Logan's Pov
«Ma io così mi annoio» disse Carlos sbuffando quando eravamo tutti ancora fuori il corridoio.
«E cosa vorresti fare?» gli chiese Kendall.
«Perché non facciamo una bella partita di basket?» suggerì Layla.
Tutti noi ci girammo a guardarla stupiti con un'espressione tipo "Sei seria?"
«Che c'è?» disse lei con un'espressione interrogativa.
«Tesoro, noi siamo uomini e tu una ragazza. Non sia mai che una palla da basket possa colpire il tuo bel visino e rovinarlo» disse James squadrandola.
Stavo per scoppiare, ma poi le risposi.
«Layla, James ha ragione, potresti farti male» dissi io.
«Tesoro, ma tu vuoi che ti faccia il culo ora o più tardi?» disse lei.
Dio, quanto mi faceva impazzire.
Mentre si alzò un "Uuuh" collettivo, io le sorrisi e lei fece lo stesso.
«D'accordo "Principessa Guerriera", accetto la tua sfida» dissi io senza smettere di sorridere.
«Fammi vedere quanto vali Capitano» disse lei con un'aria di sfida e allo stesso così intrigante ed eccitante.
«Le cose qui si fanno interessanti» disse James mentre gli altri due annuirono.
«Quando, dove e come vuoi Baby» la guardai negli occhi.
«Ora, in palestra, io e te, uno contro uno. Ci stai?» disse lei.
Avrei potuto saltarle addosso in quel momento.
«Ci sto» dissi io deciso.
Ci recammo in palestra, i ragazzi andarono a sedersi e io e Layla rimanemmo al centro della palestra.
«Allora tesoro, in che ruolo sei abituata a giocare?» le chiesi io con un tono di sfida.
«Tutti. Sono brava in tutti i ruoli, tesoro» mi rispose lei con lo stesso tono.
«E allora che aspettiamo?» presi una palla da basket.
Lei mi guardò e si tolse la felpa che aveva indosso, rimanendo così in canotta.
Rimasi a fissarla, sbalordito dalle sue meravigliose curve che tanto si ostinava a nascondere.
«Henderson? Oh, ci sei?» mi passó una mano davanti agli occhi. Ero proprio rimasto ipnotizzato.
«Eh? Sì, scusami baby, ma già stavo immaginando la mia vittoria» mi ricomposi.
«E allora continua ad immaginare, perché è solo lì che vincerai» prese la palla dalle mie mani e iniziò a palleggiare.
Wow! Era davvero brava.
«Devo ammettere che sei brava» dissi io.
«Sarei potuta diventare un capitano, Capitano» mi sorrise, ma in quel sorriso c'era una scia di sfida che si confondeva con la dolcezza, era così fottutamente bello.
«Ehi Logan, noi andiamo in classe, sto cazzone si è ricordato solo ora che abbiamo il compito di anatomia» urló Kendall riferendosi a James.
«Scusa ma che differenza fa?» controbatté lui.
«Che differenza fa? Non sappiamo un cazzo! Ora andiamo in classe, prendiamo gli appunti da qualche secchione e ci facciamo i bigliettini, ma ti devo insegnare proprio tutto!» si alzarono tutti e tre.
«Ciao ragazzi» ci salutó Carlos uscendo con gli altri due che continuavano a litigare.
«Come mai tu non devi fare quel compito?» disse Layla facendo un tiro e segnando.
«Quello è un compito di recupero, io sono un mito in anatomia, conosco il corpo umano molto bene, soprattutto quello delle ragazze» feci un sorriso malizioso.
Lei mi guardò senza dire nulla.
«Comunque bel tiro» le dissi io prendendole la palla dalle mani. Palleggiai, tirai e segnai.
«Anche il tuo» rispose lei.
Eravamo in una situazione di pareggio.
«Senti, "Principessa Guerriera", mi sono stancato, vado negli spogliatoi» dissi io andando verso gli spogliatoi maschili.
«Okay» rispose lei continuando a palleggiare.
Entrai negli spogliatoi, mi tolsi la maglia, andai davanti ad un lavandino e mi sciacquai la faccia, ma poi sentii il rumore della porta spalancarsi.
«Ma davvero gli spogliatoi femminili sono chiusi?!» chiese Layla entrando.
Io mi voltai verso di lei.
«Ouh» disse lei prima guardandomi e poi spostando lo sguardo altrove.
«Cosa?» mi appoggiai ad un muro fissandola.
«Nulla.» stava iniziando ad arrossire e io ad impazzire.
«Cosa devi fare negli spogliatoi?» le chiesi io senza toglierle gli occhi di dosso.
«Oh, sai com'è, una negli spogliatoi va per perderci tempo» mi rispose lei senza sapere dove posare lo sguardo.
Prima risi leggermente e poi le risposi ancora «Dai seria, cosa devi fare?»
«Devo levarmi sto schifo da dosso» disse lei indicandosi. Era tutta sudata, stavo per scoppiare.
«Fai pure, vado a prenderti una mia maglia dagli armadietti, ma sappi che poi la rivoglio» dissi io incamminandomi verso il mio armadietto che si trovava di fronte alle docce.
Quando feci ritorno, vidi Layla di spalle senza maglia mentre si lavava il viso. Rimasi a fissarla. Lei si voltò e sobbalzò. «Dio mio, Logan!» disse lei portandosi una mano sul petto.
Io prima risi divertito e poi le risposi
«Sai, l'effetto "bagnata" ti dona» le sorrisi maliziosamente e poi mi avvicinai a lei.
Mi guardava indietreggiando fino a ritrovarsi con le spalle al muro.
Le accarezzai il viso «Sei bellissima» le sussurrai.
Lei abbassò lo sguardo «Non è vero» rispose.
Le alzai il mento con due dita fino a far incontrare i nostri sguardi «Hai ragione, non sei bellissima, sei stupenda. Sei la cosa più bella che i miei occhi abbiano mai visto, la cosa più dolce che le mie labbra abbiano mai toccato, e la tua voce è la cosa più soave che i miei sensi abbiano mai percepito» mi avvicinai di più a lei.
Sorridendo, mi mise le mani dietro la nuca, successivamente annulai la distanza che separava le nostre labbra.
Dopo un po', iniziai a movimentare il bacio aggiungendoci la lingua, poi la afferrai da sotto il sedere e la sollevai. Con una mano la sorreggevo e con l'altra le accarezzavo la schiena, avrei voluto che quel momento non fosse mai finito, ma mio malgrado, suonò la campanella che annunciava la fine dell'intervallo.
Ci staccammo e io la guardai negli occhi, in seguito la feci scendere.
"Cazzone, non l'hai nemmeno chiesto se potevi baciarla in quel modo" pensai.
«Layla, ecco...non volevo...mi dispiace» le dissi.
«A me no» mi rispose lei sorridendo. Mi diede un bacio a stampo, prese la maglia che avevo tra le mani e uscendo dallo spogliatoio, la indossó.
Io rimasi lì, a guardarla di spalle, era così dannatamente bella.
STAI LEGGENDO
My Bad Boy ||LH||
Fanfiction"Profumava di prigionia e di libertà allo stesso tempo. Non stare con lei mi rendeva prigioniero di un sogno, stare con lei mi rendeva libero da un incubo. Lei, era l'essenza del proibito"