Capitolo 2

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Sono girata a guardare tutto quel cibo quando la canzone cambia di scatto. Siamo passati in un secondo dal metal ad un lento. Certo che chi mette la musica poteva cambiare canzone con un po' più di tatto. Mentre penso a quello sento due mani sui miei fianchi. Mi giro e vedo Riker.

RIKER:"Va tutto bene?" mi chiede come se fosse una giornata come le altre

IO:"Insomma" rispondo mentre guardo le sue mani. Quel gesto significa che mi crede?

RIKER:"Posso chiederti una cosa?"

IO:"Sì"

RIKER:"Tu hai distrutto la nostra relazione, mi hai fatto sentire uno schifo e mi hai fatto stare malissimo solo per salvare la mia carriera?"

Ora mi sento veramente male. Detta così sembra una cosa più brutta che bella

IO:"Sì" rispondo timidamente

RIKER:"Quindi ci tieni a me?"

IO:"Certo che ci...."

RIKER:"Grazie"

Alzo lo sguardo e vedo quel sorriso che mi fa sempre stare bene.

IO:"Quindi...Quindi tu mi credi? Cioè, non pensi che sia veramente complice di Savannah"

RIKER:"È ovvio che ti credo. Io mi fido di te"

IO:"Grazie"

È così bello sentirlo dire, sapere che almeno lui mi conosce

IO:"E gli altri?"

RIKER:"Anche loro. Sono un po' in dubbio Ross e mio padre, ma non preoccuparti"

È ovvio che Ross non mi creda ciecamente dato che sa che sono una loro fan e Mark, beh, lui vuole solo proteggere i suoi figli. Ora l'ultima domanda che mi frulla nella testa è: a che punto siamo io e Riker?

RIKER:"Vuoi ballare?"

Forse sto per avere la risposta

IO:"Ma non ho mai ballato un lento"

RIKER:"È facile. Vieni"

Mi trascina sulla pista da ballo. Le sue mani sono ancora al posto di prima e, dall'esperienza che ho acquisito grazie alla televisione, sapevo che devo mettere le mie attorno al suo collo e così faccio. Lui inizia a muoversi piano mentre io seguo i suoi movimenti. È davvero piacevole, ma anche un po' imbarazzante dato che ci sono tantissime persone nella stanza e molte di queste stanno guardando uno degli ospiti principali della serata e quindi anche me. Io non sono fatta per stare al centro dell'attenzione. Per me è un trauma anche il "Tanti auguri" cantato al mio compleanno. E poi, quella canzone ha una fine?! Sono passati come minimo cinque minuti, senza contare il tempo della nostra chiacchierata.

RIKER:"Rydel ha fatto un bel lavoro" dice d'un tratto

IO:"Perché?"

RIKER:"Le avevo detto di scegliere la canzone lenta più lunga che c'era e guarda da quanto siamo qui"

Cosa?! Ma, allora.... Intanto la musica sta finalmente per finire e Riker mi guarda dritta negli occhi.

RIKER:"Stai per trovare il tuo secondo ragazzo" mi dice mentre io capisco troppo bene a cosa si riferisce.

Riker si avvicina e, poco prima che le nostre labbra si tocchino, si ferma un istante.

RIKER:"Per te non è più la prima volta" mi sussurra

Lovin' You Ain't EasyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora