a fare fu urlare, urlare come non avevo mai fatto, chiedevo disperatamente aiuto.

HARRY'S POV

-Harry!- Sentimmo gridare Amber dal piano superiore. Quel grido mi fece raggelare ed accapponare la pelle portandomi ad alzarmi di scatto e salire correndo al piano superiore.

Cercai di aprire la porta che era stata chiusa a chiave udendo le grida di Amber che chiedevano in mio aiuto con voce spezzata dal pianto. Ciò che mi diede la spinta per buttare giù la porta fu l'ultimo grido disperato da parte della ragazza che si trovava in camera con non so chi. Non sapevo cosa stesse succedendo dietro quella porta, magari era solo un ragno e voleva che lo mandassi via, ma non avrebbe chiamato me per un ragno. Qualcosa l'aveva spinta a chiamare il mio nome e qualcosa spingeva me ad accorrere alla sua richiesta così disperata. Sentì i passi dei ragazzi sulle scale chiedendo il loro aiuto per aprire la porta. Con un'unica spinta buttammo giù la porta e la scena che mi si presentò davanti mi fece gelare il sangue bloccandomi il cuore.

Che cazzo stava facendo?!

Non ci pensai due volte e più infuriato di una belva a cui viene strappato via il cibo mi avventai su quel lurido figlio di puttana. Lo tirai per le spalle facendolo cadere per terra e ritrovandomi la sua faccia con un ghigno divertito. Divertito?! Cosa c'era di divertente?! Dio.. non rispondevo delle mie azioni, cominciai a sferrare pugni sul suo faccino di merda fin quando non sentii più le mie mani, sentivo tutti suoi ovattati, riuscivo a vedere solo la faccia insanguinata di Cody. Mi fermai solo quando sentii Amber implorarmi di smetterla, mi ero completamente dimenticato della sua presenza preso quant'ero dall'ira. Mi alzai scacciando un Cody ancora per poco cosciente fuori da quella casa. Maledetto figlio di puttana.

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