Aurora imboccò di corsa il vialetto che portava alla strada.
Era già in ritardo di cinque minuti per l'appuntamento con Rebe. La sua casa si trovava a un paio di isolati da là,ma questa volta non doveva nemmeno fare tutta la strada...si erano messe d'accordo di trovarsi più o meno a metà del percorso. Rebe l'aspettava già quando Aurora arrivò.
<<Stai divinamente!>>esclamò Aurora. Iniziò a preoccuparsi che vicino a lei sarebbe potuta scomparire,dal fascino dell'amica. Per fortuna erano diverse come il giorno e la notte.
Aurora la stava osservando,sentendosi parecchio a disagio. Rebecca,invece,fissava di continuo l'orologio e la strada.
<<Uff...mi sto agitanto,era meglio non farla questa cavolata. Mi sento in colpa di aver preso in giro mia mamma.>> disse Aurora piena di rimorsi.
<<Come puoi dire una cosa simile?! Sono i ragazzi più fighi di tutta la scuola. E poi Filippo é anche più grande di noi... Sai come ci invidieranno?!>>
Filippo era il ragazzo che faceva coppia con Aurora;quello di Rebe era Brian. Era stato Brian a organizzare la serata,e Rebe a combinare tutto.
Si era consultata subito con Aurora,che gli aveva subito detto che sua mamma non l'avrebbe mai fatta uscire con un ragazzo più grande. Era riuscita a convincere Aurora che l'unica soluzione era una bella bugia da raccontare ai genitori. Solo per quella volta. Dopo tutto,che c'era di male? E se poi avessero scoperto che quei ragazzi erano simpatici,e avessero deciso di uscire con loro in futuro,allora avrebbero potuto dire il loro problema ai genitori. In fondo si trattava più che altro di una prova. Aurora non si era mostrata molto convinta,almeno all'inizio;ma Filippo era talmente bello che era stato inpossibile resistere alla tentazione di uscire con lui.
Una vecchia Mercedes grigia apparve all'angolo della strada proprio davanti a loro. Filippo era al volante e Brian accanto a lui;entrambi apparvero belli agli occhi di Aurora e Rebecca. Entrarono in macchina; Auro accanto a Fili e Rebe accanto a Brian.
<<Cinture di sicurezza.>> ordinó Filippo con tono serio,sembrava molto maturo.
<<I tuoi genitori sono in ansia che esci con noi oppure perché andiamo a giro in macchina?>>
<<Non l'ho chiesto. A dire la verità non hanno piacere che io vada con ragazzi più grandi e poi a giro con la macchina sopratutto.>>
<<Probabilmente hanno ragione. Ma al volante io sono molto attento.>>
Dopo qualche minuto di silenzio
<<Magari un giorno potrei conoscere i tuoi genitori,potrei migliorare un po le cose..>>
Oppure l'incontrario...pensava Aurora.
Chiacchierarono fino all'arrivo del ristorante.
Filippo era molto più serio di Brian,ma molto simpatico.
Cenarono.
Decisero di andare a fare una passeggiata in città.
Aurora si sentì grande,quando cominciò a passeggiare con il braccio di Filippo intorno alle spalle. Parlarono di tantissime cose,e il tempo passò velocemente e arrivarono le undici,così decisero di tornare verso la macchina.
<<Mi sono divertita immensamente>> mormorò mentre si allacciava la cintura.
<<Anch'io>>le sorrise.
Dopo qualche minuto.
<<Che fai domani sera,Aurora?>>
Domandó Filippo
<<Io...non so...non ho il pernesso di uscire la domenica sera.>>
Non era una ragazza grande. Aveva solo quindici anni e doveva rispettare le regole dei suoi genitori. Era stata un serata splendida,ma si era resa conto che fare le cose di nascosto la rendeva troppo nervosa.
Filippo,sapeva quanti anni aveva,ma la giudicava più matura,anzi una ragazza davvero sexy.
<<Domani nel pomeriggio ho un allenamento;se vuoi dopo passo da casa tua stiamo un po lì fuori...e magari conoscere i tuoi genitori.>>
<<Fantastico.>> Aurora era davvero contenta.
Ormai erano quasi arrivati; Rebe e Brian bisbigliavano piano dietro il sedile.
Filippo aveva attirato Aurora un poco più contro di sé nonostante la cintura di sicurezza. Allora cerca di allentarla per poter togliere la cintura,ma lui le aveva fatto capire che non glielo avrebbe permesso. Era stato in quel momento che aveva staccato gli occhi dalla strada,solo per un instante. E quando si voltò di nuovo era troppo tardi. Fu un solo lampo di luce,un qualcosa di accecante quanto un fulmine.
Aurora stava guardando Filippo quando li raggiunse,mentre Rebe e Brian non se ne accorsero nemmeno. Un'esplosione di vetri che si sparpagliano ovunque;in un solo istante fu la fine del mondo,mentre le due automobile si schiantavano roteando l'una intorno all'altra.
C'erano scheggie dappertutto e pezzi di macchina;i clacson suonavano. E infine la sirena dell'ambulanza che si avvicinava sempre di più.
Ma era impossibile pensare che potesse esserci qualche sopravvisuto.

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