La coscienza abbandona il mio corpo,
fino ad ora non me ne ero mai accorto.
La volontà vola libera in cielo,
il cadavere va verso il cimitero
in un mausoleo di finzione e di lacrime
per ricordare qualcosa di orribile.
Quell'agonia di una vita sofferta
come la carne squarciata dal ferro.
E brucia dentro il suono di quella voce
e non va via quel suo viso truce,
mi accompagna e non mi abbandona
in questa lurida vita da mostro.
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Scritti di un uomo già morto
PoetryA distanza di oltre 5 anni il mostro si è risvegliato. Lui si nutre del mio dolore e mi corrode. Sono un uomo già morto, un redivivo, mi chiedo ancora perché mi trascino in quest'esistenza priva di reali piaceri. Chiedimi se sono felice, non ti risp...