Capitolo VI

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Le mie ricerche non andavano nel verso giusto. Non sapevo il nome del ragazzo e ogni nome che mi veniva in mente sembrava troppo banale per lui.

Se perdo la scommessa dovrò andare a cena con lui e stare una settimana con lui.
A pensarci bene non sarebbe così tanto male, ha un certo fascino...ma non posso essere sconfitta così.
Decido di distrarmi un po' sperando che mi si accenda la lampadina.
Prendo il mio computer e lo metto nelle mie gambe e inizio a guardare i social. Ovviamente non mancavano i soliti stati della mia ex Migliore amica e del mio ex ragazzo. Certo è assurdo come due persone siano state capaci di mentire per tre anni consecutivi e la cosa sinceramente mi agghiaccia un po', avranno un ottimo futuro da attori. Pensandoci bene forse era destino che andasse così e pian piano che passano i giorni realizzo sempre di più. In  fondo nuova città, nuova vita almeno ci si spera.

Passo una mezz'oretta piena sul computer per poi spegnerlo e metterlo nel letto. Mi stiracchio appena e inizio a grattarmi la nuca guardandomi intorno per sapere cosa fare. Certo dovrei sistemare la mia stanza un giorno, ma il giorno non sarà questo.
Mi alzo dal mio amato letto e inizio a prepararmi. Oggi non avevo molta voglia di truccarmi dato che poi mi toccava struccarmi,si sono una scansafatiche.
Prendo solo le chiavi di casa e il mio telefono dove nella cover c'erano un po' di soldi.
Esco di casa e inizio a camminare guardandomi intorno e pensandoci bene questo posto non era male. Durante la mia camminata mi incamminò all'interno di un bosco. Dopo un po' intravedo una casetta. Ero incerta se era abbandonata o meno. Aveva solo delle assi di legno sulle finestre. La casetta  era di fronte a un laghetto e c'era solo qualche albero. Non so perché ma quel paesaggio e quella vista mi piaceva molto . Noto che aveva la porta aperta quindi decido di entrarci. Alcune asse di legno non erano messe nei migliori dei modi quindi la luce del sole entrava in quei fori illuminando per quel poco la stanza.
Mi guardo attorno e noto che c'erano dei mobili di legno un po' rovinati.
In quella casetta c'era un divanetto un po' rovinato e un tavolo con Delle sedie. Tolgo un asta da  una finestra in modo che entrasse più luce e guardo fuori notando il laghetto e il sole riflettersi su esso.
Prendo la sedia e la poso vicino alla finestra. Mi siedo su essa e inizio a fissare quel paesaggio forse per troppo tempo infatti non mi accorgo di che ore si fanno. Piano piano inizia a farsi buio e ora la luna di rifletteva sul lago.
All'improvviso mi vibra la gamba. Mi stava arrivando una chiamata è subito dopo controllo la chiamata ,era mio padre è decido di rispondere.
Passo 5 minuti al telefono dato la breve sgridata di mio padre per via del l'ora . Esco da quella casetta a malincuore ,quel posto mi dava un senso di pace e mi aiutava soprattutto a non pensare a tutto ciò.
Forse ci ritornerò.

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Ok non pubblico da tipo un anno...oggi ho preso in considerazione di continuarla in fondo si finisce sempre ciò che si comincia .
Spero con tutto il cuore che qualcuno abbia ancora la mia storia nella raccolta o che almeno qualcuno la legga.
Spero vivamente che questo capitolo vi piaccia e vi chiedo scusa per i miei errori...so di non essere dei migliori però spero davvero che tutto ciò vi piaccia!
Beh che dire buona lettura e sperate che non abbia un blocco dello "scrittore" un altro anno! 😂

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 27, 2018 ⏰

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