CAPITOLO 18

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Il ragazzo, dopo aver rivolto un'ultima occhiataccia ai coniugi, andò a cercare la sorella, ma con scarsi risultati.
Dopo mezz'ora di ricerca e chiamate senza risposta, Lorenzo la vide. Vide il corpo esile della sorellina sdraiato sull'asfalto, una macchina pericolosamente vicino a lei, mentre un gruppo di persone si stava radunando attorno alla triste scena, mormorando di un incidente stradale.
Lorenzo era come rimasto pietrificato a qualche metro di distanza dalla ragazza, non riuscendo ad elaborare ciò che stava vedendo. Ma improvvisamente, come se una scossa elettrica gli avesse pervaso il corpo, si risvegliò dal suo stato di trans:
-Domitilla!- urlò con tutto il fiato che aveva in gola. Un grido straziante, un grido di dolore.

***

-Domitila... svegliati... ti prego- continuava a sussurrarle all'orecchio.
Il corpo della ragazza era adagiato su un letto d'ospedale.
Era il terzo giorno che si trovava lì.
Tre giorni di coma per Domitilla.
Tre giorni di disperazione per Lorenzo.

I giorni passavano, tramutandosi in settimane e in mesi, ma la ragazza non si svegliava.
Intanto Lorenzo aveva comunicato la notizia ai genitori con freddezza, facendoli sentire ancora più in colpa di quanto fossero già.
Lo Youtuber non faceva neanche più i video, sembrava sparito dalla faccia della terra. Le uniche persone che potevano ancora confermare la sua esistenza erano i medici e le infermiere, che ogni giorno lo vedevano nella stanza della sorella, sempre sulla stessa poltrona, sempre nella stessa posizione, sempre con lo stesso barlume di speranza negli occhi.

Brothers ✧ Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora