One Piece || Cuore di Ghiaccio

Prologo

10 anni prima...

Era una notte tranquilla, la luna splendeva alta nel cielo e migliaia di stelle illuminavano Dressrosa, come piccole torce che vegliavano sulle case dei cittadini. Anche a palazzo sembrava che tutto fosse tranquillo, ma questa falsa tranquillità era solo una maschera per nascondere l'imminente tragedia che si sarebbe abbattuta sull'isola della passione. Ma tutti i cittadini, erano ignari di ciò che stava per accadere. Nessuno avrebbe voluto che la propria isola, che la propria vita monotona e serena andasse in frantumi. Una bambina come tutti gli altri ma particolare, riposava tra le braccia dei genitori. Dopo una giornata piena d'allegria passata a giocare ed aiutare la mamma con la spesa, la bambina si era addormentata come un sasso appallottolata come un ghiro. Ma fu subito svegliata dai genitori stessi, che trafficacano nei cassetti della stanza con un'espressione felice ed orgogliosa in volto. La piccola, nonostante il sonno cercò di alzarsi e chiedere che stesse succedendo.

-Mamma...papà...che cosa state facendo?- chiese con la voce leggermente impastata dal sonno.

-Oh, tesoro! Scusaci se ti abbiamo svegliata, ma sai...Re Riku ha bisogno del nostro aiuto! Ti va di aiutare?- la voce della madre si era addolcita ancora di più nel vedere la figlia scendere dal letto e guardarla con i suoi occhioni azzurri spalancati.

-Posso davvero aiutarlo? E come?- chiese più emozionata che mai. La piccola ha sempre avuto una bontà infinita, aiutava chiunque potesse ed aveva una curiosità ed una voglia di imparare che superava qualunque altro bambino. L'idea di poter aiutare il Re di Dressrosa, l'emozionava a tal punto di svegliarla completamente dal sonno.

-Ma...come posso aiutarlo?- chiese nuovamente fermandosi un attimo.

-Re Riku ha bisogno di un po di denaro. È sempre stato un buon Re, generoso e gentile con tutti i cittadini! È ora di ricambiare il favore!- disse il padre apparendo sulla soglia della porta con un sacchetto pieno di monete.

-Fuori ci sono i soldati del Re, vai a darglieli!- la incoraggiò la madre indicando il sacchetto.

Gli occhi azzurri della bambina brillarono ancora di più a con un sorriso a trentadue denti, acchiappò il sacchetto e corse fuori dalla loro casa a consegnarli ai soldati. Appena li vide indaffarati a raccogliere tutto il denaro necessario, corse nella loro direzione.

-Mi scusi! Questi sono da parte mia e dei miei genitori! Li dia a Re Riku!- affermò la piccola.

Il soldato intenerito dal carattere dolce e gentile della piccola, lo accettò ringraziandola e accarezzandole la testolina. Ma la bambina in realtà non sapeva che tutto questo era solo una copertura di Doflamingo. Infatti, quel che è successo dopo non sconvolse solo la vita della piccola, ma tutte quelle dei cittadini dell'isola...

***

La bambina correva ormai stremata alla ricerca di un posto sicuro. Le lacrime agli occhi non hanno mai smesso di cadere e la speranza di sopravvivere stava pian piano scivolando via dalla sua mente. Le urla dei suoi genitori rimbombano incessantemente nella testa della piccola, ricordando il loro volto addolorato per la separazione. Poco dopo che i soldati se ne erano andati, è scoppiato l'inferno. Fiamme ovunque e urla incessanti susseguivano in tutta l'isola. I soldati del regno attaccavano senza motivo persone innocenti e la cosa peggiore fu quella di vedere la figura distinta di Re Riku, scagliarsi contro il suo popolo. La sua spada era impregnata di sangue ma sul suo volto sgorgavano lacrime. È questo non passò inosservato alla bambina, lei fu l'unica a vederlo. I suoi genitori cercavano di proteggere la piccola ma anche loro, come molti altri, non sono riusciti a salvarsi.

La bambina, cadde nuovamente a terra esausta, singhiozzando. Le parole di sua madre prima di lasciarla, non l'avrebbero mai dimenticata...

-T-tesoro...mettiti in salvo!...-

-No! Mamma!!! T-ti prego n-non lasciarmi!!-

-Amore mio...p-promettimi che...continuerai a vivere..nonostante tutto!-

-S-si mamma! T-te lo prometto! Ma vieni con me ti prego!!! N-non...-

-S-sia io...che il tuo papà...t-ti vogliamo bene...Alys...-