''Cold, running through my body
Nothing ever felt so right
I could get lost, you're all that I want
I need you here, by my side
You're running through my body
I feel it inside my bones
Don't know what's happenin'
You got me trippin', I don't wanna be alone
Tonight, you're out of sight Oh
So where you at, where you at? Yeah. ''Finalmente Josh aveva avuto il coraggio di riaprire quella scatola, dopo quasi due anni. La soffitta di casa sua era piena di vecchie cianfrusaglie, polvere a strati sul pavimento e vecchi scatoloni rimasti sigillati dall'ultimo trasloco, risalente a qualche mese prima. Sentiva i polmoni riempirsi di polvere ad ogni respiro, facendolo tossicchiare. Intanto la luce proveniente dalla piccola finestrella sulla destra sfiorava i suoi capelli rossi, che avrebbero davvero avuto bisogno di una nuova tinta. Quel colore stava ormai sbiadendo, ma Josh si rifiutava di cambiarlo. A lui era sempre piaciuto molto.
Quasi tremando, afferrò quello scatolone nero, coperto di scritte e disegni fatti tanto tempo prima da Tyler. Con una mano, andò a scostare la polvere spessa dal coperchio. Qualche altro colpo di tosse lo fece sobbalzare. Alzando il coperchio, riapriva anche una ferita non del tutto rimarginata. Faceva tutto troppo male per essere vero, come sempre. In quella scatola c'erano loro, le loro serate insieme, le loro parole biascicate per l'alcol. C'era Tyler, in quella maledetta scatola.
Le sue mani iniziarono a vagare tra le fotografie e i vari ricordi, le felpe e i pacchetti di sigarette non ancora terminati, gli accendini e i fogli volanti contenenti parole immortali. Tutto quel silenzio lo stava prendendo a schiaffi. Voleva solo sentire la sua voce un'ultima volta, ma quando quella macchina si era scontrata con la loro, Tyler non stava parlando. Non gli aveva detto quanto lo amasse nemmeno in punto di morte. Erano anni che si malediceva per non essere morto con lui. Erano anni che malediceva i medici per averlo salvato e non essere riusciti a riportare indietro Tyler.
''I kissed the scars on his skin
I still think you're beautiful
And I don't ever wanna lose my best friend.
I screamed out, "God, you vulture,
Bring him back or take me with him."Josh estrasse una vecchia felpa rossa da quello scatolone, andando a stringerla al petto con tutta la forza che aveva, come se il fantasma del suo migliore amico vivesse ancora in quel profumo ormai sfumato. Affondò il viso nella stoffa di quell'indumento, sperando di trovarvi lo stesso odore di due anni prima: sigarette e acqua di colonia molto scadente. Molti non lo avrebbero nemmeno considerato un profumo, ma per Josh era uno dei pochi appigli veri che gli rimanevano.
Quell'odore lo trascinò indietro di qualche anno, quando ancora erano degli stupidi liceali senza un sogno da inseguire. Si ricordava benissimo quante cazzate facessero a quell'epoca, quanto si divertissero nel creare scompiglio ovunque andassero. Erano quei classici amici che tutti definiscono ''inseparabili''. Josh e Ty, Ty e Josh. Erano una cosa sola, nessuno osava metterlo in dubbio. Ogni sera una festa diversa, sempre con l'obbiettivo di far notare la loro presenza, la loro immensa voglia di vivere la vita al massimo, la loro voglia di correre incontro ai rischi.
Avventure pazzesche di cui tutti parlavano, loro erano i protagonisti delle leggende nei corridoi della loro scuola, anche se per loro, quelle che per altri erano imprese gloriose, erano solo quotidianità. Fare gare con i carrelli nel parcheggio di un supermercato alle quattro del mattino, buttarsi in una piscina per bambini riempita di birra, correre mezzi nudi per l'autostrada che passava vicino al loro quartiere... Era tutto normale, per loro due. Erano adrenalina, sfrontatezza, coraggio. Come tutti gli adolescenti, si sentivano immortali ed invincibili.
La cosa più bella per loro, però, era godersi la gioia dei loro successi sdraiati sul tetto della casa di Tyler, guardando l'alba sorgere davanti ai loro occhi stanchi. Anche quella sera di tanti anni fa, si trovavano su quel tetto malandato, le cui tegole erano ormai briciole di quelle originarie. Alcune erano diventate posacenere, altre sostenevano le loro teste come cuscini. Tyler si era portato l'ennesima bottiglia di birra alle labbra, ridendo di se stesso e di quanto sembrasse sobrio anche dopo così tanto alcol. Josh lo guardava, mentre creava un anello di fumo con le labbra, per impressionare l'amico. Era così difficile sorprendersi a vicenda, quando passavano tutto il loro tempo a stupire gli altri attorno a loro.
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Good Old Days ~ Joshler
Short Story[ One Shot - AU ] Una scatola piena di ricordi gli farà rivivere ciò che il destino gli ha brutalmente strappato. « Friend, please don't take your life away from me. »