La sua espressione non cambia, ma vedi che è sollevato dalla tua risposta. Ti afferra il braccio e ti trascina verso un corridoio che non hai mai visto prima. È buio, l'aria è satura di umidità e delle piccole gocce d'acqua ti cadono sui capelli e sul vestito.
Mentre scendi le scale scivoli un paio di volte, ma Vaati ti afferra sempre, impedendoti di cadere dagli scalini sprovvisti di ringhiera.
Ogni volta che senti le sue mani su di te però, anche solo per un istante, arrossisci violentemente. Ma perché? Prima provavo solo rabbia e irritazione, adesso invece è solo imbarazzante. Improvvisamente arrivi di fronte ad una porta di legno, e ti fermi di scatto. Vaati con un cenno ti invoglia ad aprirla, e tu la spalanchi, lasciando che la luce del sole tocchi la tua pelle, che si era molto impallidire negli ultimi anni. Esci, facendo accarezzare le tue caviglie scoperte dai leggeri fili d'erba primaverili. Ti volti verso di lui, aspettando che ti segua, ma rimane immobile sulla porta, per poi distogliere lo sguardo e voltarsi nuovamente verso le scale, senza degnarti nemmeno di un' occhiata. Ma a te non va bene, te dovevi andartene lui sarebbe venuto con te. Gli afferri il mantello viola, impedendogli di salire le scale. Vaati si gira verso di te, ma ora i suoi occhi sono arrabbiati. Sei quasi tentata di lasciarlo andare, ma poi ti fai coraggio e saldi ancora di più la presa sulla stoffa
-Perché?
Solo una parola esce dalle labbra pallide e sottili di lui, ma ciò che ti lascia paralizzata è il tono con la quale è stata pronunciata. Sembra davvero arrabbiato, come quelle volte che ti minacciava o ti rinchiudeva per giorni nella tua stanza. Ma questo non è il momento di inutili ricordi, devi convincerlo a venire con te.
-ti uccideranno se torni lì dentro, devi venire
-Cosa ti importa di me? Mi hai sempre odiato, e ora fai tanto la preoccupata...a che gioco stai giocando?
Quelle parole, inaspettatamente, tu feriscono, facendoti allentare la presa sulla sua mantella.
Lui approfitta di quell'attimo di distrazione e dà uno strattone alla stoffa, che ti scivola tra le dita. Si volta con uno scatto improvviso e si allontana su per le scale. Vorresti chiamarlo, vorresti impedirgli di andarsene per sempre, ma rimani immobile, shoccata dalla sua reazione. Non aveva mai fatto così. E quasi arrivato in cima alle scale quando riesci a trovare la voce:-Aspetta!
In un primo momento il mago dei venti ti ignora, ma dopo si ferma, e senza voltarsi ti chiede:
-Che vuoi?
-Per favore, ascoltami - dici, avvicinandosi alla base delle scale - non tornare lì dentro, ti uccideranno! Sei forte, ma non puoi nulla contro un esercito intero. Perché non vieni?
Una risata rieccheggiò contro le pareti sudicie di quel luogo, così lucida e cristallina, ma allo stesso tempo insana e folle.
-Non capisci proprio niente eh? Dovevo immaginarlo, anche tu sei come tutti gli altri. Credevo che dopo questi sette lunghi anni avresti cominciato a capirmi - una pausa, durante la quale lui si volta verso di te ed allarga le braccia - che idiota sono stato, la maledizione non si fermerà solo perché ci sei tu- abbassa le braccia e comincia a scendere le ripide scale, fino ad arrivare di fronte a te - quindi ora vattene, prima che cambi idea e ti faccia uccidere.
Sei ormai a pochi centimetri dal suo viso, ma riesci a tener testa al suo sguardo, fissandolo negli occhi scarlatti. Rimani in silenzio per quelli che sembrano secoli, fino a quando non ti decidi a parlare.
-Tu...non lo faresti.
-Oh certo che lo farei. Tu, ragazzina, hai solo peggiorato la mia situazione. Considerati fortunata che non ti ho ancora uccisa.
LO dice con una rabbia ed un rancore tale che fai un passo indietro, senza smuovere lo sguardo dal viso perfetto del quale conosci tanto bene i lineamenti.
-Vattene - dice, scostando lo sguardo dai tuoi occhi, per poi tornare verso le scale consunte - loro ti accoglieranno, e tu vivrai felice e contenta, insieme ai buoni.
Sputa quell' ultima parola come se fosse il peggior insulto mai pronunciato. Detto questo comincia a salire le scale, in un turbinio di viola. Rimani a fissarlo, consapevole che quella sarebbe stata l'ultima volta l'ultima volta che l'avresti visto.
-Ti uccideranno...
Ripeti, con un bisbiglio appena udibile in quel luogo. Ormai Vaati ha raggiunto la porta che da sul corridoio del castello, ma si blocca anche lui. Sussurra qualcosa, che però tu non riesci a comprendere. IL rumore della porta metallica che sbatte è l'ultimo suono che riesci ad udire del mago dei venti.
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FINE!
No...scherzavo.
Questa sarebbe la fine, ma prometto di fare un mini capitolo su ciò che succede dopo.
Vi ringrazio per aver letto
CIAO!
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... x Reader
FanfictionBuongiorno, HyruleGuardian...al vostro servizio. E questa volta per davvero. In questa storia potrete chiedermi di scrivere per voi una storia x reader su un personaggio a vostra scelta che rientri nei fandom di: Creepypasta The Legend of Zelda At...