CAPITOLO 2#
NICHOLE POV'S
E' finalmente arrivata l'ultima ora di lezione. Questo primo giorno è stato pessimo: i professori non si sono fermati un attimo dal parlare e la testa sta per scoppiarmi. Arrivo nell'aula di biologia in anticipo e visto che la stanza è completamente deserta, ho la possibilità di scegliere qualsiasi posto io voglia. Decido di sedermi in quarta fila, ho sempre amato il banco sotto la finestra, perché mentre gli altri sono costretti ad annoiarsi con le parole degli insegnanti io posso osservare gli alberi e tutto il verde che circonda questa scuola. Non mi è mai piaciuto vivere nella natura, ma osservare paesaggi così, è davvero rilassante. Mi perdo in quei colori e nei miei pensieri, tanto da non accorgermi dell'arrivo degli altri studenti. Ad un tratto scorgo con la coda dell'occhio, la sedia affianco alla mia spostarsi, a causa di due grandi mani che non posso non riconoscere.
- Hei - mi dice mentre si siede.
- Hei - non so proprio cosa rispondere, non ha detto nulla da quando sono tornata e ho paura che a lui non abbia fatto molto piacere rivedermi.
- Allora...abbiamo questa lezione in comune - lo conosco abbastanza da accorgermi che è nervoso e non sa cosa dire, mi chiedo solo perché voglia aprire una conversazione con me.
- A quanto pare, si - non voglio rendergli le cose facili. Prima che me ne andassi mi ha baciata, poi mi ha ignorata ed ora fa come se non fosse successo niente. Harry è sempre stato il mio grande dilemma, non credo che riuscirò mai a capirlo, anzi, credo che nessuno ci riuscirà mai.
- Posso chiederti una cosa? - dopo questa domanda, un leggero nervosismo mi assale.
- Va bene, ma non spaventarmi - sorride, e le sue fossette sono troppo contagiose, così lo seguo a ruota. Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo prima che lui decida di parlare.
- Perché, insomma, perché hai abbracciato tutti prima, tranne me? - tutto mi sarei aspettata tranne questo. Davvero vuole saperlo?! E' rimasto pietrificato quando mi ha vista e se lo avessi toccato, probabilmente, sarebbe caduto a terra. E poi che faccia tosta! Sono andata via a causa sua ed ora pretende che il nostro rapporto sia migliore di quanto lo fosse prima che partissi.
Non faccio in tempo a dargli una risposta che la professoressa entra in classe.
- Buongiorno ragazzi. Come sono andate le vostre vacanze? - solo allora mi accorgo che tutti gli alunni presenti in quella classe guardano verso di noi. Non so se per ammirare Harry o per essere sicuri di avermi vista sul serio qui.
- Voglio una risposta - mi sussurra Harry all'orecchio e devo allontanarmi di qualche centimetro per poter ricominciare a respirare. Per non creare casini già il primo giorno decido di staccare un pezzettino di carta, ci scrivo sopra: 'non credevo ti importasse il motivo per cui non ti ho abbracciato. E comunque non l'ho fatto soltanto perché non credevo ti facesse piacere...' e glielo passo. Lui lo legge e alle ultime parole la sua fronte diventa corrucciata, mi guarda per un po', poi piega la testa per rispondere...
'Certo che mi importa, non ci crederai ma mi sei mancata più di quanto sperassi' quando leggo quelle parole la mia mente va in tilt. Oh andiamo, sono stata via un anno proprio per dimenticarti ed ora torno e scopro che non è cambiato niente?! Non è possibile. Non potevi essere almeno brutto, Harry?!
Senza rispondergli chiedo al professore di andare in bagno e quando acconsente, scatto fuori dall'aula come una furia. Arrivo in bagno e mi rinfresco il viso con dell'acqua, quando mi guardo allo specchio però, per poco non mi viene un infarto.
- Non sei cambiato di una virgola allora, quante volte ti ho detto di non arrivarmi alle spalle in questo modo?! - domando retorica mentre mantengo una mano sul petto.
- Nemmeno tu sei cambiata di una virgola, arrossisci ancora quando mi avvicino - il suo solito sorrisetto sghembo si fa strada sul suo viso facendo nascere quelle fossette che adoro.
- Sei nel bagno delle femmine Harry, qualcuno potrebbe pensare che non sei così maschio come sembri - gli sorrido soddisfatta, la sua virilità è sempre stata uno dei suoi punti deboli.
Mi si avvicina in meno di un secondo tanto che il suo naso sfiora il mio e i suoi capelli mi solleticano la fronte, si abbassa fino ad essere alla mia altezza e mi sussurra nell'orecchio con quella maledettissima voce roca: - se vuoi posso darti una dimostrazione di quanto io sia maschio, ma devo avvertirti, dopo mi staresti avvinghiata come una cozza. -
- Non sei il mio tipo Styles, fattene una ragione - risposi, ma lui deve essersi accorto della pelle d' oca sulle mie braccia, delle mie guance arrossate e del fatto che se non ci fosse lui a sostenermi con le mani sui miei fianchi, sarei già caduta a terra, perchè sorride nuovamente e si avvicina il più possibile. Non riesco a far a meno di osservare incantata le sue labbra mentre mi parla
- scommettiamo che lo sono, invece? - detto ciò mi guarda un'ultima volta, prima di spingermi contro la parete del bagno e attaccare le sue labbra alle mie.
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''I hate you,with love'' ♡ H.S.
RomanceErano un continuo litigare. Un continuo tenersi testa. Si scannavano senza risparmiarsi mai. Si distruggevano a vicenda, ma si amavano, si amavano tanto. Erano strani, si, a vederli sembravano pazzi. Di pazzia ne avevano tanta infatti, così tanta d...