Terzo capitolo:
...Stavo per andarmene quando Genn mi ferma nuovamente e mi dice: «Oggi pomeriggio ci vediamo al campo di Somma, ci sarà una partita di calcio. Se vuoi vieni» Io annuisco. Passano altre due ore ed arriva il momento di prendere il pullman per tornare a casa. Stavo salendo i gradini dell'autobus quando noto Alex e Luisa che mano per la mano camminano.Non riuscivo nemmeno a spiegarmi il perché ma mi salì al cervello una certa gelosia. Ripensavo intanto all'invito di Genn che al fin dei conti era un buon modo per fare delle nuove amicizie.Misi le cuffie alle orecchie e, almeno per qualche istante rimasi senza pensieri per la testa. Mia madre a casa mi fece le solite domande ed io, a tutte risposi con un semplice NIENTE. Non avevo voglia di parlare. Le dissi solo che avrebbe dovuto portarmi a Somma. Poco dopo presi una sacca (anch'essa azzurra)e la mamma mi accompagnò nel campetto. La salutai e iniziai a cercare con lo sguardo uno dei miei "nuovi amici".Su un gradone notai Genn che mi faceva segno con le braccia. Dopo essermi seduta accanto a lui mi disse:« Pronta per vedere Alex giocare?» Momento di panico. Lui continua:« Sarà fantastico per lui vederti alla partita» Intanto arriva Chiara che si siede accanto a me. Stavolta dissi io:« Vi conoscete?» Entrambi scossero la testa.«Genn lei è Chiara, Chiara lui è Genn» Rimasero in imbarazzo. In quel momento sembravo io la forte della situazione.Ridevo. Proposi di bere qualcosa così andai al bar per comprare della coca-cola. I due rimasero soli.La partita stava per iniziare e dopo aver dato una sistemata ai capelli tornai al mio posto.Chiara e Genn non c'erano più.Decisi di andarli a cercare dopo il primo tempo. Entrano in campo i calciatori del paese accolti da qualche battito di mani. Ci fu, ad un certo punto uno scambio di sguardi tra gli occhi di Alex e i miei. Divenni nuovamente rossa e girai il capo verso un'altra direzione.Stavano vincendo. Il fischietto dell'arbitro suona e intenta a cercare quei due iniziai a correre. Non conoscevo troppo bene il luogo quindi evitai di andare troppo lontana e tornai alla partita. Non me ne ero accorta ma era finito anche il secondo tempo e ...