Era tutto così cupo quella mattina. Sembrava quasi che fosse tutto un sogno. Il grande cancello della scuola era ancora spalancato mentre le matricole continuavano ad aumentare così come le troie. Zoey e Rose erano in un angolo più appartato così che nessuno le avrebbe viste e date fastidio. Mancavano ancora 20 minuti alle 8:00. Zoey cacciò una Chesterfield dal suo zainetto insieme ad un accendino nero con fantasie bianche. Fece il primo tiro e cacciò il fumo, che occupava i suoi polmoni, dalle sue labbra sottili. Avvicinò la sigaretta a Rose
"Sai che non fumo. E odio che tu lo faccia." Disse con un lampo di odio nei suoi occhi. Zoey alzò gli occhi al cielo quasi infastidita. Era quasi all'ultimo tiro e questo fece rallegrare Rose.
"Buongiorno. Come vi chiamate bellezze?" Disse una voce fottutamente sexy alle spalle di Rose.
E si. Era lui. Il misterioso ragazzo del bus. Questa volta non era da solo, ma con altri due ragazzi entrambi mori. Erano anche loro alti e muscolosi, come il-ragazzo-del-bus- figo-e-allo-stesso-tempo-misterioso. Il ragazzo a destra aveva gli occhi color carbone, l'altro aveva un occhio azzurro e uno marrone.
"Che ti importa? Stanno così tante troie..." Disse infastidita Rose guardandolo negli occhi. Lui fece finta di non aver sentito e riprese.
"Piacere Heath. Loro sono Erik e Damien" disse indicando prima il ragazzo a destra e poi quello a sinistra.
"E voi? Sareste?" Aggiunse squadrandole dalla testa ai piedi.
"Piacere Zoey." Squittì la bionda prima che Rose potesse contrabbattere.
"Lei è la mia migliore amica Rose" aggiunse così causando uno sbuffo rumoroso dalla mora.
"Interessante." Sussurrò Heath guardando Rose.
"Siete davvero belle." Aggiunse Erik.
"Sisi, okay. Avete bisogno di qualcosa?" Disse Rose con voce sicura di se quando invece era a disagio.
"Al dire il vero, no" disse sorridendo Heath.
"Ecco. Quindi. Evaporate" disse Rose gesticolando con la mano di farlo allontanare anche se era ancora incantata dal sorriso.
Il trio si guardò negli occhi e se ne andarono con un ghigno sul volto.
"Cazzo Ros. Sono dei fighi. Ma sei idiota?" Disse sconvolta Zoey con occhi spalancati.
"Zy, credo siano dei nulla di buono." Disse Rose guardandoli da lontano mentre Zoey blaterava qualcosa di incomprensibile.
Rose continuava a guardarli, fissi, ma non entrambi, solo quello che le interessava: il ragazzo del bus. Anche lui ricambiava gli sguardi mentre ascoltava in modo distratto l'amico.
"Zy, dobbiamo andare in classe. Tra poco suona e...non voglio essere calpestata dalle matricole del cazzo"
Sputò acida la mora.
Zoey sbuffò e annuì, sapeva come ci si sente quando si è calpestata di nuovi stupidi studenti.
Furono le prime ad entrare e a dirigersi nella propria classe.
Dopo vari corridoi si materializzò la porta della 3H."Vabbene ragazzi, visto che non devo fare i soliti discorsi incominciamo subito. Prendete un quaderno e una penna. In fretta." Disse la professoressa Brown con il suo solito sorriso nervoso.
"Avanti" disse alzando gli occhi al cielo al suon della porta.
"Professoressa potreste uscire un attimo?" Disse il preside della scuola in modo gentile. Senza dire nulla la prof. Fece capolino alla porta per scambiare quattro chiacchiere con il preside.
"Okay ragazzi, date il benvenuto a Heath Smith e i due fratelli Damien ed Erik Bolton. Accomodatevi ragazzi" disse stranamente in maniera gentile la professoressa.
Zoey era elettrizzata mentre Rose mise in maniera rumorosa la mano sul fronte dicendo un "Ma Porco Dio" a bassa voce. Zy non smetteva di scuotere l'amica così causando un "Sei ridicola. Smettila." e una risata dai ragazzi che stavano camminando.
No, ti prego. Non sederti al banco dietro di noi. Ti prego. Mi stai sul cazzo, pensò Rose.
"Scusa piccola ma mi siederò proprio dietro di te" disse Heath a Rose con un ghigno come se avesse letto nel pensiero. Mi ha letto nel pensiero, come ha fatto? Nah, non è possibile nessun essere umano è capace di farlo, Pensò Rose. Nessun essere umano...nessuno aveva detto che loro potevano essere ragazzi normali come sembravano.
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Vita da vampiri.
VampireCosa sarebbe successo se, a New York, sarebbe nata una nuova minaccia? I vampiri sono reali e possono essere pericolosi. Ormai era tutto in pericolo. Macchine bruciate, case abbandonate. Si aspettava un miracolo. Qualcosa o qualcuno che elevava il p...